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15 Luglio 2024
13:00

Trasferte nel contratto Pulizie Multiservizi: rimborsi e indennità, cosa spetta al lavoratore

Le trasferte nel CCNL Pulizie Multiservizi danno diritto al rimborso delle spese di viaggio, vitto, alloggio e le altre spese sostenute dal lavoratore. L'indennità di trasferta giornaliera spetta se deciso dal datore di lavoro.

Trasferte nel contratto Pulizie Multiservizi: rimborsi e indennità, cosa spetta al lavoratore
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Trasferte nel contratto Pulizie Multiservizi rimborsi e indennita, cosa spetta al lavoratore

Le trasferte nel CCNL Pulizie Multiservizi danno diritto al rimborso delle spese di viaggio, vitto, alloggio e le altre spese sostenute dal lavoratore in nome e per conto del datore di lavoro.

Accanto al rimborso delle spese, il lavoratore può ricevere anche una indennità di trasferta, se deciso dal lavoratore, esentasse fino a 46,48 euro per le trasferte in Italia e fino a 77,47 euro per le trasferte all'estero.

Rimborsi per trasferte nel CCNL Pulizie Multiservizi

L'articolo 28 del CCNL Pulizie Multiservizi tratta le "Trasferte":

"L'impresa, per esigenze di servizio, può inviare il lavoratore fuori dell'abituale sede di lavoro.

In tale caso il lavoratore conserva la retribuzione relativa alla propria sede di lavoro e avrà diritto:

  1. al rimborso delle spese effettive di viaggio corrispondenti ai normali mezzi di trasporto;
  2. al rimborso delle spese di vitto e/o alloggio a piè di lista, quando la durata della missione obblighi il lavoratore a incontrare tali spese;
  3. al rimborso delle altre spese vive necessarie all'espletamento della missione.

Lo stesso trattamento compete al lavoratore chiamato come teste in causa civile e penale per ragioni inerenti il servizio".

Quindi il lavoratore in trasferta ha sempre diritto al rimborso delle spese di viaggio, vitto, alloggio e le altre spese sostenute in nome e per conto del datore di lavoro.

Trasferte in busta paga

La trasferta si configura quando c'è un mutamento temporaneo del luogo della prestazione lavorativa con previsione certa di rientro nella sede di lavoro originaria.

Nella sostanza si tratta di un giorno di lavoro al di fuori della sede aziendale.

In quel caso, scattano diritti aggiuntivi per il lavoratore, oltre alla retribuzione, allo stipendio, anche il rimborso delle spese, previsto dal contratto collettivo, come abbiamo visto.

Quando un lavoratore accanto al rimborso delle spese percepite una indennità di trasferta in busta paga, occorre considerare che si tratta di un emolumento aggiuntivo, che si affianca ai rimborsi a pie' di lista, ossia rimborsi delle spese documenta direttamente nel netto in busta paga del lavoratore.

Sulla trasferta in busta paga, a norma dell'art. 51, c. 5, D.P.R. 917/1986, il trattamento fiscale da riservare alle somme per trasferte o missioni fuori del territorio comunale, l'indennità di trasferta forfettaria è esente fino a euro 46,48 al giorno, elevati a euro 77,47 per l'estero (anche se la trasferta non comporta il pernottamento).

Quindi il lavoratore non paga l'Irpef sulle trasferte fino a 46,48 euro al giorno.

Anche i rimborsi a pie' di lista sono completamente esentasse, così come le spese di viaggio e di trasporto.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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