Le successioni diventano più semplici per i giovani contribuenti con età non superiore a 26 anni. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’Iva.
Tra le novità una serie di agevolazioni per i giovani fino a 26 anni in tema di eredità e successioni. Dal 2025 difatti sarà introdotta la possibilità di versare le imposte catastali, ipotecarie e di bollo nel caso di immobili compresi nell’eredità utilizzando le somme in giacenza, presso banche e istituti finanziari o assicurativi, e costituenti parti dell’attivo ereditario.
In tal modo, ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, la banca libererà immediatamente le somme in modo che i giovani possano far fronte al pagamento delle imposte.
Successioni semplificate per giovani eredi fino a 26 anni
Un recente decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri introduce diverse modifiche significative nelle normative fiscali italiane, in particolare riguardo all'imposta di registro, alle successioni, alle donazioni, all'imposta di bollo e ad altri tributi indiretti. Le novità sono volte a semplificare le procedure, ad agevolare i giovani eredi e a rendere più chiara la disciplina del trust e di altre figure fiscali complesse.
Una delle principali innovazioni riguarda la possibilità per gli eredi di età inferiore ai 26 anni di sbloccare anticipatamente le giacenze ereditarie. Nello specifico, le banche e altri intermediari finanziari saranno obbligati a consentire lo sblocco delle attività ereditarie prima della presentazione della dichiarazione di successione, ma solo per le somme necessarie a pagare le imposte catastali, ipotecarie e di bollo relative ai beni immobili ereditati. Questo aiuta i giovani eredi a gestire immediatamente le spese legate all’eredità senza dover attendere la conclusione dell’intera procedura successoria.
Le donazioni effettuate in vita non saranno più incluse nell'asse ereditario ai fini del calcolo della base imponibile dell'imposta sulle successioni. Questo significa che i beni donati non concorreranno a formare il patrimonio su cui calcolare le imposte successorie, offrendo un vantaggio fiscale significativo ai beneficiari delle donazioni.
Inoltre il trasferimento di aziende all'interno della famiglia sarà esentasse. Questa misura è pensata per facilitare il passaggio generazionale delle imprese, evitando che i costi fiscali associati al trasferimento possano ostacolare la continuità aziendale.
Codificazione del Trust
Il decreto introduce disposizioni specifiche per la gestione dei trust, codificandole in norme chiare e strutturate al fine di dare una disciplina in modo organico e trasparente dell'uso di questo strumento, che finora ha goduto di un trattamento fiscale incerto.
L'imposta di registro e di bollo subiscono un restyling completo. In particolare, per l'imposta di bollo, viene introdotta la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa per correggere eventuali errori o omissioni, simile a quanto già previsto per altre imposte. Questo consente ai contribuenti di sanare le loro posizioni senza incorrere immediatamente in sanzioni, purché l’integrazione avvenga entro i termini stabiliti.
Il decreto infine prevede la semplificazione e la riduzione delle tasse per i servizi ipotecari e catastali, con una riduzione del 20% delle ispezioni ipotecarie richieste telematicamente e la gratuità delle consultazioni catastali per via telematica. Inoltre, i tributi speciali per i servizi dell’Agenzia delle Entrate sono stati raggruppati e forfettizzati, con l’inclusione di nuove esenzioni.