video suggerito
video suggerito
6 Agosto 2024
11:00

Qual è il limite per pagare una fattura in contanti?

Si può pagare una fattura in contanti nel 2024 fino alla cifra massima di 4,999 euro. La legge di Bilancio 2023 ha introdotto ulteriori variazioni al limite di trasferimento di denaro contante.

9 condivisioni
Qual è il limite per pagare una fattura in contanti?
Esperta in Diritto Tributario
Immagine

Nel 2024 è possibile pagare una fattura o una ricevuta in contanti fino a 4.999,99 euro, mentre dai 5000 compresi in su è necessario usare strumenti di pagamento tracciabile. Il limite al trasferimento di denaro contante tra privati, sancito dalla normativa antiriciclaggio, è stato introdotto per la prima volta con l'art. 1 della legge n. 197 del 1991 e successivamente nell'art. 49 del D.Lgs. n. 231 del 2007, avendo come obiettivo principale la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

Vediamo quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta questo limite.

Limite per il pagamento in contanti per il 2024

I limiti sono identici sia per i pagamenti delle fatture rilasciate da professionisti e per i pagamenti tra privati.  La normativa che limita il trasferimento di denaro contante difatti è applicabile a tutte le operazioni, indipendentemente dal fatto che siano effettuate tra persone fisiche, persone giuridiche, enti collettivi o società. Secondo la legge di Bilancio 2023, il limite massimo per i pagamenti in contante è stato fissato a 5.000 euro. Questo significa che privati, professionisti e imprese possono effettuare acquisti di beni e/o servizi in contante per un valore massimo di 5.000 euro. Operazioni superiori a tale importo devono essere eseguite tramite metodi di pagamento tracciabili, come carte di credito, bonifici bancari, assegni, ecc..

Cosa succede se si supera la soglia per i pagamenti in contanti

È il Decreto legislativo del 25 maggio 2017 n. 90, ad individuare le sanzioni per il superamento del limite al pagamento in contante. In particolare, se il limite al pagamento in contanti di 5.000 euro viene superato, la sanzione amministrativa sarà pari o superiore all'importo fissato per l'uso del contante, ovvero 5.000 euro o più.

Inoltre la normativa prevede che se chiunque, nell'esercizio di un'attività economica o professionale, venga a conoscenza di una violazione dei limiti al contante deve segnalarla alle autorità competenti. La mancata segnalazione di irregolarità comporta una sanzione che varia da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 15.000 euro.

Come dimostrare che una fattura è stata pagata in contanti

Quando si parla di pagamenti e fatture, la quietanza di pagamento è un documento rilasciato dal creditore al debitore che attesta l'avvenuto pagamento di una somma di denaro. Questo documento è una prova legale che il debitore ha adempiuto alla propria obbligazione e può essere utilizzato per evitare future contestazioni riguardo al pagamento.

La quietanza di pagamento deve contenere le seguenti informazioni:

  • Dati delle Parti: nome e cognome (o ragione sociale) del creditore e nome e cognome (o ragione sociale) del debitore.
  • Data del Pagamento: data in cui è avvenuto il pagamento.
  • Importo: la somma di denaro pagata.
  • Causale: motivo per cui è stato effettuato il pagamento (ad esempio, saldo di una fattura, pagamento di un servizio, ecc.).
  • Modalità di Pagamento: metodo utilizzato per effettuare il pagamento (contanti, bonifico bancario, assegno, ecc.).
  • Firma del Creditore: firma del creditore (o del rappresentante legale in caso di enti o società).

Quando scattano i controlli?

I controlli sui limiti di pagamento in contanti sono parte di una più ampia strategia per prevenire il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale e il finanziamento del terrorismo.

Ad eseguire i controlli è la Guardia di Finanza che può eseguire verifiche presso aziende, professionisti e privati. Poi ci sono le banche che devono monitorare le transazioni dei loro clienti e segnalare operazioni sospette all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF).

La normativa prevede infine che i cittadini possono prelevare liberamente somme dal loro conto corrente, ma devono fornire giustificazioni per prelievi superiori a 10.000 euro mensili, mentre gli imprenditori sono soggetti a limiti più rigidi e devono documentare prelievi superiori a 1.000 euro giornalieri o 5.000 euro mensili per evitare sanzioni fiscali e presunzioni di evasione.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views