4 Settembre 2024
13:00

Quanto costa andare a scuola in Italia e come risparmiare

Fino a 1.362€ all’anno per mandare un figlio a scuola in Italia e i libri costano oltre 700€ per chi inizia la prima superiore. Vediamo quanto costano la scuola primaria (elementari), medie, superiori (scuole secondarie), perché i prezzi aumentano sempre di più e le soluzioni per risparmiare.

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Quanto costa andare a scuola in Italia e come risparmiare
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Studiare in Italia, secondo uno studio di Federconsumatori, costa fino a 1.362,30€ all'anno per uno studente delle superiori e il costo dei libri obbligatori è cresciuto del 18% rispetto al 2023. La causa di questi aumenti è l'inflazione che si può sperimentare anche in molti altri ambiti della vita quotidiana. Tutto questo nonostante l'Articolo 34 della Costituzione, il quale garantisce il diritto allo studio. Tuttavia, dei modi per risparmiare esistono e c'è anche una detrazione che si può far valere in dichiarazione dei redditi.

Quanto costa la scuola alle famiglie?

Secondo uno studio di Federconsumatori, per uno studente di prima media una famiglia deve spendere in media 1.108,81€ all’anno. Di questi, ben 461,81 € solo per i libri e un paio di dizionari. Mentre, gli altri 647€ vanno per il corredo scolastico. Cioè, tutto ciò che serve al di là dei libri: zaini, astucci, quaderni, penne, matite, diari, album da disegno e via di seguito.

Invece, uno studente di prima liceo costa alla propria famiglia in media 1.362,30€ all’anno. Di questi, 715 per i libri e i dizionari e sempre altri 647 per il corredo scolastico.

Infine, per mandare un figlio alle elementari la spesa è più bassa, perché non si pagano i libri. La cifra dovrebbe essere in media un po’ più di 300€.

Considerate che sono stime, anche perché di solito ogni anno non si ricompra tutto.

Discorso simile vale anche per i dizionari, nel caso della prima superiore viene considerato l’acquisto di 4 dizionari, ma spesso ne servono meno o magari si hanno già e non deve acquistarli.

Ad ogni modo, sono cifre alte, che diventano ancora più alte per le famiglie con più figli. E a questi costi a volte si possono aggiungere anche i costi dei prodotti tecnologici, se non si hanno già.

Parliamo di tablet, portatili e cose di questo tipo. Lo studio di Federconsumatori ci dice che in media si spendono minimo altri 413 €, con un rincaro dell’8,5% rispetto all’anno scorso.

Considerate, però, che non sempre questi prodotti sono necessari. O, magari, si compra un portatile, ma poi lo usa anche il resto della famiglia.

Perché andare a scuola costa sempre di più?

Per lo stesso motivo per cui costa di più il caffè al bar o il fare la spesa: l’inflazione.

In pratica, se aumentano i costi della carta, della plastica e dei tessuti la conseguenza è che quaderni, diari, astucci e via di seguito costeranno di più. Pensate che tra il 2023 e il 2024 il prezzo di un astuccio comprato al supermercato è aumentato del 4%. Il prezzo di un quaderno, invece, è aumentato del 25%. Infine, i diari sono aumentati del 4%.

E tra il 2022 e il 2023 i prezzi erano già aumentati. Tipo, al supermercato gli astucci erano già rincarati del 12%.

Come risparmiare sulla scuola?

Il primo modo per risparmiare è il riciclare astucci, zaini e via di seguito. Esistono proprio dei gruppi su Facebook che potete sfruttare per trovare ciò che vi serve, o per dare via ciò che non vi serve più.

Poi, un’altra ottima soluzione è comprare libri usati e non nuovi, quando possibile. Grazie ai libri usati si può risparmiare fino al 28%.

Poi, altro trucco è comprare prodotti tecnologici rigenerati, si può risparmiare fino al 38%.

Ci sono poi anche agevolazioni statali e regionali, come la detrazione per le spese scolastiche o il bonus libri. Per la detrazione, non sappiamo se cambierà qualcosa con la Legge di Bilancio 2025, ma per ora, grazie a questa agevolazione, si possono risparmiare fino a 152€ a figlio sull’Irpef da pagare allo Stato. Le spese detraibili sono per esempio le spese di iscrizione, dei servizi scolastici integrativi, per la mensa, per le gite scolastiche e per i corsi di lingua. Questa detrazione va fatta valere in dichiarazione dei redditi. Il Direttore ha scritto un articolo molto approfondito su questa detrazione, vi lasciamo il link in descrizione.

Mentre, il bonus libri viene erogato in base all'ISEE dalle regioni ed è un aiuto per coprire le spese dei testi scolastici per studenti di medie, licei, scuole formative e anche di chi sta frequentando corsi alternati di formazione e lavoro. Per ora, più della metà delle Regioni italiane hanno indetto i bandi per il bonus libri, come Campania, Lazio, Lombardia o Piemonte. Potete trovare le informazioni che vi servono nei vari bandi regionali.

In conclusione, speriamo che questo articolo possa esservi d’aiuto, perché non è giusto che andare a scuola – un diritto garantito dalla Costituzione, all’articolo 34 – sia così oneroso. Una scuola così costosa è meno accessibile ed è più difficile da sfruttare appieno.

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Sasha Rizzo
Creator
Sono nato l’11 novembre del 1996 a Novi Ligure e ho la passione per l’economia fin da ragazzino. Infatti, ho frequentato ragioneria alle superiori e mi sono laureato a Genova in Economia Aziendale per poi specializzarmi in Management con la Magistrale. Oggi, con Lexplain ho unito la passione per l’economia a quella per la divulgazione.
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