Il riscatto della laurea può essere richiesto per anticipare il momento in cui andare in pensione, versando i contributi relativi a ogni anno in cui si è frequentata l’università, a patto che al termine del percorso di laurea sia stato effettivamente conseguito il relativo titolo.
Per capire se conviene effettivamente riscattare la laurea, bisogna effettuare il calcolo della somma da versare ed effettuare le valutazioni del caso.
La somma in questione, in effetti, può variare a seconda del sistema di calcolo che si deve prendere in considerazione e a seconda della possibilità di approfittare di eventuali agevolazioni, detrazioni e deduzioni.
Chi può chiedere il riscatto della laurea
Il riscatto della laurea può essere richiesto da tutti coloro che hanno completato il corso di studi universitari e conseguito effettivamente il titolo di studio finale.
Può essere richiesto anche per il periodo in cui è stato svolto eventualmente il dottorato.
Possono richiedere il riscatto della laurea anche coloro che sono inoccupati a condizione che:
- non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza;
- non abbiano iniziato l'attività lavorativa in Italia o all’estero.
In definitiva, possono chiedere il riscatto della laurea:
- coloro che hanno conseguito la laurea;
- coloro che hanno conseguito il dottorato;
- coloro che hanno conseguito la specializzazione;
- coloro che hanno conseguito la laurea (e l’eventuale dottorato o specializzazione) anche se sono inoccupati;
- coloro che hanno ottenuto i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.
Non possono essere riscattati gli anni fuori corso.
Si possono riscattare anche soltanto alcuni anni o un solo anno.
A cosa può servire
Il riscatto della laurea permette di poter andare in pensione prima del tempo, in quanto vengono pagati gli anni universitari come se fossero stati anni lavorativi in cui sono stati versati i contributi.
Pagando la somma dovuta, in sostanza, è possibile anticipare il momento in cui si andrà in pensione.
Differenza tra il sistema contributivo e agevolato
Vi è una sostanziale differenza tra sistema contributivo e sistema agevolato.
Con riguardo al sistema contributivo, la somma da versare viene calcolata applicando l‘aliquota contributiva che è in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto, e la sua misura corrisponde al versamento della contribuzione obbligatoria dovuta alla gestione pensionistica considerata.
L’aliquota contributiva da applicare riguarda i 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda.
Il riscatto di laurea agevolato è stato invece introdotto dall'articolo 20, comma 6, decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 26/2019.
Il contributo da versare, in base al sistema agevolato, è calcolato sul minimale degli artigiani e commercianti che risulti vigente nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota relativa al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
In questa ultima ipotesi, dunque, vi può essere un risparmio fino al 70%.
Chi può chiedere il riscatto della laurea agevolato
Possono richiedere il riscatto agevolato tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, ma anche i lavoratori autonomi di ogni età.
Si può andare prima in pensione?
Sì, è possibile andare prima pensione usufruendo, ad esempio, del riscatto della laurea.
Come capire se conviene riscattare la laurea?
Per capire se conviene riscattare la laurea, basta verificare l’importo dovuto usufruendo del relativo simulatore disponibile sul sito INPS.
Quanto costa il riscatto della laurea?
Il costo del riscatto della laurea dipende dal metodo che si applica.
Coloro che hanno conseguito la laurea prima del 1996 dovranno applicare il metodo del “sistema retributivo”.
In questo caso, l’importo si determina in base a quanto previsto dall’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338.
Si applica, cioè, il cosiddetto metodo della “riserva matematica”.
L’importo dovuto, dunque, cambia in rapporto a una serie di elementi come l’età, il periodo da riscattare, le retribuzioni degli ultimi anni.
Per la laurea conseguita dopo il 1996, invece, si applica il “sistema contributivo”.
La somma dovuta si calcola applicando l'aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto, in una misura che corrisponde alla contribuzione obbligatoria dovuta alla gestione pensionistica rispetto alla quale si chiede il riscatto.
L’aliquota contributiva si applica alla retribuzione dei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda.
Si può fare un esempio per meglio comprendere quanto detto.
Se, ad esempio, si vogliono riscattare 5 anni di laurea e la domanda è stata presentata in relazione al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti il 2 gennaio 2024.
Poniamo che la retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti sia pari a 40.000 euro.
L’importo si calcola nel seguente modo:
40.000 x 33%= 13.200
13.200 x 5 = 66.000
La somma da versare per riscattare cinque anni è pari a 66.000 euro.
Con riguardo al riscatto di laurea agevolato, invece, la somma da versare si determina sul minimale degli artigiani e commercianti vigente nell’anno di presentazione della domanda e in base all'aliquota vigente.
Per il 2023 il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti è pari a 17.504,00.
A questo importo va applicata l'aliquota del 33%.
Quindi, per le domande presentate nel corso del 2023, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.776,32 euro.
Il riscatto della laurea può essere effettuato anche da coloro che non siano iscritti ad alcuna gestione previdenziale e non abbiano mai effettuato il versamento dei contributi.
L’importo da pagare, in questa ipotesi, viene stabilito in reazione al minimo contributivo degli artigiani e commercianti INPS, moltiplicato per 33%.
Perché il costo è aumentato nel 2024 rispetto al 2023?
L’aumento nel 2024 si è verificato a causa dell’inflazione.
Vantaggi e svantaggi
I vantaggi del riscatto della laurea sono indubbi: è possibile andare prima del tempo in pensione.
Gli svantaggi attengono all’ammontare della cifra effettiva da pagare.
Tuttavia, tali svantaggi possono venire meno qualora si possa approfittare di sgravi o del riscatto agevolato.
Riscatto della laurea a fini pensionistici
Il riscatto della laurea è effettuato a fini pensionistici: si pagano i contributi relativi agli anni in cui si è svolto il corso di laurea come se quel periodo fosse stato lavorativo.
In questo modo si può usufruire di un maggior numero di contributi versati e si può andare in pensione prima del tempo.
Il riscatto della laurea è deducibile?
Sì, il riscatto della laurea è deducibile o detraibile, a determinate condizioni.
Si può beneficiare della detrazione del 19 % se si sostiene la spesa per un familiare a carico.
Con risposta n. 225 l’Agenzia delle entrate ha affermato quanto segue in relazione agli aspetti fiscali per l'applicazione del regime previsto dal decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.
In tale ipotesi, ha specificato l’Agenzia delle entrate, la detrazione dall'imposta lorda spettante, è pari al 50 per cento di quanto corrisposto in ogni singolo periodo d'imposta da ripartire in cinque quote annuali di pari importo nell'anno di sostenimento e in quelli successivi.
Con riferimento al "riscatto di laurea agevolato" l’Agenzia delle entrate ha invece stabilito quanto segue.
Se i contributi sono versati a favore degli "inoccupati" da familiari di cui gli stessi risultino "fiscalmente a carico", a tali contribuenti spetta una detrazione del 19 per cento.
Con riguardo agli iscritti ai percorsi formativi degli ITS Academy, dall’anno d’imposta 2022, è riconosciuta la possibilità di detrarre i contributi versati nella misura del 19 % da parte dei soggetti di cui l’interessato risulti fiscalmente a carico.
Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari a carico spetta a condizione che sia effettuato versamento bancario o postale oppure altra tipologia di pagamento che possa essere tracciabile.
Per quanto riguarda, invece, il pagamento dei contributi effettuati per riscattare la propria laurea, è applicabile la deduzione dell’importo dal reddito imponibile.
Esiste il riscatto della laurea gratuito?
Non esiste il riscatto della laurea gratuito, anche se vi sono state delle proposte in tal senso.