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25 Ottobre 2024
9:00

Stipendio medio in Europa 2024: la classifica dei Paesi dove si guadagna di più

In Europa lo stipendio lordo medio annuo è di 39.825 euro, che corrispondono a 27.530 euro netti. L'Italia si trova al di sotto della media, con un reddito di 33,277 euro lordi all'anno, ovvero 24,051 euro netti.

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Stipendio medio in Europa 2024: la classifica dei Paesi dove si guadagna di più
Giornalista pubblicista
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In Europa, riferendoci ai dati Eurostat del 2023, lo stipendio lordo medio annuo è di 39.825 euro, che corrispondono a 27.530 euro netti. Dato che si tratta di un valore medio, bisogna considerare che diversi paesi europei si trovano al di sopra di questa cifra, mentre molti altri sono situati al di sotto, tra cui l'Italia.

Gli Stati in cui si guadagna mediamente di più sono la Svizzera, con una retribuzione annua di 58.217 euro lordi (ovvero 47.403 euro netti), la Germania con 55.797 euro lordi annui (34.914 euro netti) e il Lussemburgo con 53.599 euro lordi (35.798 euro netti).

Agli ultimi posti troviamo la Slovacchia con 19.495 euro lordi annui (che corrispondono a 14.758 euro netti), la Bulgaria con 20.616 euro lordi annui (15.997 euro netti) e la Lettonia con 21.807 euro lordi annui (ovvero 15.889 euro netti).

Dove si trova l'Italia in questa classifica? Ci posizioniamo con una media di 33.277 euro annui lordi, che corrispondono a 24.051 euro netti, al di sotto della media Europea e superati da Francia e Svezia. Il guadagno medio dei lavoratori in Europa è influenzato da numerosi fattori, come vedremo tra poco, come la pressione fiscale, il costo della vita, la produttività nelle aziende e gli aspetti macro e micro economici.

Dove si guadagna di più in Europa: la classifica dei Paesi con lo stipendio più alto

A fornire una classifica esaustiva dei guadagni dei lavoratori nei diversi paesi europei è la recente analisi di Confprofessioni, sulla base di dati Eurostat del 2023.

Questo report ci dà un'indicazione di quali sono le retribuzioni in Europa, considerati i valori medi, confrontando tra loro lavoratori che percepiscono il proprio reddito al 100% e che non hanno figli a carico.

Gli importi lordi corrispondono alla retribuzione complessiva, non scorporata di imposte e contributi, mentre il valore netto rappresenta il salario che effettivamente il lavoratore riceve in busta paga, una volta versate imposte e contributi, che, ricordiamo, seguono regole diverse di paese in paese.

Paese Reddito lordo Reddito netto
Svizzera 58,217 47,403
Germania 55,797 34,914
Lussemburgo 53,599 35,798
Paesi Bassi 53,480 38,856
Austria 52,084 35,090
Belgio 51,389 30,862
Norvegia 50,467 36,288
Islanda 48,015 34,866
Danimarca 44,158 28,266
Turchia 44,011 31,866
Finlandia 42,287 28,933
Irlanda 42,098 30,327
UE (27 paesi) 39,825 27,530
Svezia 39,379 29,967
Francia 39,300 28,482
Italia 33,277 24,051
Spagna 31,401 24,475
Malta 30,280 22,756
Polonia 30,130 23,031
Slovenia 29,947 19,706
Romania 29,799 18,800
Lituania 29,692 18,464
Cipro 29,007 24,903
Ungheria 26,989 17,947
Portogallo 26,917 19,232
Grecia 26,671 20,066
Repubblica Ceca 24,892 19,910
Croazia 24,110 16,782
Estonia 22,116 17,946
Lettonia 21,807 15,889
Bulgaria 20,616 15,997
Slovacchia 19,495 14,758

Sul podio Svizzera, Germania e Lussemburgo

I lavoratori con lo stipendio più alto sono gli svizzeri, seguiti dai tedeschi e dai cittadini del Lussemburgo. Questi tre stati europei hanno ciascuno un'economia molto particolare e non si può non rapportare questo fattore alle retribuzioni lorde e nette percepite.

La Svizzera ad esempio presenta stipendi mensili nettamente superiori a quelli italiani o di altri paesi europei, ma al tempo stesso il costo della vita è decisamente più elevato. La retribuzione risulta infatti di 58,217 euro lordi annui, con un netto di 47,403 euro.

Qui però sussistono spese fisse che in altri stati non sono presenti, che incidono sul bilancio economico familiare, come l'assicurazione di base per la sanità obbligatoria per legge.

Per molti lavoratori dall'estero spostarsi in questo paese è conveniente, ma ancora di più lo è operare come frontalieri, ovvero lavorando al suo interno ma con la residenza in uno Stato limitrofo, dove il costo della vita è molto più basso.

Gli stipendi in Germania variano da regione a regione, con una media di 55,797 euro lordi annui, che corrispondono a 34,914 euro netti. Questo paese è spesso la meta gettonata di molti giovani da tutta Europa soprattutto per il lavoro e per la presenza di un salario minimo stabilito dalla legge piuttosto elevato (di 12,41 euro all'ora).

Anche se ci sono differenze tra settore e settore, questo paese è una valida scelta soprattutto per il suo sistema basato sulla meritocrazia, sull'efficienza della burocrazia e la semplicità di trovare un impiego a tempo determinato o indeterminato.

Infine il Lussemburgo presenta un reddito annuo medio di 53,599 euro, ovvero 35,798 euro netti. Qui la qualità della vita è considerata piuttosto alta rispetto ad altri paesi europei, con un tasso di disoccupazione molto basso. Questo Stato è un vero e proprio paradiso fiscale per le imprese, con la presenza delle sedi centrali di diverse grandi aziende digitali.

Quali fattori incidono sulle retribuzioni europee

Bisogna tenere conto che ci sono diversi fattori che incidono sui redditi medi che abbiamo visto, relativamente ad ogni paese. L'andamento generale dell'economia in un determinato periodo o in un'area geografica influenza le imprese, gli stipendi dei lavoratori e le famiglie.

Anche se negli ultimi anni l'inflazione ha colpito tutta l'Europa, molti paesi hanno strutturalmente più risorse per affrontare la crisi economica e più garanzie per i lavoratori rispetto ad altri. Il salario minimo è uno di quei fattori che incidono sul contrasto alla povertà, presente nella maggior parte dei paesi europei.

L'inflazione, il valore del denaro, le iniziative dei governi e la situazione complessiva di un paese possono incidere più o meno negativamente sulle retribuzioni, portando anche ad oscillazioni nel tempo. In Europa negli ultimi anni si sta andando sempre di più verso un livellamento delle differenze di genere presenti ad esempio a livello di opportunità di lavoro e retribuzioni.

Anche l'organizzazione dell'istruzione e quindi il livello di formazione dei cittadini incide più o meno direttamente sulla possibilità di percepire una retribuzione più elevata o nell'avere maggiori opportunità di accesso al lavoro.

Lo stipendio medio in Italia rispetto agli altri Paesi UE

Andando a vedere qual è lo stipendio medio in Italia rispetto agli altri paesi dell'Europa, notiamo subito che il nostro paese si posiziona al di sotto della media europea, con un reddito di 33,277 euro lordi all'anno che corrispondono a 24,051 euro netti.

Subito sopra all'Italia in classifica troviamo la Francia e la Svezia, dove si guadagna di più sia in termini lordi che al netto di imposte e contributi. Il nostro paese purtroppo negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale dei costi per beni di prima necessità, materie prime e servizi, ma al contrario gli stipendi non sono aumentati in modo incisivo.

In Italia non c'è un salario minimo, ma sono previste regole precise sui minimi retributivi grazie ai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, che stabiliscono parametri per ogni settore. La pressione fiscale inoltre è particolarmente elevata: si arriva a toccare il 42,5%.

Questo fattore influisce sia sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, sia sulle aziende, che si trovano a pagare ogni anno importi molto elevati allo Stato.

Tornando alla classifica delle retribuzioni annue, al di sotto dell'Italia troviamo la Spagna, Malta, Polonia, ma anche la Romania, la Grecia e altri paesi in cui la situazione legata al lavoro e ai guadagni è più complessa di quella italiana.

Stipendi e potere di acquisto in Italia

Un dato rilevante riguarda l'andamento degli stipendi negli ultimi anni: a differenza di come è accaduto nella maggior parte dei paesi europei, in Italia i salari non sono aumentati in modo sostanziale negli ultimi anni.

Inoltre l'inflazione ha tolto potere di acquisto ai cittadini, per cui effettivamente oggi prodotti di consumo comune risultano più costosi rispetto a cosa accadeva prima del 2019. Il potere di acquisto ha continuato a scendere in alcuni paesi europei, tra cui Italia, Svezia e Finlandia.

Altri fattori peggiorano questo andamento, come la precarietà soprattutto giovanile e femminile nell'inserimento nel mercato del lavoro, per cui lo Stato e diverse iniziative europee stanno introducendo alcune misure specifiche.

Qual è lo stipendio medio in UE

Lo stipendio medio in Europa è quindi di 39,825 euro lordi, ovvero di 27,530 euro netti. Si arriva quindi a quasi 40.000 euro di paga al lordo di imposte e contributi, anche se come abbiamo visto ci sono parecchie differenze in base al paese in cui ci si trova.

Va considerato che questi numeri tengono conto della media delle retribuzioni, che comprende i cittadini più poveri da un lato e i più ricchi dall'altro e non specificano quali sono le differenze tra i diversi ruoli ricoperti e tra i settori. Il panorama in questo senso è molto frastagliato e ogni paese ha le sue peculiarità.

Tra le professioni più pagate in Europa spiccano quelle in ambito medico (in primis la chirurgia) oltre a ruoli di CEO e CFO all'interno di grandi aziende. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le imprese, e di conseguenza i lavoratori, impegnate nel settore digitale, che contribuisce in tutto il continente alla creazione di nuovi posti di lavoro, a migliorare la competitività tra le aziende, promuove la transizione verde e l'efficienza dei servizi pubblici.

Chi lavora in questo ambito può percepire in Europa una retribuzione di sicuro interesse, tenendo presente che soprattutto alcune nicchie di mercato evidenziano figure molto richieste. Pensiamo a chi lavora nella cybersecurity, chi si occupa di analisi e gestione di dati, chi lavora nella programmazione informatica.

Anche il settore finanziario e quello legale garantiscono retribuzioni mediamente alte: pensiamo ad avvocati, giudici o all'intero ambito bancario. Infine il settore farmaceutico e quello scientifico sono settori molto interessanti in cui lavorare in Europa, sia per la loro continua evoluzione sia per le retribuzioni.

Chi ha gli stipendi più bassi in Europa: Slovacchia, Bulgaria e Lettonia

Nella classifica delle retribuzioni in Europa, agli ultimi posti troviamo Slovacchia, Bulgaria e Lettonia, con stipendi lordi annui relativamente bassi se confrontati con la media UE e con quelli di altri paesi europei.

La Slovacchia si attesta sui 19,495 euro lordi all'anno, ovvero 14,758 euro netti. In questo paese inoltre negli ultimi anni l'inflazione è stata particolarmente elevata rispetto ad altri Stati europei, per cui il governo sta ipotizzando un innalzamento del salario minimo.

Inoltre qui vi è anche il problema di individuare lavoratori qualificati per determinati settori, per cui spesso le aziende si rivolgono a persone dall'estero, ma devono affrontare lunghi iter per l'assunzione.

La Bulgaria invece si presenta con retribuzioni su una media di 20,616 euro lordi annui, ovvero 15.997 euro netti. Il reddito basso è uno dei motivi per cui molti giovani scelgono di emigrare all'estero, in un paese vicino rimanendo per lo più in Europa.

Questo paese dispone del salario minimo, ma è uno dei più bassi d'Europa, con 1,62 euro orari. Per ciò che riguarda le imprese invece, la Bulgaria è considerata quasi alla stregua di un paradiso fiscale per la sua bassa imposizione.

Tra i paesi in cui le retribuzioni sono più basse troviamo anche la Lettonia, con 21,807 euro lordi annui e 15,889 euro netti. Questo Stato è ancora uno dei più poveri in Europa, per cui sia gli stipendi che le imposte sono particolarmente bassi. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un paese in cui molte aziende decidono di spostarsi a causa della bassa imposizione fiscale.

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