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9 Febbraio 2024
17:00

Schema Ponzi: cos’è, come funziona e perchè è illegale

Lo Schema Ponzi è lo schema di vendita che promette guadagni elevati in tempi rapidi ai primi investitori che riescano ad attirarne di nuovi. Il modello piramidale è destinato a collassare nel momento in cui le richieste di rimborso superano le somme effettivamente incassate.

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Schema Ponzi: cos’è, come funziona e perchè è illegale
Dottoressa in Giurisprudenza
Schema Ponzi: cos’è, come funziona e perchè è illegale

Lo Schema Ponzi è il meccanismo economico truffaldino più famoso al mondo e si ispira ai modelli piramidali, anche detti multilevel marketing e che sembrerebbe risalire al 1930 dall’omonimo ideatore criminale.

Si tratta di un schema di vendita che promette guadagni elevati in tempi rapidi ai primi investitori che riescano ad attirarne di nuovi. Il sistema si basa quindi sul passaparola e sull’accattivante promessa di un incentivo economico per chi si occupi di reclutare nuovi investitori, semplicemente vendendo una bugia.

La tecnica piramidale è però destinata a collassare nel momento in cui le richieste di rimborso superano le somme effettivamente incassate.

Ecco cosa sapere per non cadere nella trappola della truffa dello Schema Ponzi.

Cos'è e come funziona lo Schema Ponzi

La tecnica di vendita multilivello più celebre tra le storie delle truffe si chiama Schema Ponzi e prende il nome dal suo ideatore Charles Ponzi, italiano emigrato negli Stati Uniti noto per aver per primo applicato il sistema piramidale di vendita fasulla prima nella comunità italo-expats e poi in tutto il Paese.

La sua truffa è passata alla storia perché, partendo da due dollari, riuscì a trarre in inganno circa 40.000 persone e raccogliendo ben oltre 15 milioni.

Nel corso del tempo non sono mancati altri celebri casi di economia criminale: è il caso di Bernard Madoff e di come abbia sfruttato la propria influenza nel campo dell’alta finanza internazionale, grazie anche all’assunzione di cariche prestigiose (tra cui, la presidenza della Borsa NASDAQ e il ruolo di consigliere del New York City Center).

L’impero del broker più famoso di Wall Street si è sgretolato l’11 dicembre 2008 a seguito del suo arresto per aver realizzato per circa 40 anni la frode finanziaria più grande di tutti i tempi. L’accusa di truffa si fondava sull’aver causato circa 65 miliardi di dollari di buco nei propri clienti, coinvolgendo tra le sue vittime gli istituti bancari più importanti al mondo, come Banco Popolare, Unicredit e Royal Bank of Scotland.

Dichiaratosi colpevole di tutti i capi d’accusa imputatigli, fu condannato alla pena di 150 anni di carcere.

Il meccanismo intende coinvolgere una persona che deve assumere il ruolo di promotore e, in quanto tale, far circolare la voce di un investimento economico innovativo e che frutta ricavi mirabolanti in tempi brevi.

L’obiettivo è carpire l’interesse di potenziali interessati che vogliano fare il loro ingresso nell’investimento.

Lo schema inizialmente promette a chi siede ai vertici di ottenere i primi guadagni in via proporzionale al numero di nuovi iscritti coinvolti. Il tempestivo riscontro economico iniziale è la chiave della truffa, dal momento che si basa sulla credibilità e fiducia da parte del “promotore” che quindi sarà ben invogliato dal promuovere l’investimento ad amici e parenti.

Una volta avviato il circolo vizioso, il meccanismo piramidale di vendita illegale entra nel vivo vediamo di seguito le caratteristiche dello Schema Ponzi.

Schema Ponzi: cos’è, come funziona e perchè è illegale

Le caratteristiche della vendita piramidale

Lo Schema Ponzi adotta sempre la stessa struttura, partendo dalla promessa di guadagni ingenti a patto di procurare nuovi adepti interessati al modello economico.

Ecco tutte le fasi caratteristiche del multilevel marketing:

Fase 1: Viene avvicinato un primo cliente con la promessa di un investimento con renditi ben superiori ai livelli di mercato. Il guadagno è assicurato e torna indietro in tempi brevi. Lo schema viene presentato con grandi giri di parole, termini complessi ed estremamente specifici, tutto per gettare fumo negli occhi del potenziale promotore.
Con l’intento di rafforzare la propria credibilità, vengono fornite testimonianze di finti collaboratori preparati appositamente per l’occasione.

Fase 2: La somma di ingresso inizialmente versata dal primo promotore-vittima a mo’ di investimento, viene integralmente restituita in tempi brevi. Lo scopo è convincere della veridicità del meccanismo, cioè che il metodo funzioni in maniera impeccabile.

Fase 3: Il passaparola fa il resto, dal momento che si sfrutta la rapida velocità di diffusione della notizia tale che possa attirare nella trappola nuovi investitori, ingolositi dalla possibilità di ottenere ricavi ingenti in poco tempo. Viene quindi assicurata la circolazione di somme sempre più cospicue.

Fase 4: La vendita piramidale non è più in grado di soddisfare le richieste di rimborso. Gli investitori sono sempre di più e non riescono a ottenere indietro quanto versato.

Esempi di schema piramidale

Spieghiamo con un esempio pratico questa collaudata strategia di truffa.

Tizio crea una convincente strategia di comunicazione in rete, usufruendo di mail, video e sito internet in cui viene promossa l’Impresa XY.

La pubblicità ripete spesso che “basta un investimento lampo per vedere i guadagni triplicare”.

Caio cade nella trappola perchè incuriosito dal meccanismo e Tizio provvede a spiegargli, analisi di mercato e falsi testimoni a sostegno, che investendo la somma di 200 euro – grazie alle sue conoscenze e alla strategia dell’Impresa XY – ben presto otterrà indietro ben più di quanto versato.

Caio accetta e dopo appena un paio di mesi riceve l’accredito di 1000 euro: “il meccanismo è saldo, conviene continuare” pensa il malcapitato ormai finito nel tunnel della truffa.

Caio comincia così a spargere la voce tra i suoi conoscenti e Tizio lo incita a continuare la sua opera di proselitismo perchè, non appena entreranno nuovi investitori, i guadagni di Caio lieviteranno ulteriormente.

Questa volta nella rete finiscono a catena Sempronio, Mevietta e Filano, mentre ormai Tizio è lontano con in tasca i soldi versati da tutti loro.

Schema Ponzi: cos’è, come funziona e perchè è illegale

Perchè gli schemi piramidali sono illegali

Il multilevel marketing, ovvero i sistemi piramidali di vendita (come lo Schema Ponzi) hanno lo scopo di convincere persone a investire denaro in un progetto fumoso.

Si tratta a tutti gli effetti di una frode finanziaria che, connotata di un livello elevato di rischio, tradisce da subito un’estrema fragilità.

L’ordinamento italiano punisce duramente le vendite piramidali, come possono essere anche le catene di Sant’Antonio. Stiamo parlando dell’articolo 5 della Legge 17 agosto 2005, n. 173:

ART. 5 – Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene
Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura.
È vietata, altresí, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo.

Infatti, chiunque promuova, realizzi o induca uno o più persone ad aderire alle attività di vendita piramidale, è punito con l'arresto da 6 mesi ad 1 anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.

Sotto il profilo penale, invece, lo Schema Ponzi può integrare il reato di truffa (art. 640 c.p.) poichè persegue la condotta di chi, servendosi di un inganno, riesca a indurre la vittima in errore, con l’obiettivo di conseguire un ingiusto profitto con altrui danno.

Come riconoscere ed evitare uno Schema Ponzi

Lo schema piramidale Ponzi si riconosce dalla promessa di ingenti ricavi senza alcun tipo di rischio e dalla costante presenza di nuovi investitori disposti a entrare nel giro.

Inoltre, l’assenza di un’attività commerciale o imprenditoriale trasparente può essere un ulteriore indizio.

Il consiglio è di tenere sempre gli occhi ben aperti e di non affidare i propri risparmi a sconosciuti.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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