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25 Marzo 2024
13:00

Spese prestazioni di luce pulsata detraibili nel 730/2024

Le spese relative alle sedute di luce pulsata sono detraibili nel 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche e consistono nel per il trattamento di alcune patologie che causano l’insorgenza dell’irsutismo e che si avvale dell’emissione di raggi elettromagnetici capaci di ridurre e/o eliminare in maniera permanente gli inestetismi o i peli. Vediamo nel dettaglio.

Spese prestazioni di luce pulsata detraibili nel 730/2024
Dottoressa in Giurisprudenza
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Le spese relative alle sedute di luce pulsata sono detraibili e consistono nel per il trattamento di alcune patologie che causano l’insorgenza dell’irsutismo e che si avvale dell’emissione di raggi elettromagnetici capaci di ridurre e/o eliminare in maniera permanente gli inestetismi o i peli.

L’Agenzia delle Entrate con la Circolare 14/E del 2023 ha specificato la natura medico-sanitaria del trattamento a luce pulsata e di come possa essere indicato nel modello 730 oppure nel modello Redditi Persone Fisiche.

I cicli di trattamento con luce pulsata  sono soggette alla detrazione IRPEF del 19% per l’importo eccedente la somma di 129,11 euro ma solo se svolti presso centri autorizzati e al verificarsi di determinate condizioni.

A chi spetta la detrazione IRPEF per luce pulsata

Tutti i soggetti passivi IRPEF possono detrarre le spese sostenute per il trattamento di cobaltoterapia, vale a dire tutte le persone fisiche che compilano la dichiarazione dei redditi.

Il trattamento con luce pulsata ha natura di prestazione medico-sanitaria che può essere detratta però solo da chi intenda combattere e sopperire ai danni estetici causati dall’irsutismo.

Inoltre, come chiarito dal Ministero della salute, il trattamento con luce pulsata è diretto a correggere almeno in parte una condizione delle patologie che causano l’irsutismo e ad alleggerire l’impatto psicologico.

Per questa ragione, anche se la luce pulsata non è effettuata per finalità curative, può essere considerata una prestazione medico sanitaria a condizione che sia eseguito da personale medico presso strutture sanitarie provviste della regolare autorizzazione.

La detrazione per la spesa sanitaria spetta sia nel caso in cui la spesa sia a carico direttamente di chi l’abbia sostenuta e nel limite dell’imposta lorda annua, sia nell’interesse di un familiare a carico.

Può ritenersi familiare a carico quello per il quale il reddito complessivo sia uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Nel caso di figli sotto i 24 anni, questi sono ritenuti a carico se il loro reddito è uguale o inferiore ai 4.000 euro.

Quanto spetta

Ai fini della detrazione del trattamento dell’irsutismo ricorrendo a sedute di luce pulsata, è bene ricordare che questa concorre a determinare il totale delle spese sostenute che potranno essere indicate nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche.

La detrazione IRPEF per le spese di luce pulsata è pari al 19% della spesa sostenuta, unitamente alle altre spese sanitarie detraibili, e per la parte eccedente franchigia di 129,11 euro.

Occorre quindi fare la differenza tra il totale della spesa e la somma pari a 129,11 euro, per poi calcolare la detrazione IRPEF del 19%.

Come ottenere la detrazione e che documenti occorrono

Vediamo ora quali documenti conservare per indicare nel modello IRPEF la spesa per il trattamento a base di luce pulsata per contrastare gli effetti dell’irsutismo.

I documenti da conservare sono:

  • le fatture;
  • le ricevute fiscali;
  • gli scontri parlanti, ovvero quelli che riportano il codice fiscale della persona.

Tuttavia, perché la spesa sia detraibile, è necessario che:

  • il contribuente possieda una certificazione medica attestante la finalità dell’intervento;
  • la fattura sia rilasciata da una struttura sanitaria autorizzata e da essa o da altra documentazione risulti che la prestazione è stata resa da personale medico.

La spesa deve essere comprovata dalla documentazione che va conservata fino al 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, questo perchè l’Agenzia delle Entrate potrebbe compiere degli accertamenti.

Va quindi presentata la ricevuta fiscale oppure la fattura del centro sanitario, dell’ospedale oppure del medico specialista che abbiano svolto il trattamento.

In alternativa però, è possibile presentare anche l’eventuale ricevuta del versamento postale o bancario, oppure la ricevuta di pagamento fatta con carta di credito o di debito.

Come di dichiara nel 730/2024

Per ottenere la detrazione occorre indicare nel modello 730/2024 la spesa relativa alle sedute di luce pulsata sostenuta nell’anno 2023, unitamente a tutte le altre spese sanitarie detraibili, e compilando il rigo E1 – Spese sanitarie.

E’ opportuno ricordare che il contribuente può programmare la luce pulsata, in modo da tener conto della possibilità di indicare la detrazione del 730/2025 qualora la spesa venisse sostenuta nel 2024.

Come si dichiara nel modello Redditi PF 2024

Così come per il modello 730, le spese sostenute per la luce pulsata possono essere indicate e presentate nel modello Redditi Persone Fisiche (Redditi PF).

Si tratta del modello che consente la dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi o quanti siano titolari di Partita IVA.

La spesa di luce pulsata nel modello Redditi PF va indicata compilando la rigo RP1 > Spese sanitarie nel quadro E – Oneri e Spese, sezione I – Spese per le quali spetta la detrazione d'imposta del 19%, 26%, 30%, 35% o 90% del modello Redditi Persone Fisiche 2024.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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