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21 Dicembre 2023
11:00

Regali di Natale: entro quanto è possibile cambiarli o restituirli

Con l'arrivo delle feste, ecco dietro l'angolo anche il probabile regalo da dover cambiare o restituire! Che si tratti di acquisti online o presso il punto vendita, ecco cosa sapere per arrivare preparati.

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Regali di Natale: entro quanto è possibile cambiarli o restituirli
Dottoressa in Giurisprudenza
Regali di Natale: entro quanto è possibile cambiarli o restituirli

Trascorso il Natale e il rituale scambio dei regali, è il momento di fare i conti con i doni ricevuti. Taglia sbagliata, fantasia che non piace oppure un oggetto che proprio non useremmo mai… e che dire del famoso maglione a rombi della zia!

Qualunque sia il motivo, è bene sapere come comportarsi per poter cambiare o restituire i regali di Natale.

Il diritto di recesso

L’articolo 52 del Codice del Consumo introduce un efficace rimedio a tutela del compratore-consumatore che voglia restituire il proprio acquisto.

Si tratta del diritto di recesso e può essere esercitato nel caso di contratti a distanza o negoziati al di fuori dei locali commerciali, ovvero nel caso di acquisti online su siti di e-commerce (per esempio Amazon, Zalando, eBay, QVC e molti altri ancora), spese per telefono oppure ordini fatti per posta.

Noto anche con il nome di “diritto al ripensamento”, il diritto di recesso rappresenta uno dei diritti più importanti conferiti al consumatore poiché consente di liberarsi del contratto di acquisto concluso, senza dover fornire alcun tipo di spiegazione, semplicemente restituendo il prodotto comprato e ottenendo indietro il rimborso.

Nel caso di acquisti fatti online, il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni che decorrono a partire dal momento in cui il compratore entri in possesso del pacco.

Il consumatore-compratore, che una volta ricevuto il proprio ordine intenda spedirlo indietro esercitando il proprio diritto di recesso, potrà semplicemente seguire le istruzioni fornite dal venditore (spesso si tratta di compilare semplicemente un modulo e riportare il pacco all’Ufficio postale o al corriere più vicino) oppure inviare un’esplicita comunicazione di recesso.

Il venditore, una volta ricevuta la comunicazione, è tenuto senza indugio a confermare l’avvenuta ricezione proveniente dal consumatore.

Consegnata la spedizione al corriere e una volta giunta a destinazione presso il venditore, questi è tenuto a rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore-compratore entro e non oltre 14 giorni.

Regali di Natale: entro quanto è possibile cambiarli o restituirli

Cosa dice la legge sui resi in negozio

Nel caso di acquisti fatti in negozio non esiste un vero e proprio diritto del consumatore a poter restituire il prodotto acquistato, cioè di cambiare la merce.

Infatti, nonostante l’emissione del cd. “scontrino di cortesia” (ovvero la ricevuta fiscale di pagamento priva dell’importo che solitamente accompagna un regalo ricevuto) questa rappresenta una politica commerciale discrezionalmente abbracciata dal negoziante.

La legge non prevede per l’acquirente alcun diritto specifico di cambio merce in negozio, ma questa è soltanto una strategia a cui il proprietario del negozio può scegliere di aderire per fidelizzare la clientela.

Ormai però è una prassi consolidata quella di poter effettuare un cambio in negozio e solitamente entro 2 settimane (vale a dire 14 giorni).

Vi sono però dei casi in cui il negoziante può impedire il cambio merce, è il caso di:

  • biancheria intima;
  • prodotti per l’igiene personale;
  • beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
  • beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;
  • articoli in saldo oppure in sconto.

Cosa serve per cambiare i regali di Natale

Nel caso degli acquisti fatti in un negozio fisico: è possibile cambiare un regalo di Natale semplicemente presentando in cassa la prova d’acquisto senza l’importo, ovvero lo scontrino di cortesia, oppure la ricevuta fiscale rilasciata al momento del pagamento.

Scontrino perso? Niente panico, in alcuni casi però al negoziante però potrebbe accettare la restituzione del prodotto purchè integro e ancora con le etichette e la confezione originale.

Invece, nel caso in cui si intenda cambiare il regalo di Natale acquistato online, è necessario compilare il modulo di reso e restituire la spedizione.

C'è la garanzia se il regalo di Natale è difettoso?

La risposta è sì. Tutti i prodotti, acquistati presso il punto vendita oppure sul web, sono coperti dalla garanzia legale in caso di difetti o danneggiamenti.

Per il venditore si tratta di un vero e proprio obbligo a provvedere al cambio merce nel caso in cui il prodotto si presenti difettoso e/o danneggiato, poichè coperto dalla garanzia di conformità.

Vale anche in caso di malfunzionamento o non conformità della merce acquistata e tutela il consumatore assicurandogli la possibilità di rivolgersi a chi abbia venduto il prodotto per ottenerne, senza alcuna spesa, la sostituzione o la riparazione.

Cosa fare se un negozio si rifiuta di cambiare un regalo difettoso

Provvedere al rispetto della garanzia in caso di difetti di conformità o malfunzionamenti è un vero e proprio dovere del venditore, poichè si tratta di una garanzia che tutela l’acquirente.

Il venditore è l’unico responsabile in caso di merce non funzionante, difettosa o difforme rispetto a quanto ordinato o descritto dalla pubblicità.

Rifiutare di cambiare la merce difettosa è una scorrettezza che il consumatore-compratore può prontamente segnalare sia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sia alle Forze dell’Ordine.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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