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9 Ottobre 2024
11:00

Riscaldamento e termosifoni: le regole su accensione e temperatura, le date del 2024 e le sanzioni

Nel 2024 le date per l'accensione dei riscaldamenti vanno dal 15 ottobre al 1° dicembre e che le regole e le limitazioni variano in base alle zone climatiche.

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Riscaldamento e termosifoni: le regole su accensione e temperatura, le date del 2024 e le sanzioni
Dottoressa in Giurisprudenza
Riscaldamento e termosifoni: le regole su accensione e temperatura, le date del 2024 e le sanzioni

In Italia, l’accensione e la regolazione della temperatura degli impianti di riscaldamento, in particolare dei termosifoni, sono disciplinate da normative che variano a seconda della zona climatica e mirano a garantire il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni.

Con l’arrivo dell’autunno e le varie perturbazioni che contribuiscono a far scendere drasticamente le temperature, da Nord a Sud ci si comincia a domandare a partire da quando è possibile accendere i termosifoni e a quale temperatura impostare sul termostato di casa.

Molti cittadini vivono in condomini, dove il riscaldamento è spesso gestito da un sistema centralizzato che serve l'intero edificio e, per questo motivo, vi è la necessità di regolamentare in maniera uniforme l'accensione e la temperatura del riscaldamento per tutti gli inquilini, bilanciando il comfort abitativo con il risparmio energetico e il rispetto delle normative ambientali.

La disciplina

La normativa italiana riguardante il riscaldamento è disciplinata principalmente da norme sul risparmio energetico e sulle emissioni inquinanti, oltre che da regolamenti locali.

Il D.P.R. 412/1993  è uno dei principali decreti in tema di riscaldamento e prevede l'obbligo di progettare, installare e mantenere gli impianti secondo criteri di efficienza energetica. Questi devono essere sottoposti a controlli periodici per garantire che operino con un livello adeguato di efficienza e che non causino sprechi di energia.

Inoltre, il decreto stabilisce l’obbligo di effettuare controlli periodici sugli impianti termici, con scadenze che dipendono dal tipo di impianto e dalla sua potenza. La manutenzione deve essere eseguita da personale qualificato per garantire la sicurezza e l'efficienza energetica dell’impianto.

In linea generale, però, è importante ricordare che vi sono specifiche disposizioni che variano in base alla zona climatica in cui si trova il comune di residenza.

Le zone climatiche

Il D.P.R. 412/1993, ovvero il "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia", suddivide il territorio italiano in sei zone climatiche (dalla A alla F).

A seconda del periodo dell’anno, ogni zona climatica è tenuta a rispettare i periodi di accensione e il numero massimo di ore giornaliere per gli impianti di riscaldamento.

La temperatura consentita

La normativa fissa anche precisi limiti circa  la temperatura massima consentita negli edifici riscaldati:

Si tratta di 20°C con una tolleranza di +2°C per le abitazioni, uffici e scuole.

Invece, 18°C con una tolleranza di +2°C per edifici industriali, artigianali e assimilati.

Quando si possono accendere e spegnere i termosifoni: tutte le date

Per la stagione autunno-inverno 2024-2025 gli impianti di riscaldamento sono chiamati a rispettare gli standard di accensione e l’orario massimo quotidiano di utilizzo.

Le aree circoscritte all’interno della Zona F, ovvero notoriamente le province più fredde di Cuneo Belluno e Trento, gli impianti di riscaldamento e il termostato non subiscono limitazioni. Questo perchè i Gradi Giorno (gr-g) arrivano oltre i 3.000

Le regioni di cui alla Zona E, ovvero Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, possono accendere gli impianti per un massimo di 14 ore giornaliere, ma solo a partire dal 15 ottobre 2024. Lo switch-off è fissato per il 15 aprile 2025.

Le province di  Roma, Ancona, Genova e Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia, ovvero della nota Zona D, raggiungono Gradi Giorno fino a 2.100. Per questo motivo i termosifoni possono essere accesi dal 1 novembre 2024 al 15 aprile 2025, ma per un massimo di 12 ore al giorno.

Nella Zona C, in cui rientrano le province di Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto, il limite di ore di utilizzo dei termosifoni è pari a 10 ore al giorno. Questo perchè il clima più temperato raggiunge i Gradi Giorni 900-1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 15 novembre 2024 al 31 marzo 2025.

Nelle aree di Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania, appartenenti alla Zona B, il massimo utilizzo dei riscaldamenti è tollerato per 8 ore al giorno. L’accensione è fissata per il 1 dicembre e lo spegnimento per il 31 marzo.

Infine, la Zona A confacente a Lampedusa,  Linosa, Porto Empedocle, note come aree più calde, consente il riscaldamento dal 1 dicembre al 15 marzo e per non più di 6 ore al giorno.

Le sanzioni previste

Se si superano i limiti di temperatura previsti dalla legge, è possibile incorrere in sanzioni amministrative.

È il caso del Dlgs 192/2005 che all’art. 7 fissa la responsabilità in capo al proprietario, amministratore di condominio oppure conduttore per non essersi attenuto le necessarie operazioni di manutenzione.

In caso di accensione fuori dai periodi stabiliti, per un tempo maggiore rispetto a quanto consentito oppure a una temperatura elevata oltre lo standard consentito è prevista una multa amministrativa che può variare da 516 a 2.582 euro.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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