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6 Settembre 2024
9:00

Posso lasciare l’eredità a chiunque io voglia?

No, chi decide di fare testamento non può decidere di lasciare l’eredità in maniera indiscriminata, o meglio ignorando altri parenti in vita - a prescindere che si tratti di quello olografo, pubblico o segreto.

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Posso lasciare l’eredità a chiunque io voglia?
Dottoressa in Giurisprudenza
Posso lasciare l’eredità a chiunque io voglia?

No, chi decide di fare testamento non può decidere di lasciare l’eredità in maniera indiscriminata, o meglio ignorando altri parenti in vita – a prescindere che si tratti di quello olografo, pubblico o segreto.

Il testatore non può destinare il proprio patrimonio a chiunque poiché occorre sempre rispettare la cd. quota di legittima (artt. 536 e ss. c.c.) riservata esclusivamente al coniuge, ai figli e agli ascendenti e che non può essere ridotta.

Diverso discorso invece vale per la quota disponibile che può essere destinata come si preferisce, pur sempre rispettando la porzione in favore degli eredi legittimari.

Quando non si può lasciare l’eredità a chi si vuole: la quota di legittima

Finchè si è in vita del proprio patrimonio è possibile disporre liberamente ma, sia che si scelga o meno di fare testamento, una parte di questo sarà sempre riservata di diritto ad alcuni familiari.

Si chiama quota di legittima ed è quella porzione minima del patrimonio del defunto di cui i cd. legittimari hanno diritto. Si dice infatti che sia una quota indisponibile poiché è sottratta alle decisioni arbitrarie del testatore.

Lo scopo è tutelare la posizione dei familiari più stretti che, per eventuali influenze esterne o altri motivi personali, potrebbero subire delle decisioni discriminatorie da parte del testatore.

Quindi, non è completamente vero che è possibile lasciare l'eredità a chi si vuole, poichè i limiti imposti dalla legge rispettano necessariamente le relazioni del defunto.

Neppure il testamento può sottrarre agli eredi legittimari la quota di legittima che gli spetta per legge.

Gli eredi legittimari che hanno diritto alla quota di legittima sono:

  • il coniuge o la parte dell’unione civile;
  • i figli e i loro discendenti;
  • i genitori, se in assenza di figli;
  • i fratelli e le sorelle.

A seconda di come questi concorrano tra loro, la quota legittima spettante di diritto a ciascuno può variare.

Per esempio, chi non ha figli può lasciare l'eredità a chi vuole?

In base all'art. 582 c.c.: “Al coniuge sono devoluti i due terzi dell'eredità se egli concorre con ascendenti o con fratelli e sorelle anche se unilaterali, ovvero con gli uni e con gli altri. In quest'ultimo caso la parte residua è devoluta agli ascendenti, ai fratelli e alle sorelle, secondo le disposizioni dell'articolo 571, salvo in ogni caso agli ascendenti il diritto a un quarto della eredità".

Il legislatore, quindi, prevede che nel caso in cui il testatore non abbia figli e neppure genitori in vita, ma soltanto il coniuge superstite (o la parte dell’unione civile) e fratelli, la quota di legittima verrà ripartita come ⅔ al coniuge e ⅓ ai fratelli o sorelle.

Vediamo la tabella della quota di legittima spettante:

Il defunto lascia Quota di legittima corrispondente
Solo il coniuge 1/1 al coniuge
Il coniuge + un figlio ½ al coniuge e ½ al figlio
Il coniuge + 2 o più figli ⅓ al coniuge e ⅔ ai figli
Il coniuge e i genitori (senza figli) ⅔ al coniuge e ⅓ ai genitori
Il coniuge + fratelli o sorelle (senza figli e senza genitori) ⅔ al coniuge e ⅓ ai fratelli o sorelle
Solo il figlio (senza coniuge) 1/1 al figlio
Solo fratelli e sorelle in parti uguali, spetta una quota ciascuno; tuttavia, se i fratelli e le sorelle sono unilaterali (ovvero, padre o madre diversi) conseguono la metà della quota dei germani (stessi genitori)
Solo genitori + fratelli e sorelle art. 571 c.c.
Altri parenti art. 572 c.c.
Coniuge separato art. 585 c.c.

Cosa succede se non si rispetta la quota di legittima?

Se il testatore non rispetta la quota indisponibile, ovvero la quota di legittima riservata ai legittimari, il testamento è comunque valido ed efficace.

Tuttavia, gli eredi legittimari hanno il diritto di proporre l’azione di riduzione e ottenere così la reintegrazione della legittima.

In questo modo, i beneficiari che hanno ottenuto quelle disposizioni che in realtà ledono la quota di legittima, vedranno ridotte in via proporzionale tali disposizioni che andranno a integrare le quote spettanti agli eredi legittimari.

Se nonostante ciò la riduzione si dimostrasse insufficiente a reintegrare le quote corrispondenti alla legittima, anche le donazioni effettuate in vita dal testatore potranno essere coinvolte nell’azione di riduzione

Come si fa a lasciare l’eredità a chi si desidera: la quota disponibile

Risparmi, investimenti, obbligazioni e molto altro ancora sono l’insieme di beni che compongono il patrimonio di una persona ed è naturale a un certo punto domandarsi “cosa succederà quando non ci sarò più?”.

Sebbene una parte del proprio patrimonio sia coperto dalla quota di legittima, ovvero quella riservata di diritto ai parenti più stretti che prendono il nome di eredi legittimari, vi è un’altra che prende il nome di quota disponibile.

La quota disponibile è la parte di patrimonio non compresa nella quota di legittima e di cui il testatore può disporre liberamente. Tale quota può essere destinata ad associazioni, amici o con finalità di beneficenza.

Per lasciare l’eredità a chi si desidera bisogna:

  • fare testamento;
  • rispettare la quota di legittima riservata ai legittimari;
  • lasciare disposizione della quota disponibile.

La percentuale di quota disponibile destinabile può variare a seconda del numero di legittimari presenti. Ecco la tabella di quota legittima e quota disponibile:

Il defunto lascia Suddivisione quote spettanti
Solo il coniuge ½ come quota legittima al coniuge e ½ quota disponibile
Il coniuge + un figlio ⅓ come quota legittima al coniuge + ⅓ come quota legittima al figlio e ⅓ come quota disponibile
Il coniuge + 2 o più figli ¼ come quota legittima al coniuge + 2/4 come quota legittima ai figli e ¼ come quota disponibile
Solo il figlio (senza coniuge) ½ come quota legittima al figlio e ½ quota disponibile
Solo 2 o più figli ⅔ come quota legittima ai figli e ⅓ come quota disponibile
Solo i genitori ⅓ come quota legittima agli ascendenti legittimi e ⅔ come quota disponibile
Il coniuge + i genitori (senza figli) ½ come quota legittima al coniuge + ¼ come quota legittima ai genitori e ¼ come quota disponibile
Coniuge separato art. 548 c.c.

Come escludere un familiare dall’eredità

Scegliere di escludere un familiare dall’eredità non è affatto semplice, poichè è necessario esplicitare la volontà di diseredare una persona nel testamento.

In questo modo è possibile evitare che questi rientri nella successione e sia chiamato all’eredità.

Nonostante ciò però, gli eredi legittimi non possono essere esclusi poichè tutelati dalla quota di legittima e come nel caso di ascendenti, nonni e figli.

Gli unici parenti che è possibile escludere dal testamento senza incorrere in contestazioni sono quindi i fratelli, i loro discendenti e altri affini non rientranti nelle categorie di cui sopra

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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