Redditi fino a 15.000 €: come cambia il netto in busta paga nel 2024

Analizzando le prime bozze della riforma fiscale sulle aliquote Irpef e quanto previsto dalla Manovra 2024 in merito all'esonero contributivo del 7% in riduzione del cuneo fiscale, è possibile calcolare come cambia il netto in busta paga nel 2024 per i lavoratori con redditi fino a 15 mila euro annui nel 2024.

Coloro che percepiscono un reddito imponibile fiscale fino a 15 mila euro, analizzando le misure introdotte dal Governo Meloni nelle bozze di riforma fiscale e Legge di Bilancio 2024, avranno le seguenti novità che migliorano il netto percepito in busta paga:

• Esonero contributivo del 7%;
• Detrazione lavoro dipendente maggiorata nel 2024;
• Trattamento integrativo 2024.

Non beneficeranno di alcuna riduzione dell'aliquota Irpef.

Occorre entrare nel merito delle tre misure per capire come aumenta la busta paga e quali sono gli importi mensili di eventuale netto in busta paga in più nel 2024.

Esonero contributivo al 7% per tutto l'anno

Il tanto atteso risparmio da cuneo fiscale nel 2024, ossia l'esonero dai contributi a carico del lavoratore dipendente nell'anno 2024 del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per i redditi fino a 35 mila euro.

Siccome ci stiamo concentrando su quella fascia di contribuenti e lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro, a quest'ultimi spetta sicuramente l'esonero contributivo nella misura del 7%.

Il reale vantaggio è che, nelle buste paga da gennaio a dicembre 2024, il lavoratore pagherà sul proprio imponibile previdenziale una contribuzione Inps a carico del lavoratore nella misura ridotta del 9,19%-7%=2,19%. 

E soprattutto tale riduzione sarà spettante per tutto l'anno 2024, mentre nell'anno 2023 è goduta da luglio a dicembre 2023, quindi metà anno.

Da gennaio a giugno 2023, infatti, la riduzione della contribuzione a carico del lavoratore in busta paga è stata di 4 punti percentuali in meno, ossia del 3 per cento.

Non solo questo è il vantaggio nel confronto tra anno 2024 e anno 2023. Un altro vantaggio è che l'esonero contributivo del 6 o 7% spetterà anche sulla tredicesima e quattordicesima mensilità, mentre nell'anno 2023 sulla gratifica natalizia è previsto un esonero contributivo del 3%.

Per entrambe le mensilità aggiuntive occorrerà non superare i limiti di 1.923 euro mensili per il diritto all'esonero contributivo del 7% o di 2.692 euro per il diritto all'esonero contributivo del 6%.

Detrazione per lavoro dipendente maggiorata nel 2024 di 75 euro

Come ampiamente annunciato dal Governo Meloni, sono stati accorpati i primi due scaglioni Irpef.

Per l'anno 2024 i contribuenti pagheranno una imposta del 23% fino a 28.000 euro. 

Nell'anno 2023, i contribuenti pagano sempre una imposta lorda del 23% fino a 15.000 euro, mentre tra i 15.001 ed i 28.000 euro, l'aliquota Irpef è del 25%.

Pertanto, coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro già pagavano l'aliquota del 23%, non beneficeranno di alcuna riduzione dell'Irpef del 2%.

Il Governo in tal senso è intervenuto per migliorare comunque la tassazione Irpef dei redditi fino a 15 mila euro.

E in che modo? Modificando in aumento la detrazione per lavoro dipendente anno 2024 per coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro.

Viene modificato l'art. 13, comma 1, lettera a) del TUIR in materia di detrazione per lavoro dipendente prevedendo che ai contribuenti, quindi sul loro imponibile fiscale (e non previdenziale), spetta una "detrazione dall'imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell'anno, pari a:

a) 1.955 euro (nel 2023 era di 1.880 euro), se il reddito complessivo non supera 15.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro".

Cosa vuol dire? che coloro che hanno in reddito da lavoro dipendente fino a 15.000 euro e hanno lavorato tutto l'anno 2024, godranno di una detrazione per lavoro dipendente di 1.955 euro e non più di 1.880 euro, con una minore imposta Irpef da pagare di 75 euro.

Trattamento integrativo anno 2024: spettano 1.200 euro

Il Governo ha confermato il diritto al trattamento integrativo, ex bonus Renzi, nei confronti dei lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro.

Spetta un trattamento integrativo di 1.200 euro annui da riparametrare su base mensile in base ai giorni di detrazione per lavoro dipendente spettanti mensilmente (31 giorni a gennaio, 28 giorni a febbraio, 31 giorni a marzo, ecc.).

Concretamente il calcolo è 1.200 diviso 365 per 31 giorni = 101,92 euro. Spetta tale cifra nei mesi dell'anno di 31 giorni, per interderci.

Calcolo busta paga anno 2024 e differenze rispetto al 2023

Dopo aver chiarito le tre grandi novità in materia di contribuzione previdenziale e tassazione Irpef per coloro che hanno un reddito fino a 15 mila euro annui nel 2024, vediamo gli effetti in busta paga di tali novità della Manovra 2024.

La prima cosa da sapere è che sul lordo stipendiale mensile, che è l'imponibile previdenziale, si pagano i contributi previdenziali esclusivamente a carico del lavoratore in busta paga, nella misura ridotta grazie all'esonero contributivo del 6 o 7% come abbiamo visto.

Mentre, le aliquote Irpef si applicano sull'imponibile fiscale, che è sostanzialmente pari all'imponibile previdenziale meno i contributi a carico del lavoratore pagati in busta paga.

Si consideri che i lavoratori che guadagnano meno di 15 mila euro hanno un reddito massimo di 1.100 euro mensili, più o meno. Molti lavoratori con questo reddito hanno un contratto di lavoro part-time. Esponiamo quindi esempi di buste paga da 500 a 1.100 euro lordi. Anche se qualche lavoratore sopra i 1.100 euro comunque potrebbe rientrare nel limite di reddito annuale di 15.000 euro.

Calcolo busta paga gennaio 2024

Partiamo quindi con una prima tabella che espone dal lordo stipendiale mensile da 500 a 1.100 euro, come l'esonero contributivo incide comportando il risparmio contributivo e del cuneo fiscale voluto dal Governo:

Il reddito mensile meno i contributi a carico del lavoratore, tralasciando altra eventuale contribuzione dovuta, forma l'imponibile fiscale sul quale calcolare:

• sia l'Irpef lorda, secondo le aliquote Irpef per scaglioni di reddito,
• che la nuova detrazione per lavoro dipendente per l'anno 2024.
• Unitamente, ai lavoratori spetta anche il trattamento integrativo, ma solo per coloro per i quali l'imposta lorda supera la detrazione per lavoro dipendente, quindi non per i redditi più bassi.

Ecco il calcolo indicativo del netto in busta paga calcolato sulla busta paga previsionale di gennaio 2024:

Come era il calcolo busta paga a luglio 2023

Ciò che cambia nella busta paga di gennaio 2024 rispetto alla busta paga da luglio a dicembre 2023, è che a parità di esonero contributivo del 7%, a parità di trattamento integrativo, spetta un leggero aumento della detrazione per lavoro dipendente.

Come abbiamo visto la detrazione aumenta di 75 euro su base annuale, ciò significa che aumenta di 31/365 considerando la busta paga di gennaio 2024. Mentre in quella di luglio 2023 tale maggiorazione non spetta.

Confrontiamo quindi, giusto per orientarci, il calcolo della busta paga di gennaio 2024 rispetto a luglio 2023. Ecco il calcolo del netto in busta paga a luglio 2023:

Come era il calcolo della busta paga a gennaio 2023

La differenza in termini di netto in busta paga si amplia invece nel confronto tra la busta paga di gennaio 2024 con la busta paga di gennaio 2023, a parità di reddito percepito.

Questo perché oltre alla detrazione per lavoro dipendente maggiorata nel 2024 rispetto al 2023, nella busta paga di gennaio 2023 il lavoratore in questione aveva un esonero contributivo del 3% invece del 7%.

Vediamo quindi come era il calcolo nella busta paga di gennaio 2023, esponendo prima la tabella di calcolo con l'esonero contributivo del 3% invece del 7%.

Ecco il calcolo del netto in busta paga a gennaio 2023 tenuto conto della detrazione per lavoro dipendente dell'anno 2023, inferiore rispetto al 2024:

Differenza tra il calcolo della busta paga di gennaio 2024 rispetto a luglio e gennaio 2023

Esponiamo ora una tabella che semplicemente evidenzia il confronto tra i netti ipotetici calcolati:

• di gennaio 2024 (detrazione lavoro dipendente maggiorata ed esonero contributivo 7%);
• rispetto a quelli di luglio 2023 (detrazione lavoro dipendente non maggiorata ed esonero contributivo 7%);
• e gennaio 2023 (detrazione lavoro dipendente non maggiorata ed esonero contributivo ridotto del 3%)

Ecco un ultima tabella che espone proprio l'aumento del netto in busta paga di gennaio 2024 rispetto a luglio 2023 e gennaio 2023:

Come è possibile vedere, confrontando la busta paga di gennaio 2024 rispetto a luglio 2023, gli effetti della maggiore detrazione per lavoro dipendente, a parità di esonero contributivo del 7% e trattamento integrativo, sono più o meno gli stessi per i redditi sopra 750 euro, in quanto proprio la detrazione per lavoro dipendente, in caso di lavoro prestato per tutti i 12 mesi dell'anno, pone il diritto alla detrazione di 1.955 euro annui, parametrata su base mensile, rispetto ai 1.880 euro previsti nel 2023.

Il confronto tra la busta paga di gennaio 2024 rispetto a gennaio 2023 è con un netto in busta paga percepito nel 2024 superiore, perché oltre alla maggiore detrazione fiscale spettante nel 2024, vi è anche un aumento di 4 punti percentuali dell'esonero contributivo e quindi una riduzione del cuneo fiscale.