Il testamento pubblico deve essere redatto dal notaio, sulla base delle volontà fornite dal testatore e alla presenza di due testimoni, così come disciplinato all’art. 603 del codice civile.
Il notaio partecipa attivamente alla stesura del testamento pubblico che, per questo motivo, è un atto pubblico.
Cosa vuol dire testamento pubblico
La persona che intende dare disposizioni del suo lascito testamentario, può decidere di fare testamento.
Il testamento pubblico per atto notarile è una delle forme di redazione previste dall’ordinamento ed è disciplinato ex art. 603 c.c.: il testamento pubblico si forma attraverso un procedimento nel quale il notaio svolge un ruolo centrale, affiancato dalla presenza obbligatoria di due testimoni.
Al contrario di altre tipologie di testamento, come nel caso del testamento olografo (che è scritto e firmato interamente dal testatore) o del testamento segreto, il testamento pubblico si caratterizza per l'intervento di un pubblico ufficiale, ovvero il notaio, che redige materialmente il documento.
Il notaio, oltre a garantire la correttezza formale, verifica che il testatore sia in grado di intendere e volere al momento dell’atto.
Che valore ha un testamento pubblico? In base all'art. 2700 c.c., si tratta di un atto pubblico, in quanto redatto da un notaio (pubblico ufficiale) seguendo le formalità richieste dalla legge. Per questo motivo, il testamento pubblico per atto notarile fa piena prova fino a querela di falso.
Come funziona il testamento pubblico per atto notarile: come si fa
In base all’art. 603 c.c., il testamento pubblico si forma attraverso un procedimento durante il quale il notaio svolge un ruolo centrale. Questi redige il testamento sulla scorta delle ultime disposizioni e volontà indicate dal testatore e si avvale della presenza obbligatoria di due testimoni.
Per prima cosa, il testatore espone al notaio le proprie disposizioni, per esempio chiarendo in che modo intende dividere il patrimonio, nominare gli eredi, istituire i legati o altre disposizioni accessorie (es. nomina di esecutori testamentari).
In base a quanto disposto dal testatore, contestualmente, il notaio provvede a redigere il documento, assicurandosi che il testatore abbia la capacità di intendere e volere al momento della redazione.
Una volta redatto l'atto, il notaio legge il testamento ad alta voce al testatore e ai due testimoni presenti. Questi devono approvare la corrispondenza tra quanto scritto e quanto espresso dal testatore, verificandone la correttezza.
Successivamente, terminata la lettura, il testatore, il notaio e i testimoni firmano il testamento che verrà conservato sino al momento del decesso.
Testatore muto o sordo
Nel caso in cui il testatore non fosse in grado di leggere, fosse muto oppure sordo, l’ordinamento prescrive delle formalità ulteriori.
Vale a dire, infatti, che l’atto dovrà concludersi alla presenza di quattro testimoni.
Allo stesso modo sarà necessario provvedere alla presenza dell'interprete (artt. 56-57 legge notarile).
I requisiti
Il testamento pubblico per atto notarile è una delle forme più solenni e sicure previste dall'ordinamento giuridico italiano.
Il testatore deve essere maggiorenne e capace di intendere e volere al momento della redazione del testamento, ovvero deve essere in grado di esprimere consapevolmente e liberamente le sue ultime volontà. Non possono fare testamento i minori di età, gli interdetti e coloro che, anche temporaneamente, non sono in grado di intendere e volere.
I testimoni chiamati ad assistere alla redazione del testamento pubblico devono possedere determinate caratteristiche: ovvero, la capacità giuridica e non possono essere beneficiari delle disposizioni testamentarie.
Il notaio è un pubblico ufficiale e ha il compito di redigere il testamento sulla base delle dichiarazioni rese dal testatore, per questo motivo deve garantire la conformità dell’atto e la sua corretta conservazione,
I vizi
In base all’art. 606 c.c., nel caso di mancata lettura del testamento da parte del notaio, assenza dei testimoni oppure mancata sottoscrizione, il testamento si ritiene affetto da vizi e per questo nullo o annullabile.
Testamento pubblico: i vantaggi
Il testamento pubblico per atto notarile è la forma di testamento più sicura prevista dall’ordinamento e riserva alcuni vantaggi.
Il testamento è conservato dal notaio, che garantisce la corretta forma legale e l’integrità del documento. In questo modo non si corre il rischio che il testamento venga perso o distrutto.
Inoltre, il notaio può consigliare il testatore sulle modalità migliori per disporre del proprio patrimonio, in conformità con le norme di legge.
Scegliere di redigere un testamento pubblico per atto notarile significa avvalersi di una procedura formale e rigorosa, capace di ridurre il rischio che il testamento venga contestato per presunta incapacità, dal momento che il notaio deve verificare la capacità di intendere e di volere del testatore.
Testamento pubblico costo
Il costo del testamento pubblico per atto notarile può variare in base a diversi fattori, come la complessità delle disposizioni testamentarie, il luogo in cui si trova il notaio e il tariffario applicato.
Il costo complessivo di un testamento pubblico comprende principalmente le spese notarili e l’imposta di registro, oscillando generalmente tra generalmente tra 1.000 e 2.500 euro.
La differenza tra testamento pubblico, testamento olografo e testamento segreto
La differenza tra testamento pubblico e testamento olografo sta nel fatto che il testamento pubblico non può essere redatto dal solo testatore (così come espressamente disposto dall'art. 603 c.c.).
Al contrario, invece, il testamento olografo è scritto di proprio pugno da parte del testatore e non necessita dell'assistenza del notaio.
La differenza tra testamento segreto e pubblico invece risiede nel fatto che il primo non deve necessariamente essere redatto materialmente dal testatore, che anzi può anche avvalersi di mezzi meccanici. Inoltre, il testamento segreto viene sigillato, consegnato e custodito dal notaio (ex art. 604 c.c.)