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22 Ottobre 2024
9:10

Stipendio medio Italia 2024: trend per regione, età e professione

Lo stipendio medio lordo in Italia è annualmente di 2.329,53 euro, ovvero 1.846 euro netti per 13 mensilità, oppure 2.163 euro lordi, cioè 1.714 euro netti per 14 mensilità.

Stipendio medio Italia 2024: trend per regione, età e professione
Giornalista pubblicista
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In Italia il guadagno medio percepito ogni anno dai lavoratori è decisamente inferiore rispetto a quello dei cittadini di altri paesi europei, che negli ultimi anni hanno visto un progressivo incremento dei redditi percepiti.

Secondo alcuni dati Istat nel 2021 lo stipendio dei cittadini, calcolato sul reddito netto medio a livello di nucleo, è stato di 33.798 euro a famiglia, ovvero 2.816 euro al mese. Risulta importante notare che questa cifra non tiene conto delle differenze presenti tra i cittadini e i nuclei familiari: la maggior parte delle persone percepisce un reddito annuo molto inferiore.

La situazione è fortemente differenziata in base a diversi fattori, come l'età, il settore in cui si lavora, la zona geografica in cui ci si trova o il titolo di studio acquisito.

Chi lavora nel pubblico guadagna mediamente di più rispetto agli impiegati nel privato. Lo stipendio medio mensile è di 2.329,53 euro lordi, ovvero 1.846 euro netti per 13 mensilità, oppure 2.163 euro lordi, che equivalgono a 1.714 euro netti per 14 mensilità.

Quali sono i fattori che influenzano le retribuzioni in Italia?

Il reddito netto annuo percepito dai lavoratori italiani varia fortemente dal ruolo ricoperto, dal livello di istruzione e quindi dalle competenze acquisite, ma anche dal settore in cui ci si trova, dalla dimensione delle imprese per cui si lavora e dalla zona geografica.

Va considerato che in Italia è possibile lavorare come dipendenti nel settore privato oppure in ambito pubblico o in alternativa come autonomi con partita IVA.

Molto dipende dal contesto in cui ci si trova, tenendo presente che in Italia ci sono alcuni schemi che si ripetono nel mondo del lavoro. Va segnalato prima di tutto un forte gap di genere, per cui lavorano più uomini che donne e queste ultime guadagnano nettamente di meno rispetto ai colleghi.

Oltre a questo aspetto bisogna anche considerare che per la fascia giovanile dei cittadini è sempre più difficile entrare nel mondo del lavoro, successivamente l'acquisizione di una qualifica come il diploma o la laurea. Il nostro paese è caratterizzato storicamente da precarietà lavorativa soprattutto in giovane età.

Ad essere più avvantaggiati nell'individuare un'occupazione sono i cittadini del nord Italia, rispetto a chi vive al Centro e al Sud, sia per la più massiccia presenza di grosse aziende, sia a causa di una maggiore stabilità contrattuale diffusa nelle zone settentrionali.

Per questo motivo molti scelgono di trasferirsi da Regioni come la Sicilia, la Calabria e la Sardegna a zone come la Lombardia o il Piemonte.

Quanto si guadagna in media in Italia? I dati Istat

A presentare un quadro generale esaustivo di quanto si guadagna in media ogni anno nel nostro paese è un'analisi Istat che racconta diversi dati sulle condizioni economiche delle famiglie. Il reddito netto medio annuo dei nuclei familiari nel 2024 è di 33.798 euro, ovvero 2.816 euro al mese.

La maggior parte delle famiglie comunque si trova in una soglia di guadagno complessivo molto inferiore, con importo netto annuo di circa 26.979 euro a nucleo.

Oltre a questo bisogna tenere conto anche di altri fattori che incidono complessivamente sul benessere degli italiani. Nel 2022 ad esempio la media mensile per consumi delle famiglie è di 2.625 euro, con 482 euro euro solamente per la spesa alimentare.

Molto spesso le famiglie italiane, secondo una rapida analisi dei dati, fanno fatica a accantonare dei risparmi. Si spende di più nelle regioni a Nord-Ovest del paese, soprattutto in Trentino-Alto Adige e Lombardia.

La povertà assoluta è un altro fattore che incide pesantemente sul benessere in Italia, per cui nel 2022 è stato rilevato un peggioramento: si è attestato all'8,3% a livello familiare e al 9,7% su base individuale.

Stipendio medio annuo in Italia

Per conoscere lo stipendio medio annuo in Italia bisogna anche fare un'importante distinzione fra il settore pubblico e quello privato.

In generale si può dire che gli stipendi sono più alti nel settore pubblico, ma con maggiori complessità di ingresso e carriere più lente. Nel settore privato al contrario c'è maggiore precarietà e gli stipendi sono mediamente più bassi.

Il XXII Rapporto Annuale INPS mostra il gap di stipendi esistente tra il settore pubblico e il privato e come questo negli ultimi anni si sempre più allargato. Nel 2021 gli stipendi annui medi dei singoli lavoratori si attestavano nel pubblico intorno ai 31.000 euro mentre nel settore privato si toccavano appena i 23.600 euro netti.

Inoltre sono previsti dal 2024 alcuni aumenti particolari per i lavoratori del settore pubblico, che amplieranno ancora di più questa differenza. Nel privato lo stipendio medio anno ha subito oscillazioni come in tabella, a livello lordo:

Tipologia impiego 2019 2020 2021 2022
Full time 36749 39932 38002 38469
Part time 16825 8407 17669 17620

Lo stipendio giornaliero invece, si è attestato nel settore privato, su queste cifre lorde:

Tipologia impiego 2019 2020 2021 2022
Full time 118 128 122 124
Part time 54 59 57 57

Ricordiamo che questi importi fanno riferimento alla RAL, ovvero alla Retribuzione Annua Lorda: il percepito in busta paga è molto inferiore, perché bisogna ancora togliere imposte e contributi.

Stipendio medio mensile

Per conoscere lo stipendio mensile percepito dai lavoratori dipendenti, è necessario prima di tutto individuare qual è il contratto di lavoro con cui cono assunti e a quale livello del CCNL di riferimento si trovano.

A partire dal guadagno totale annuo, si deve poi dividere la cifra per il numero di mensilità garantite dal contratto. Per fare un esempio pratico, il CCNL Grafici Editoriali (Industria) prevede i dodici mesi di stipendio più la tredicesima.

Un professionista grafico assunto da un'azienda a livello B1 percepisce 21.816,47 euro lordi annui, che corrispondono, dividendo per 13 mensilità, a 1.678,19 euro mensili lordi, da cui togliere poi imposte e contributi.

I settori e le professioni che pagano di più

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i lavori che in Italia pagano di più. Al primo posto ci sono i lavoratori assunti presso banche e servizi finanziari, seguiti dagli ingegneri e dai professionisti del settore farmaceutico e delle biotecnologie:

  • Banche e servizi finanziari: stipendio annuo lordo medio di 46.354 euro;
  • Ingegneria: stipendio annuo lordo medio di 40.372 euro;
  • Farmaceutica e Biotecnologie: stipendio annuo lordo medio di 39.209 euro;
  • Telecomunicazioni: stipendio annuo lordo medio di 37.925 euro;
  • Assicurazioni: stipendio annuo lordo medio di 37.900 euro;
  • Oil & Gas: stipendio annuo lordo medio di 37.800 euro;
  • Servizi Consulenza IT e Software: stipendio annuo lordo medio di 37.233 euro;
  • Aeronautica: stipendio annuo lordo medio di 35.979 euro;
  • Chimica: stipendio annuo lordo medio di 34.778 euro;
  • Apparecchiature elettroniche, automazione: stipendio annuo lordo medio di 33.329 euro.

Stipendio medio in Italia nelle pubbliche amministrazioni

Nelle Pubbliche Amministrazioni i lavoratori percepiscono mediamente uno stipendio più alto rispetto a chi è assunto nel settore privato. Lo stipendio medio annuo in questo caso è di 37.073 euro nel 2022, in aumento rispetto alle cifre viste prima riferite al 2021. Di seguito gli stipendi mensili lordi e netti per chi percepisce la tredicesima mensilità.

Livello Stipendio lordo mensile con tredicesima Stipendio netto mensile con tredicesima
Dirigenti 7955 4473
Quadri 4279 2668
Impiegati 2475 1818
Operai 1963 1524

Lo stipendio mensile per chi percepisce anche la quattordicesima è leggermente superiore:

Livello Stipendio lordo mensile con quattordicesima Stipendio netto mensile con quattordicesima
Dirigenti 7387 4153
Quadri 3974 2478
Impiegati 2298 1688
Operai 1823 1415

Stipendio medio in Italia per età

L'età incide moltissimo sugli stipendi dei lavoratori: purtroppo in Italia chi inizia a lavorare, oltre ad affrontare difficoltà nell'inserimento e precarietà dei contratti, registra guadagni molto inferiori rispetto ai colleghi con età più avanzata:

  • Lavoratori tra 15 e 24 anni di età: stipendio lordo annuo medio di 24.588 euro;
  • Lavoratori tra 25 e 34 anni di età: stipendio lordo annuo medio di 27.028 euro;
  • Lavoratori tra 35 e 44 anni di età: stipendio lordo annuo medio di 29.831 euro;
  • Lavoratori tra 45 e 54 anni di età: stipendio lordo annuo medio di 31.926 euro.

Negli ultimi anni lo Stato ha introdotto diversi sostegni all'occupazione giovanile per colmare il divario, a partire dalle agevolazioni per le imprese che assumono a tempo indeterminato nuovi lavoratori.

Stipendio medio in Italia per regione

Su base regionale, le opportunità di occupazione e gli stipendi cambiano radicalmente. Si registrano paghe più alte soprattutto al Nord del paese, mentre si scende man mano che si va verso il Sud. Alcune città sono poli importanti per aziende e lavoratori, come Milano e Roma, ma in questi casi il costo della vita è anche nettamente più alto.

Regione Stipendio medio annuo lordo Numero abitanti
Lombardia 33.452 10.020.528
Lazio 32.360 5.720.272
Liguria 32.156 1.508.847
Trentino-Alto Adige 31.706 1.082.116
Piemonte 31.448 4.252.581
Emilia-Romagna 31.441 4.455.188
Valle d’Aosta 31.128 123.018
Friuli Venezia Giulia 30.872 1.195.792
Veneto 30.848 4.851.972
Toscana 29.884 3.664.798
Marche 28.852 1.484.427
Abruzzo 28.641 1.269.963
Umbria 28.530 854.378
Campania 27.606 5.590.076
Sardegna 27.294 1.569.832
Sicilia 27.289 4.794.512
Molise 27.263 289.413
Puglia 27.261 3.890.250
Calabria 26.631 1.838.150
Basilicata 26.055 533.636

Dove sono le città dove si guadagna di più?

In alcune città italiane si concentrano maggiormente le imprese e inoltre gli stipendi sono nettamente più alti. Si tratta di poli di interesse nazionale che ogni anno attirano diversi lavoratori e studenti soprattutto dalle regioni del Sud Italia, ma anche dall'estero.

Al primo posto c'è Milano, con uno stipendio dei lavoratori medio lordo all'anno di 36.952 euro. Al secondo posto troviamo Trieste, con 34.555 euro lordi annui, poi Bolzano con 34.067 euro annui. Si tratta in tutti e tre i casi di città situate al Nord Italia.

Anche Roma presenta uno stipendio elevato, con 33.472 euro annui lordi, a cui segue Genova con 33.357 euro annui.

Al contrario, ci sono città in cui gli stipendi sono particolarmente bassi, come Ragusa con 24.129 euro annui lordi di stipendio, Crotone con 25.455 euro lordi e Matera con 25.694 euro. Risulta rappresentativo il fatto che queste città si trovano al sud Italia o nelle Isole.

Quali sono i titoli di studio che assicurano lavori meglio retribuiti?

Avere una qualifica di studio più alta spesso garantisce maggiori possibilità nel mondo del lavoro e anche migliori retribuzioni. Un'indagine Almalaurea ha affrontato l'argomento, rilevando i principali titoli di studio che assicurano lavori meglio pagati, in riferimento ai dati 2023.

Troviamo al primo posto chi si qualifica per l'informatica e le tecnologie ICT, con 2.146 euro mensili di stipendio netto, il che trova conferma nella digitalizzazione crescente a tutti i livelli, nel pubblico e nel privato.

Al secondo posto spicca l'ingegneria industriale e dell'informazione, con uno stipendio netto mensile di 2.088 euro. Al terzo troviamo l'ambito economico, con 1.877 euro di paga media mensile netta. Seguono con stipendi più bassi coloro che hanno titoli di studio in ambito sanitario e farmaceutico, agrario, forestale, veterinario, scientifico e giuridico.

Il costo medio orario in Italia e in Europa

Lo stipendio medio in Italia è uno dei più bassi in Europa e questo può essere ricondotto a diversi fattori: un'elevata pressione fiscale, contratti frammentati, difficoltà nel trovare un impiego stabile e precarietà generale. Va anche considerato che in Italia non c'è una legge sul salario minimo, come invece accade alla maggior parte dei paesi UE.

Nel nostro paese ci sono comunque i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, che fissano alcune regole che riguardano anche le retribuzioni spettanti ai lavoratori per ogni settore.

Ma qual è il costo medio orario del lavoro in Italia e in Europa? Le spese per il personale sostenute dal datore di lavoro e quindi dall'impresa, oggi sono molto elevate. Oltre allo stipendio infatti l'azienda deve anche provvedere a versare le imposte e i contributi per ogni dipendente, che comportano un esborso notevole.

L'Eurostat ha individuato il costo orario del lavoro nell'ultimo anno, individuando un +4,7% nell'Eurozona nel secondo trimestre 2024 e +5,2% nell'Ue.

In ogni caso in Italia siamo sotto la media europea: in UE si parla di 31,8 euro all'ora mentre nel nostro paese ci si attesta su 29,8 euro.

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