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24 Giugno 2024
9:00

Quattordicesima 2024: netto in tasca più basso senza detrazioni e sconto contributivo del 6 o 7%

La quattordicesima 2024 è più bassa dello stipendio di giugno 2024 ma anche della quattordicesima dello scorso anno, perché non si applica lo sconto contributivo. Contributi Inps e tassazione Irpef quindi più alta per i lavoratori.

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Quattordicesima 2024: netto in tasca più basso senza detrazioni e sconto contributivo del 6 o 7%
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
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La quattordicesima anno 2024 sarà più bassa come netto in tasca percepito perché la tassazione Irpef è più alta, senza detrazioni da lavoro dipendente e senza l'esonero contributivo del 6 o 7%% in favore dei lavoratori dipendenti, lo sconto contributivo che l'anno scorso spettava sulla quattordicesima nella misura del 2 o 3%.

Ecco una comparazione di calcolo del netto in tasca della quattordicesima del 2024 rispetto alla quattordicesima 2023 e alla busta paga di giugno 2024:

Voci in busta paga Busta paga di giugno 2024 Quattordicesima 2023 Quattordicesima 2024
Stipendio lordo spettante 1.500 euro 1.500 euro 1.500 euro
Contributi a carico del lavoratore (9,19%) 137,85 euro 137,85 euro 137,85 euro
Esonero contributivo  -105 euro (7%) -30 euro (2%) 0,00 euro (non spettante)
Contributi Inps pagati dal lavoratore 32,50 euro 107,85 euro 137,85 euro
Imponibile fiscale 1.467,50 euro 1.392,15 euro 1.362,15 euro
Irpef lorda (23%) 337,52 euro 320,19 euro 313,29 euro
Detrazione per lavoro dipendente 213,08 euro 0,oo euro (non spettante) 0,oo euro (non spettante)
Irpef trattenuta 124,44 euro 320,19 euro 313,29 euro
Netto in tasca 1.343,06 euro 1.071,96 euro 1.048,86 euro

Ciò che cambia è l'applicazione prima dell'esonero contributivo, meglio conosciuto come bonus contributi dipendenti del 6 o 7% e poi della detrazione per lavoro dipendente.

La quattordicesima ha un netto in tasca generalmente più basso perché essendo una mensilità aggiuntiva, come per la tredicesima, il lavoratore non ha diritto alla detrazione per lavoro dipendente, perché già percepita nella busta paga ordinaria di giugno 2024. Quindi nell'esempio, nella busta paga di giugno 2024 il lavoratore ha diritto alla detrazione per lavoro dipendente di oltre 200 euro, mentre sulla quattordicesima no.

A livello di contributi previdenziali a proprio carico, il lavoratore nell'anno 2024 ha diritto all'esonero contributivo del 6 o 7%, in particolare:

  • retribuzione mensile imponibile ai fini contributivi non superiore 1.923,00 (complessiva, esclusi ratei di tredicesima mensilità): esonero contributivo del 7%;
  • retribuzione mensile imponibile ai fini contributivi da 1.923,01 e non superiore 2.692,00 (complessiva, esclusi ratei di tredicesima mensilità): esonero contributivo del 6%;
  • retribuzione mensile oltre 2.692 euro: nessun esonero.

Quindi uno sconto contributivo importante, che spetta nelle mensilità ordinarie da gennaio a dicembre dell'anno 2024.

L'anno scorso, nel mese di giugno 2023 ma anche della quattordicesima 2023, il lavoratore, nella sommatoria tra la quattordicesima e stipendio di giugno, aveva diritto all'esonero contributo del 3%, se la somma era inferiore a 1.923 euro, o del 2%, se la somma era inferiore a 2.692 euro, perché l'esonero contributivo non era stato ancora elevato al 6% o 7%.

Nell'anno 2024, lo sconto contributivo sulla quattordicesima, così come sulla tredicesima, non spetta proprio perché è cambiata la normativa, determinando un ulteriore ribasso del netto in tasca della quattordicesima 2024.

La normativa è cambiata nel senso che l'esonero contributivo del 6% o 7% si applica sullo stipendio "normale" mensile (quindi ad esempio nella busta paga di giugno 2024) e non si applica né sulla tredicesima né su eventuali ratei di tredicesima erogati ogni mese.

E sulla quattordicesima mensilità, l'Inps nella circolare n. 11 del 16 gennaio 2024, ha precisato che "Inoltre, nelle ipotesi in cui i contratti collettivi di lavoro prevedano l’erogazione di mensilità ulteriori rispetto alla tredicesima mensilità (ossia la quattordicesima mensilità), nel mese di erogazione di tale mensilità aggiuntiva o nei mesi di erogazione dei singoli ratei aggiuntivi, la riduzione contributiva trova applicazione solo con riferimento alla retribuzione imponibile relativa alla singola mensilità, non considerando, pertanto, l’ammontare della stessa mensilità aggiuntiva o dei suoi ratei". In altre parole tredicesima e quattordicesima senza sconto sui contributi.

Quindi nella busta di giugno 2024, il lavoratore ha diritto l'esonero contributivo del 6 o 7%, mentre nella busta paga della quattordicesima e comunque sul lordo stipendiale relativo alla quattordicesima, non spetta alcuno sconto sui contributi da versare, quindi il lavoratore sulla quattordicesima versa il 9,19% a titolo di contributi Inps a carico del lavoratore dipendente.

Rileggendo l'esempio, quindi tra detrazione per lavoro dipendente e contributi pieni a carico del lavoratore, il netto in tasca della quattordicesima 2024 è 1.49,86 euro, mentre nella stessa situazione l'anno precedente era di 1.071,96 euro. E lo stipendio di giugno 2024 è notevolmente più altro, per il diritto alla detrazione per lavoro dipendente.

Lo stesso identico calcolo può essere effettuato sulla quattordicesima di un lavoratore part-time. Ciò che cambia è che nell'anno 2023 aveva diritto all'esonero contributivo del 3%, mentre nell'anno 2024 non scatta il diritto ad alcuno sconto contributivo, oltre che non spettare la detrazione per lavoro dipendente. E la conseguenza è che il netto in tasca della quattordicesima 2024 è più basso sia dello stipendio mensile normale che della quattordicesima dello scorso anno, a parità di retribuzione lorda.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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