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Una rivoluzione nelle modalità di assunzione dei giovani nella Pubblica amministrazione è già in atto.
E’ stato infatti istituito il contratto di apprendistato nella Pubblica amministrazione per i giovani fino a 24 anni, i quali abbiano concluso gli esami universitari, al termine del quale, in caso di esito positivo, si viene assunti a tempo indeterminato.
Il DM del 26 dicembre 2023 è stato adottato di concerto con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, in attuazione del Decreto legge 44/2023, convertito dalla legge n.74/2023.
Le amministrazioni potranno reclutare giovani laureati con il contratto di apprendistato fino al 31 dicembre 2026, fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, il 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane.
Il contratto di apprendistato avrà una durata massima di 36 mesi e i criteri di valutazione atterranno al voto di laurea, alla regolarità del percorso di studi e inoltre a eventuali competenze in tema di gestione della pubblica amministrazione maturate durante gli studi.
Prove selettive
Le procedure concorsuali per accedere all’apprendistato prevederanno l’espletamento di una prova scritta, anche a contenuto teorico-pratico, e di una prova orale:
- la prova scritta può consistere nella redazione di uno o più elaborati sintetici e in questionari a risposta multipla;
- la prova orale è volta ad accertare il possesso dell’insieme delle conoscenze e delle capacità logico-tecniche, comportamentali e attitudinali, nonché la conoscenza di almeno una lingua straniera.
Criteri di valutazione dei titoli accademici
Saranno oggetto di valutazione i titoli accademici conseguiti dal candidato, compresa la media ponderata dei voti conseguiti nei singoli esami e gli eventuali titoli di specializzazione post lauream, nonché le eventuali esperienze professionali documentate.
Secondo quanto previsto nel DM, costituiscono criteri di valutazione:
“a) l’attinenza della tesi di laurea e degli elaborati redatti a conclusione dei percorsi di formazione post lauream rispetto ai caratteri e alle funzioni del profilo professionale bandito;
b) la rilevanza e la pertinenza delle esperienze professionali documentate con il profilo da ricoprire, nonché la durata delle medesime, ove attinenti;
c) le competenze in materia di organizzazione e gestione della pubblica amministrazione, acquisite nell’ambito dei percorsi accademici di studi, conclusi o in corso di svolgimento, orientati alle esigenze dell’amministrazione, anche mediante il superamento di esami concernenti materie tecniche”.
Bando di concorso per l’apprendistato
Il bando di concorso per prendere parte all’apprendistato sarà pubblicato sul portale del reclutamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica (www.inpa.gov.it).
Prospettive di carriera per i giovani assunti con contratto di apprendistato
Il personale assunto con contratto di apprendistato nella PA sarà inquadrato nell’area dei funzionari, a livello retributivo iniziale.
Al termine dell’apprendistato, se si consegue una valutazione positiva, si è assunti con contratto a tempo indeterminato.
La valutazione positiva dovrà essere accompagnata da una relazione motivata che riguardi il servizio prestato, le attività svolte e la performance.