Le spese mediche sostenute per effettuare l'inseminazione artificiale sono detraibili nel modello 730, poiché sono comprese nelle spese mediche specialistiche che possono essere detratte nella misura del 19% per la parte che eccede l’importo di 129,11 euro, come ha precisato, in diverse occasioni, la stessa Agenzia delle Entrate.
La detrazione spetta a tutti coloro che devono compilare l'IRPEF nella misura del 19%.
Va chiarito che la percentuale delle spese sanitarie detraibili deve essere valutata con riguardo alle spese sostenute nel loro complesso.
Le spese sostenute per effettuare l'inseminazione artificiale, dunque, concorrono a determinare la cifra complessiva detraibile al 19% nel 730.
L'inseminazione artificiale è detraibile se effettuata presso centri autorizzati.
Vediamo, di seguito, a chi spetta la detrazione per inseminazione artificiale e come ottenerla.
A chi spetta la detrazione Irpef per inseminazione artificiale
La detrazione IRPEF per inseminazione artificiale spetta a tutti i soggetti passivi IRPEF, dunque a tutte le persone fisiche che compilano la dichiarazione IRPEF.
In diverse occasioni la stessa Agenzia delle Entrate si è espressa in tal senso, effettuando le opportune precisazioni.
In particolare, con Circolare 14/E del 2023, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono detraibili, tra l’altro, “le spese relative a anestesia epidurale, inseminazione artificiale, amniocentesi, villocentesi, altre analisi di diagnosi prenatale”, e la detrazione può avvenire “se eseguite in centri a ciò autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista”.
La stessa circolare fa ulteriore riferimento alla Circolare 03.05.1996 n. 108, risposta 2.4.
L'Imposta sul reddito delle persone fisiche, dunque, va determinata sottraendo dall’imposta lorda le detrazioni previste dalla legge.
Le spese sostenute per effettuare l'inseminazione artificiale si detraggono dall’imposta IRPEF, poiché si tratta di spese sanitarie per prestazioni specialistiche previste dalla normativa in tema di detrazioni per spese sanitarie (art. 15 TUIR, comma 1, lettera c)).
Quanto spetta
Si possono detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie per la parte che eccede l’importo di 129,11 euro.
La detrazione spettante, dunque, è pari al 19% della differenza tra il totale della spesa e la somma di 129,11 euro.
La spesa sostenuta per effettuare l'inseminazione artificiale, dunque, concorre a determinare il totale delle spese sanitarie sostenute che saranno poi oggetto di detrazione.
Come ottenere la detrazione e che documenti occorrono
Come si può ottenere la detrazione IRPEF per le spese sostenute per effettuare l'inseminazione artificiale?
Bisogna indicare le spese nella dichiarazione dei redditi che riguarda l’anno in cui le stesse sono state effettuate e bisogna documentarle puntualmente con le fatture, ricevute fiscali o con gli scontrini “parlanti”.
Per ottenere la detrazione IRPEF per inseminazione artificiale, dunque, va presentata la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dall’ospedale, dal centro sanitario o dallo specialista che ha effettuato la prestazione.
In mancanza, si può presentare la ricevuta del versamento bancario o postale o la ricevuta del pagamento effettuato tramite carta di debito o credito.
Come si dichiara nel 730
Nel 730/2024 si dovrà indicare la detrazione per le spese relative a inseminazione artificiale sostenute nell'anno 2023.
Per l'anno 2024, il contribuente potrà programmare la spesa sanitaria per inseminazione artificiale tenendo conto di questa agevolazione fiscale che si potrà poi detrarre nel 730/2025 o nel modello Redditi Persone Fisiche 2025.
Le spese sanitarie vanno dichiarate nella riga E1.
Come si dichiara nel modello Redditi PF
Allo stesso modo, le spese per inseminazione artificiale vanno dichiarate, in caso di presentazione del modello Redditi Persone Fisiche (che è il modello di dichiarazione dei redditi di coloro che hanno la partita IVA come lavoratori autonomi, ad esempio), nella Riga RP1 – Spese sanitarie nel quadro E – Oneri e Spese, sezione I – Spese per le quali spetta la detrazione d'imposta del 19%, 26%, 30%, 35% o 90% del modello Redditi Persone Fisiche 2024.
Le spese sostenute per inseminazione artificiale, anche in questa ipotesi, vanno sommate a tutte le altre spese sanitarie effettuate nell'anno d'imposta 2023 e vanno dichiarate nella riga RP1, tenendo conto che c'è la franchigia di 129,11 euro, pertanto spetta la detrazione del 19% per la parte eccedente i 129,11 euro.