Con Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, intitolato “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”, sono state introdotte alcune novità relative allo svolgimento dei pubblici concorsi.
Il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, è stato modificato, ad esempio, con la sostituzione dell’art. 1 con un nuovo articolo 1 ove è previsto che “L'assunzione a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche avviene mediante concorsi pubblici, orientati alla massima partecipazione e alla individuazione delle competenze qualificate, che si svolgono secondo le modalità definite nel presente regolamento, nel rispetto delle disposizioni e dei criteri di cui agli articoli 35, 35-ter e 35-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.
L’amministrazione può prevedere tre tipologie di concorso:
- concorso per esami;
- concorso per titoli ed esami;
- corso-concorso.
Il concorso pubblico si svolge “con modalità che ne garantiscano l‘imparzialità, l'efficienza, l'efficacia nel soddisfare i fabbisogni dell'amministrazione reclutante e la celerità di espletamento ricorrendo, ove necessario, all'ausilio di sistemi automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione e a selezioni decentrate per circoscrizione territoriali”.
Requisiti per l’accesso ai pubblici concorsi: la cittadinanza
E’ stato poi modificato l'articolo 2 relativo ai requisiti generali per l'accesso al pubblico impiego.
Possono attualmente accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni non solo i cittadini italiani ma anche anche le persone titolari dello status di rifugiato e i cittadini dell’UE con diritto di soggiorno o permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Pubblicazione dei bandi di concorso e comunicazioni ai candidati
Il bando di concorso deve essere pubblicato nel Portale unico del reclutamento, di cui all'articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
La pubblicazione nei siti istituzionali e sul Portale unico del reclutamento esonera le amministrazioni pubbliche dall'obbligo di pubblicazione delle selezioni pubbliche nella Gazzetta Ufficiale.
Alle procedure di concorso è possibile partecipare solo previa registrazione nel Portale unico del reclutamento, disponibile all'indirizzo www.InPA.gov.it.
La registrazione allo stesso può essere realizzata mediante i sistemi di identificazione SPID, CIE e CNS.
All'atto della registrazione al Portale bisogna compilare il proprio curriculum vitae.
Ogni comunicazione ai candidati relativa al concorso è effettuata attraverso il Portale.
Equilibrio di genere
Al fine di garantire l'equilibrio di genere nelle pubbliche amministrazioni, nel bando deve essere indicata la percentuale di rappresentatività dei generi nell'amministrazione, e qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30 per cento, si applica il titolo di preferenza in favore del genere meno rappresentato.
Lo svolgimento delle prove orali
Le prove orali dei concorsi pubblici devono essere svolte in un'aula aperta al pubblico, che abbia una capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione e, qualora non sia possibile tale modalità, lo svolgimento della prova può avvenire in videoconferenza, “purché sia garantita comunque l'adozione di soluzioni tecniche che assicurino l'identificazione dei partecipanti, la regolarità e integrità della prova, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali e, in ogni caso, la pubblicità della prova attraverso modalità digitali”.
Diritti delle donne in stato di gravidanza o allattamento
L’amministrazione è tenuta ad assicurare la partecipazione alle prove alle candidate che siano impossibilitate al rispetto del calendario previsto dal bando a causa dello stato di gravidanza o allattamento.
Le candidate potranno anche svolgere, a tal fine, prove asincrone e, in ogni caso, godranno di appositi spazi per consentire l'allattamento.
L’accertamento delle capacità comportamentali
Nel Regolamento viene previsto che con riguardo ai profili iniziali e non specializzati, le prove di esame devono dare particolare rilievo “all'accertamento delle capacità comportamentali, incluse quelle relazionali, e delle attitudini e sono finalizzate ad accertare il possesso delle competenze, intese come insieme delle conoscenze e delle capacità logico-tecniche, comportamentali nonché manageriali, per i profili che svolgono tali compiti”.
Le prove in questione devono essere specificate nel bando e devono essere coerenti con la natura dell'impiego.
La celerità nell’espletamento dei concorsi: procedura chiusa in 6 mesi
Le procedure concorsuali devono essere concluse di norma entro 180 giorni dalla data di conclusione delle prove scritte.
Le amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito istituzionale la durata effettiva di ciascun concorso svolto.