In Italia lo stipendio di un animatore è all’incirca tra 1.400 e 1.800 euro lordi al mese, ovvero tra i 1.100 e i 1.500 euro netti in tasca.
Con l’arrivo dell’estate, molti giovani decidono di mettersi in gioco con una prima esperienza nel mondo del lavoro scegliendo di lavorare come animatori turistici. Alcuni invece svolgono questo mestiere da anni, acquisendo nel tempo maggiori competenze e gradi di responsabilità elevati.
Non è raro domandarsi “quanto viene pagato un animatore?”.
Lo stipendio di un animatore turistico in Italia può variare in base a diversi fattori come l'esperienza, il tipo di struttura in cui si lavora, la regione e le competenze specifiche.
Non è facile determinare lo stipendio in maniera certa ma occorre valutare con attenzione le retribuzioni previste dai due contratti collettivi di settore: il CCNL Animazione, spettacolo turistico, babysitting, firmato da Federterziario e Ugl Terziario e il CCNL Animazione e intrattenimento, firmato da Conflavoro P.M.I. e Fesica – Confsal.
Solitamente, all’animatore assunto come dipendente di un albergo, hotel, residence, villaggio turistico, viene applicato il CCNL Animazione, spettacolo turistico, babysitting.
L’aspetto conviviale che caratterizza la vita nelle strutture ricettive, insieme alla frequente sovrapposizione dei momenti di lavoro con quelli di riposo e alla partecipazione libera, volontaria e spontanea degli animatori alle attività del villaggio, rende difficile definire un rigido orario di lavoro.
In linea di massima, la contrattazione collettiva definisce la normale durata settimanale effettiva dell’orario di lavoro pari a 45 ore.
Stipendio base animatore turistico
Il CCNL Animazione, spettacolo turistico e baby sitting ha recentemente previsto un aumento salariale a partire dal 1° giugno 2024 e applicabile a tutti i livelli contrattuali.
Si tratta di aumenti del minimo stipendiale che vanno da 15,56 euro nel caso del Livello 5, fino a 26,35 euro per i Quadri.
Livelli | Paga Base da giugno 2023 | Aumento salariale | Paga base dal 1° giugno 2024 |
---|---|---|---|
Quadri | 2.530,00 euro | 26,35 | 2.556,35 euro |
1 | 2.480,25 euro | 23,60 | 2.503,91 euro |
2 | 1.830,23 euro | 21,05 | 2.041,28 euro |
3 | 1.538,00 euro | 19,45 | 1.557,45 euro |
4 | 1.448,00 euro | 17,02 | 1.465,02 euro |
5 | 1.385,80 euro | 15,56 | 1.401,36 euro |
La contrattazione collettiva del settore prevede la corresponsione della tredicesima.
A seconda dell’esperienza professionale del dipendente, l’animatore verrà inquadrato nel corrispondente livello contrattuale.
Per esempio, appartiene al livello 1 il capo villaggio; al livello 2 invece appartiene il capo animatore. Al livello 3 sono inquadrati i responsabili mini club, baby club; al livello 4 gli animatori e infine al livello 5 sono inquadrati gli addetti animatori.
Vero è che un animatore alla sua prima esperienza professionale e fino all’età di 29 anni potrà essere assunto con contratto di apprendistato la cui retribuzione lorda può partire da 980 euro.
Le tabelle retributive indicano la retribuzione lorda, per sapere quanto guadagna di netto in tasca un animatore turistico bisogna considerare che generalmente i contributi previdenziali sono pari al 9,19% a carico del lavoratore (con possibile sconto contributivo del 6 o 7%) e le aliquote Irpef sono del 23% fino a 28.000 euro e del 35% fino a 50.000 euro. Poi bisogna considerare la detrazione per lavoro dipendente.
Cos’è e cosa comprende il Comfort Pack?
Molte strutture turistiche offrono alloggio e vitto gratuiti ai propri animatori, il che può rappresentare un risparmio significativo e un valore aggiunto.
Al momento dell’assunzione del dipendente con qualifica di animatore, il datore può concordare la corresponsione di alcuni servizi minimi.
Si tratta del cd. comfort pack e consente al dipendente di espletare al meglio la propria attività lavorativa con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro in grado di contemperare le esigenze.
Previo accordo con la struttura, il datore di lavoro fornirà agli animatori i seguenti servizi minimi:
- un alloggio, anche in condivisione con altri colleghi all’interno o in prossimità del luogo di lavoro;
- un servizio di vitto costituito dalla colazione, più 2 pasti giornalieri (pranzo e cena).servizio di lavanderia o utilizzo di lavatrice;
- servizio di pulizia camere;
- libero accesso alle infrastrutture del villaggio, con divisa, negli orari di servizio e in momenti di convivialità;
- connessione internet;
- permanenza nel villaggio anche durante i periodi non lavorativi.
Il datore di lavoro, dopo aver valutato e concordato il valore complessivo dei servizi offerti al lavoratore, indicherà nel contratto di assunzione l’ammontare delle somme che, a titolo “comfort pack”, verranno detratte in busta paga.
Cosa deve saper fare un animatore e che titolo di studio serve?
Il lavoro da animatore richiede molta energia e passione, ma è un lavoro che può dare molte soddisfazioni.
L’animatore deve dimostrare buone capacità organizzative e creative, rispondendo alle esigenze dei vacanzieri e creando attività divertenti e coinvolgenti.
Proprio per questo, l’animatore deve saper essere una figura affidabile, capace di accogliere gli ospiti al loro arrivo e farli sentire a proprio agio.
L'animatore si impegna a mantenere un'interazione continua con gli ospiti durante il loro soggiorno, personalizzando le attività in base alle loro preferenze e creando piacevoli momenti di socializzazione.
Per diventare animatore turistico in Italia, non è richiesto un titolo di studio specifico, sebbene è consigliabile aver conseguito il diploma di scuola superiore.
Ci sono alcune formazioni e qualifiche che possono facilitare l'accesso a questa professione e renderlo più stimolante: infatti, esistono corsi specifici per animatori turistici organizzati da enti di formazione professionale, agenzie di animazione e scuole specializzate.
Questi corsi offrono una preparazione completa su vari aspetti dell'animazione turistica, tra cui tecniche di intrattenimento, gestione delle attività, comunicazione e sicurezza.
La conoscenza delle lingue straniere, soprattutto l'inglese, è altamente valorizzata. Altre lingue come il tedesco, il francese o lo spagnolo possono essere un ulteriore vantaggio.