Le spese mediche sostenute per effettuare una visita presso un biologo nutrizionista sono detraibili nel modello 730.
Si tratta, infatti, di spese mediche specialistiche che possono essere detratte nella misura del 19% per la parte che eccede l’importo di 129,11 euro, secondo quanto stabilito all’art. 15 TUIR comma 1, lettera c).
Le spese effettuate per visite dal biologo nutrizionista sono detraibili senza necessità di prescrizione medica.
Vediamo, di seguito, a chi spetta la detrazione per visite mediche effettuate presso un biologo nutrizionista e come ottenerla.
A chi spetta la detrazione per visita medica presso il biologo nutrizionista
La detrazione Irpef per visita medica effettuata presso un biologo nutrizionista spetta a tutti i soggetti passivi IRPEF, dunque a tutte le persone fisiche che compilano la dichiarazione IRPEF ed effettuano questo genere di visita.
Nello stesso senso si è espressa l’Agenzia delle Entrate con Circolare 14/E del 2023 ove è stabilito che sono detraibili, tra l’altro, senza necessità di prescrizione medica, le spese sostenute per le prestazioni rese alla persona da "biologi, ivi inclusi i biologi nutrizionisti".
Tali spese si detraggono dall’imposta IRPEF, poiché si tratta di una delle spese sanitarie per prestazioni specialistiche previste dalla normativa in tema di detrazioni per spese sanitarie (art. 15 TUIR, comma 1, lettera c).
Le detrazioni per spese sanitarie spettano se le spese sono a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda Irpef annua.
Si possono detrarre anche spese sanitarie effettuate nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico.
Si considera fiscalmente a carico il familiare che possiede un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
I figli che hanno meno di 24 anni, sono considerati a carico se il loro reddito è uguale o inferiore a 4.000 euro.
Quanto spetta
Si possono detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie per la parte che eccede l’importo di 129,11 euro.
La detrazione spettante, dunque, è pari al 19% della differenza tra il totale della spesa e la somma di 129,11 euro.
La spesa sostenuta per visite mediche dal biologo nutrizionista, dunque, concorre a determinare il totale delle spese sanitarie sostenute che saranno poi oggetto di detrazione.
Come ottenere la detrazione e che documenti occorrono
Per ottenere la detrazione IRPEF per visite mediche presso il biologo nutrizionista è necessario indicare le spese nella dichiarazione dei redditi che riguarda l’anno in cui le stesse sono state effettuate.
La spesa per visita medica dal biologo nutrizionista, poi, deve essere documentata con fatture, ricevute fiscali o con gli scontrini “parlanti”.
Per ottenere la detrazione IRPEF, dunque, va presentata la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dallo specialista che ha effettuato la prestazione.
In mancanza, si può presentare la ricevuta del versamento bancario o postale o la ricevuta del pagamento effettuato tramite carta di debito o credito.
Come si dichiara nel 730/2024
Nel 730/2024 si dovrà indicare la detrazione per le spese relative alla visita medica dal biologo nutrizionista sostenuta nell'anno 2023.
Per l'anno 2024, il contribuente potrà programmare la spesa sanitaria per visita medica dal biologo nutrizionista tenendo conto di questa agevolazione fiscale che si potrà poi detrarre nel 730/2025 o nel modello Redditi Persone Fisiche 2025.
Le spese sanitarie vanno dichiarate nel rigo E1.
Come si dichiara nel modello Redditi PF 2024
Allo stesso modo, le spese per visita effettuata presso il biologo nutrizionista vanno dichiarate, in caso di presentazione del modello Redditi Persone Fisiche (che è il modello di dichiarazione dei redditi di coloro che hanno la partita IVA come lavoratori autonomi, ad esempio), nel Rigo RP1 – Spese sanitarie nel quadro E – Oneri e Spese, sezione I – Spese per le quali spetta la detrazione d'imposta del 19%, 26%, 30%, 35% o 90% del modello Redditi Persone Fisiche 2024.
Le spese sostenute, anche in questa ipotesi, vanno sommate a tutte le altre spese sanitarie sostenute nell'anno d'imposta 2023 e vanno dichiarate nel rigo RP1, tenendo conto che c'è la franchigia di 129,11 euro, pertanto spetta la detrazione del 19% per la parte eccedente i 129,11 euro di spese sanitarie sostenute.