Con il rinnovo del contratto degli studi professionali del 16 febbraio 2024 sono stati introdotti dei permessi per la prevenzione pari ad un giorno retribuito all'anno.
Si tratta di un giorno intero spettante ai lavoratori per le attività di prevenzione previste dal piano sanitario della Cassa di assistenza sanitaria integrativa contrattuale (Cadiprof).
Vediamo come funzionano i permessi retribuiti per la prevenzione nel nuovo contratto degli Studi professionali – Confprofessioni (Consilp), codice CNEL H442, firmato da Confprofessioni e Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl e Uiltucs.
Permesso per la prevenzione: cos'è e come funziona
Il rinnovo del CCNL Studi professionali Confprofessioni Consilp del 16 febbraio 2024 ha introdotto l'articolo 16 bis – Permesso per la prevenzione:
"È riconosciuto ai lavoratori dipendenti, a cui si applica il presente C.C.N.L., un permesso retribuito della durata di una giornata lavorativa per ogni anno di vigenza contrattuale, da fruire nell'anno di maturazione, per effettuare le attività di prevenzione previste dal piano sanitario di Cadiprof.
Per il riconoscimento del permesso il lavoratore è tenuto a fornire prova dell'avvenuta attività di prevenzione.
In caso di mancata adesione alla bilateralità di settore il datore di lavoro è tenuto a rimborsare gli importi sostenuti dal lavoratore per lo svolgimento delle attività di prevenzione previste dal piano sanitario di Cadiprof.
Il permesso non è indennizzabile in caso di mancata fruizione".
Si tratta quindi di un permesso per effettuare delle attività di prevenzione.
Questo permesso deve essere goduto nell'anno di maturazione, altrimenti si perde.
Cosa ci guadagna il lavoratore?
Che ha una giornata di prevenzione pagata all'anno, se fruita, quindi un giorno di permesso retribuito, con diritto allo stipendio per quella giornata. Ed ha le prestazioni sanitarie della Cadiprof, perché pagate dal datore di lavoro con un versamento mensile di 20 euro per dodici mesi.
Quando si ha diritto al rimborso delle spese di prevenzione
Queste attività di prevenzione sono quelle del piano sanitario Cadiprof, lo stabilisce il rinnovo del CCNL degli Studi professionali.
Ed il contratto collettivo prevede che se il datore di lavoro non aderisce alla bilateralità di settore (Ebipro e Cadiprof, per intenderci), cosa che può fare, allora scatta una prestazione diversa a carico del datore di lavoro, che non è più un giorno di permesso retribuito nei confronti del lavoratore, ma il rimborso delle spese sostenute dal lavoratore per le attività di prevenzione, ma quella previste sempre dal piano sanitario Cadiprof.
Il datore di lavoro è comunque obbligato ad assicurare l'assistenza sanitaria integrativa almeno equivalente a quella prevista dal contratto collettivo, quindi se non aderisce alla Cadiprof, può aderire ad altra cassa di assistenza sanitaria integrativa, ma purché garantisca pari diritti ai lavoratori.
Questo è importante anche ai fini della regolarità contributiva DURC del datore di lavoro.
Cosa è la Cadiprof e come funziona
La Cadiprof è la Cassa di assistenza sanitaria integrativa contrattuale che ha il compito di gestire i trattamenti assistenziali sanitari, integrativi delle prestazioni sanitarie pubbliche obbligatorie, nonché di gestire quanto ad essa demandato e previsto dal suo Statuto e dal suo Regolamento.
A chi spettano le prestazioni della Cadiprof e quindi anche il permesso retribuito per la prevenzione, lo stabilisce il comma 2 dell'art. 16: "Sono soggetti beneficiari delle prestazioni previste dalla Cassa tutti gli addetti con le diverse forme di impiego previste nel presente C.C.N.L.".
Il datore di lavoro versa 24 euro una tantum all'inizio e poi versa 20 euro per 12 mensilità a Cadiprof, che quindi assicura poi una serie di prestazioni ai dipendenti, compreso le prestazioni relative al permesso per spese di prevenzione.
Permessi per prevenzione: da quando si ha diritto?
Il rinnovo del contratto collettivo degli studi professionali è stato stipulato dal 16 febbraio 2024, quindi nell'anno 2024 è possibile godere di un giorno di permesso per prevenzione.
E lo sarà ogni anno, per un ammontare annuo pari ad un giorno retribuito.