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17 Luglio 2024
13:00

Quanto costa aprire un bar nel 2024: tutto ciò che si deve sapere

Quanto costa oggi aprire un bar in Italia? Ecco una guida con tutte le informazioni essenziali e i costi da preventivare.

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Quanto costa aprire un bar nel 2024: tutto ciò che si deve sapere
Esperta in Diritto Tributario
Quanto costa aprire un bar

Mettersi in proprio ed aprire un’attività da soli è sempre una scelta difficile e molto coraggiosa. Per chi ha la stoffa e lo spirito giusto può pensare di aprire un bar.

I costi per aprire un piccolo bar si aggirano in linea di massima tra  50.000€ e 80.000 euro per un locale tra 50 e 70 mq, mentre per una metratura più grande i costi ovviamente aumentano, potendo arrivare tra  i 150.000€ e i 300.000€.

Ma cosa serve per aprire un bar nel 2024? Quali sono i costi da considerare? Quanto si può guadagnare all’incirca?

Cosa serve per aprire un bar da zero e i requisiti

In linea di massima possiamo dire che per aprire un bar oggi serve in primis:

  • avere i requisiti necessari
  • valutare costi
  • trovare locale e attrezzature adeguate
  • avere fondi iniziali
  • aprire una partita Iva.

Scelta locale: in centro o in periferia occorre valutare con attenzione dove aprire il bar, scegliendo un locale da 50 mq in su, con destinazione d’uso commerciale

Ottenere permessi: è importante in tal caso verificare che il locale sia in regola con i requisiti urbanistici. Inoltre per chi non lo avesse già è fondamentale ottenere l’attestato HACCP, acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points – Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo. Necessario anche ottenere l’abilitazione SAB (Somministrazione di Alimenti e Bevande), che prevede la frequenza del Corso SAB con obbligo di superamento dell’esame finale al fine di ottenere i requisiti necessari per aprire un’attività di commercio e/o somministrazione di alimenti e bevande.

Apertura partita IVA: in tal caso occorre aprire una ditta individuale  e procedere all’iscrizione al registro delle imprese.

I costi di un bar: spese e fattori da prendere in considerazione prima di aprirlo

Il fattore più importante da prendere in considerazione quando si decide di aprire un bar è ovviamente quello economico. Aprire un'attività senza tenere in considerazione quali costi in linea di massima occorre sostenere è una decisione quantomai azzardata che rischia di far partire in perdita.

Una cifra precisa non c'è ma proviamo a fare un elenco in linea generale delle possibili spese da dover sostenere quando si apre un bar da zero.

Locale

La scelta vincente potrebbe essere quella di trovare un locale da adibire a bar che si trovi in una posizione strategica e in una zona centrale e turistica. Ma ovviamente i costi di affitto o mutuo lieviteranno. Ed è il primo fattore da considerare. Poi il locale potrebbe non presentare la destinazione d'uso commerciale necessaria per aprire l'attività. In caso contrario sarà necessario richiedere il cambio di destinazione d’uso e tra i costi da sostenere c’è quello delle pratiche catastali, dei diritti di segreteria del comune e di eventuali opere murarie, modifiche riguardanti gli impianti e lavori di ristrutturazione in generale.

Arredamento e attrezzature

Se si rileva un bar già avviato si risparmia sul costo degli arredi e dell’allestimento. In alternativa si potrebbe acquistare arredi e attrezzature da bar usate o ancora in leasing o comodato d’uso.

Partita IVA e varie licenze

Per avviare un'attività in proprio dal punto di vista fiscale è necessario aprire una partita IVA. Aprire una Partita IVA non costa nulla: l’operazione è totalmente gratuita, fatto salvo, ovviamente, il compenso per l'assistenza di un professionista. I costi di tenuta di una Partita IVA, invece, variano a seconda del regime a cui si è assoggettati. Se si apre la partita IVA in regime forfettario bisogna versare l’imposta sostitutiva con aliquota al 5% per i primi 5 anni e successivamente al 15%. Poi ci sono i costi dell'attestato HACCP (ex libretto sanitario), ossia il documento che certifica la formazione in materia di igiene e sicurezza alimentare, con l’obiettivo di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori.

L'investimento iniziale per aprire un bar

Una cifra precisa non c'è ma volendo fare un discorso molto generale possiamo dire che l’investimento da mettere in preventivo per aprire un bar nel 2024 è attorno ai 100.000 – 150.000 euro. Poi dipende anche dal tipo di bar che si vuole aprire: da quello classico in centro città al wine bar fino al  cocktail bar… ognuno ha dei costi precisi. Il consiglio in tal caso è farsi assistere da un professionista che conosce il settore e possa anche trovare la scelta che fa al caso proprio.

Quanto costa aprire un bar in franchising

L’investimento iniziale, per dirla a grandi linee, potrebbe aggirarsi tra i 15mila e i 20mila euro per una caffetteria o bar gelateria low cost. Poi c'è la garanzia dell'assistenza del brand a cui ci si affida. Il consiglio in tal caso è affidarsi a nomi conosciuti e famosi in modo da non incorrere in spiacevoli sorprese. Da tener presente però che si dovrà pagare parte dei  guadagni al franchisor (ossia l’azienda che concede il franchising).

Quanto costa aprire un bar in affitto

Volendo riassumere brevemente per aprire un bar in affitto ci sono una serie di spese da sostenere. Tra quelle fisse troviamo i costi legati alle utenze, quindi alla corrente elettrica, al gas, al consumo di acqua,  e alle spese del personale, e infine l’affitto.

Tra lese spese variabili vanno inserite quelle per i fornitori e tutte quelle improvvise che possono verificarsi  e come tale vanno preventivate. Qualche esempio? Un improvviso guasto al sistema elettrico.

Quali sono i guadagni di un bar

Anche in tal caso dare una cifra precisa è impossibile. Possono venirci però in aiuto alcuni studi settoriali come quello del FIPE-Confcommercio secondo cui  la fotografia del settore dei pubblici esercizi (dati 2023) dimostra come i numeri siano in crescita, ritornando ai livelli pre-pandemia. L’intero comparto dei pubblici esercizi registra nel 2023 il valore aggiunto a quota 54 miliardi di euro, con un recupero del +3,9% rispetto al periodo pre-Covid. Dallo studio emerge anche il buon andamento della spesa delle famiglie nella ristorazione, che ha raggiunto la soglia dei 92 miliardi di euro, tornando al di sopra dei livelli pre-pandemia.

Una leggera contrazione rispetto all’anno precedente (-1,2%) si ravvisa nel numero delle imprese della ristorazione, giunte a 331.888 unità: di queste, 132.004 sono bar, 195.471 ristoranti, take away, gelaterie e pasticcerie e 3.703 aziende che offrono servizi di banqueting e catering.

Le agevolazioni per aprire un bar nel 2024

Aprire un bar conviene per chi non rivela un'attività già avviata o non si rivolge al franchising se si può accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti promossi dal ministero dello Sviluppo e dagli enti locali.

Il consiglio in tal caso è verificare sul sito di Invitalia, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell'Economia, tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese.

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