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1 Dicembre 2023
11:00

Per quanto tempo bisogna conservare le bollette di luce e gas?

Le bollette di luce e gas vanno conservate per due anni, poiché durante questo periodo potrebbe esserne richiesto il pagamento dal fornitore: è dunque importante possedere una prova del pagamento avvenuto, altrimenti si rischia di essere tenuti a effettuare nuovamente il versamento del costo richiesto.

Per quanto tempo bisogna conservare le bollette di luce e gas?
Avvocato
bollette

Le bollette di luce e gas vanno conservate per due anni, poiché durante questo periodo potrebbe esserne richiesto il pagamento dal fornitore: è dunque importante possedere una prova del pagamento avvenuto, altrimenti si rischia di essere tenuti a effettuare nuovamente il versamento del costo richiesto.

Passati i due anni, il diritto del fornitore di richiedere il pagamento delle utenze va in prescrizione; di conseguenza, qualora il pagamento dovesse essere richiesto, è possibile per il consumatore eccepire la prescrizione avvenuta.

La prescrizione è quell’istituto giuridico in base al quale si considera estinto un diritto che non venga esercitato dal suo titolare dopo un determinato periodo di tempo.

Nel Codice civile, il periodo oltre il quale il diritto del fornitore di richiedere il pagamento delle bollette si estingue è fissato in cinque anni all’art. 2948 c.c., ma tale termine è mutato a seguito delle modifiche introdotte dall’art. 1, commi 4 – 11 della Legge n. 205 del 2017 (Legge di bilancio 2018).

Vediamo quali sono, adesso, le tempistiche da considerare nel dettaglio.

Quanto tempo devono essere conservate le bollette?

Le bollette di luce, gas e acqua devono essere conservate per 2 anni.

E’ importante conservare le bollette, per evitare che il fornitore possa chiederne nuovamente il pagamento una volta effettuato.

Se si possiede la ricevuta della bolletta pagata, infatti, sarà molto semplice dimostrare il pagamento avvenuto.

La prescrizione del diritto a ricevere il pagamento delle bollette, a seguito della modifica effettuata con legge di bilancio del 2018, è passata dai 5 ai 2 anni, con decorrenza diversa a seconda del tipo di utenza presa in considerazione.

Con Deliberazione n. 97/2018/R/COM del 22 febbraio 2018, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), in attuazione della legge di Bilancio 2018,  ha infatti indicato le linee guida da seguire.

A seguito delle modifiche intervenute, dunque:

  • la prescrizione delle bollette della luce è passata da 5 a 2 anni a decorrere dal 2 marzo 2018;
  • la prescrizione delle bollette del gas è passata da 5 a 2 anni a decorrere dal 2 gennaio 2019;
  • la prescrizione delle bollette dell’acqua, è passata da 5 a 2 anni a partire dal 2 gennaio 2020.

Per quanto riguarda le bollette emesse prima delle date indicate, la prescrizione resta di 5 anni.

Cosa succede in caso di mancato pagamento di una bolletta entro il termine di scadenza

In caso di mancato pagamento di una bolletta entro il termine di scadenza il fornitore invia una raccomandata con avviso di ricevimento o una PEC ove vengono indicati il termine ultimo per il pagamento e l'ulteriore termine decorso il quale, se il debito non risulta pagato, il venditore chiederà all'impresa distributrice di sospendere la fornitura.

Il sollecito di pagamento

Se l’utente non paga una bolletta entro il termine, il fornitore invia una raccomandata con avviso di ricevimento o una PEC ove indica il termine ultimo per il pagamento e l'ulteriore termine decorso il quale, se la bolletta non verrà pagata, il venditore chiederà all'impresa distributrice di sospendere la fornitura.

Il fornitore deve anche indicare l'eventualità che, prima della sospensione della fornitura, la potenza verrà ridotta a un livello pari al 15% della potenza disponibile.

Il distacco delle utenze

Se la bolletta non viene pagata entro il termine ultimo indicato nella raccomandata, il fornitore chiederà la sospensione della fornitura non prima che siano trascorsi 3 giorni lavorativi dal termine ultimo per il pagamento e 40 giorni dalla data in cui il cliente ha ricevuto la raccomandata o PEC.

Bisogna conservare anche le bollette pagate con domiciliazione bancaria?

No, in caso di domiciliazione bancaria non è necessario conservare le bollette, poiché è possibile dimostrare di aver effettuato il pagamento anche mostrando la ricevuta bancaria.

Come conservare le bollette e le ricevute nel modo migliore

Per conservare le bollette e le ricevute nel modo migliore, è opportuno scegliere un posto specifico dove riporle sempre, in modo che, anche se non si ha tempo di ordinarle secondo criteri precisi, il posto dove cercare la ricevuta della bolletta pagata sarà sempre lo stesso.

Sarebbe meglio, inoltre, scannerizzare la bolletta e tenere tutto ordinato in una cartella ben visibile sul desktop con le bollette suddivise in base al periodo e alla tipologia.

Queste regole serviranno ad agevolare notevolmente chiunque, nel momento in cui sarà necessario trovare le bollette pagate.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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