La procura speciale (art. 1708 c.c.) è un atto unilaterale mediante il quale una persona conferisce a un’altra il potere di concludere specifici atti giuridici per suo nome e conto.
Il mandante incarica il procuratore di agire nel suo interesse, conferendogli il potere di rappresentarlo in uno o più atti giuridici specificamente indicati.
Mentre la procura generale conferisce al procuratore il potere di concludere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, la procura speciale fa riferimento solo ed esclusivamente a singoli atti giuridici designati.
Che differenza c'è tra procura generale e speciale?
La differenza principale tra procura generale e procura speciale riguarda l'ampiezza dei poteri conferiti al rappresentante.
In senso generale, la procura è quell'atto con cui una persona (detta rappresentato o mandante) conferisce a un'altra (detta rappresentante o procuratore) il potere di agire nel suo interesse.
La procura generale conferisce poteri generici e autorizza il procuratore a compiere qualsiasi atto giuridico senza bisogno di specifiche istruzioni, ovvero tutti gli atti considerati di ordinaria amministrazione.
Nel caso della procura speciale, invece, il rappresentante deve attenersi esclusivamente a quelli designati di sua competenza da parte del mandante. Tuttavia, qualora si comportasse come un “falsus procurator”, vale a dire eccedendo i limiti conferiti, gli atti conclusi nell’interesse del rappresentato saranno ritenuti inefficaci (almeno fino alla loro eventuale ratifica).
Procura speciale e mandato
In base all’art. 1708 del codice civile:
“Il mandato comprende non solo gli atti per i quali è stato conferito, ma anche quelli che sono necessari al loro compimento.
Il mandato generale non comprende gli atti che eccedono l'ordinaria amministrazione, se non sono indicati espressamente”.
Secondo la dottrina, nonostante la norma faccia espresso riferimento al mandato, deve ricomprendere la sua applicabilità anche alla procura.
Per questo motivo, il mandato non solo fa riferimento agli atti espressamente indicati, ma si estende anche a tutti quelli per così dire prodromici, ovvero strumentali al compimento dei primi.
Stesso discorso vale anche nel caso della procura speciale per la quale è fondamentale indicare correttamente gli atti specifici a cui l'attività del rappresentante possa dedicarsi.
Cosa posso fare con una procura speciale?
Grazie alla procura speciale è possibile conferire a una persona delegata il potere di concludere specifici atti nel proprio interesse.
La procura speciale può essere conferita per acquistare un immobile, ovvero consentendo al rappresentante di firmare l’atto di compravendita a proprio nome e conto.
Un altro esempio può essere il conferire la procura speciale a una persona per eseguire operazioni bancarie specifiche, come prelievi, versamenti, o il trasferimento di fondi su determinati conti.
La forma e la durata della procura speciale
Così come disposto dalla legge, la procura speciale deve avere la stessa forma che viene prevista per l’atto per cui viene conferita.
Per esempio, se la procura speciale si riferisce alla compravendita di un immobile, sarà conferita mediante atto pubblico oppure scrittura privata autenticata. Questo perché la procura non è un atto libero.
La procura speciale, poiché si riferisce a specifici atti, è valida fintantoché l’atto non sia stato concluso Tuttavia, è possibile conferire la procura speciale fissando un termine entro cui il rappresentante può agire per nome e per conto del mandante.
In ogni caso, la procura speciale viene meno sia nel caso in cui venisse revocata o sopraggiungesse la morte della persona che l’ha conferita.
I limiti della procura speciale
La procura speciale viene conferita da una persona, detta rappresentato, a un’altra, cioè il rappresentante, affinché questi concluda degli atti specificamente indicati dal primo.
Questo significa che il rappresentante può agire nell’interesse del rappresentato tassativamente entro i poteri conferitigli
Il rappresentante, quindi, è chiamato a concludere gli atti giuridicamente validi indicati dal mandante e a non eccedere i limiti della procura speciale. Nel caso in cui il rappresentante si comportasse da “falsus procurator” gli atti conclusi sarebbero ritenuti inefficaci, salvo la ratifica del rappresentato.
Il modello
La procura speciale, poiché conferita limitatamente a uno o più atti indicati in maniera specifica dal mandante al rappresentante, deve essere in grado di adattarsi alla situazione concreta.
Per questo motivo, non è sempre consigliabile affidarsi a una procura speciale fac-simile o modello standard.
La procura speciale nel penale
In base all’art. 122 c.p.p., la procura speciale deve essere rilasciata per atto pubblico o scrittura privata autenticata, pena l’inammissibilità.
L’autenticazione può anche essere fatta dall’avvocato difensore ma è fondamentale che la procura speciale determini l’oggetto e gli atti cui fa riferimento.
La procura speciale è uno strumento importante che permette a una persona (di solito l’imputato o la parte civile) di conferire ad un avvocato o ad un altro soggetto specifici poteri di rappresentanza per compiere determinati atti giuridici all'interno del procedimento.
La differenza con la procura specifica
Veniamo adesso alla differenza tra procura speciale e procura specifica.
La procura speciale è rilasciata per uno o più atti specifici, circoscritti e ben definiti, mentre la procura specifica è una forma ancora più circoscritta di procura, generalmente riferita a un singolo e unico atto.
Si distingue dalla procura speciale perché si limita all’esecuzione di un singolo compito o atto giuridico: mentre la prima è usata quando sono necessari più atti giuridici o quando è richiesta maggiore discrezionalità nella gestione di un'operazione, la procura specifica è impiegata per incarichi semplici e definiti, che non richiedono discrezionalità né la gestione di più atti.
Cosa cambia tra procura e delega
La differenza tra procura e delega è spesso fraintesa, con un uso improprio dei termini nei contesti giuridici.
La delega è un istituto tipico del diritto amministrativo e consiste nel trasferimento del potere di compiere un'azione amministrativa da un soggetto titolare di tale potere a un altro soggetto che, inizialmente, non lo possiede. In questo caso, la delega consente al delegato di esercitare quel potere, ma la responsabilità dell'azione resta in capo al delegante.
Un esempio si può osservare nel contesto lavorativo, dove un dirigente può delegare a un dipendente la gestione di determinate attività amministrative, come la firma di documenti interni. In questo caso, si tratta di una delega di responsabilità operativa, non di una procura formale.
Così come, analogamente, nel diritto commerciale si utilizzano spesso impropriamente i due termini quando si parla di procure per partecipare alle assemblee societarie. Spesso, un socio conferisce ad un altro socio il potere di voto attraverso una procura, ma tecnicamente si tratta di una delega di funzioni più che di una vera e propria procura, poiché il potere conferito riguarda l’esercizio del diritto di voto e non un atto rappresentativo giuridicamente rilevante.