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19 Ottobre 2023
15:00

Passo carrabile: cos’è, quali sono le regole e quanto costa

Il passo carrabile è un passaggio privato che permette libertà di entrata e di uscita da un’abitazione e implica il correlativo divieto di sosta per i veicoli. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

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Passo carrabile: cos’è, quali sono le regole e quanto costa
Avvocato
passo carrabile

Il passo carrabile è un passaggio privato su un’area pubblica che permette libertà di entrata e di uscita da un’abitazione e il correlativo divieto di sosta per i veicoli.

Per ottenere l’istituzione di un passo carrabile dinanzi alla propria abitazione è necessario richiedere apposita autorizzazione presso l’ufficio competente del Comune e pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico (TOSAP).

Cos’è il passo carrabile

Secondo quanto stabilito dalla normativa, il passo carrabile è “un accesso a un'area laterale idonea allo stanziamento di uno o più veicoli” (art. 3 Codice della strada).

In sostanza, il passo carrabile serve a rendere agevole l’ingresso e l’uscita da un immobile, da un parco, da una villa privata e impedisce ai veicoli di sostare in quella determinata area, pena il pagamento di una multa e la rimozione forzata del veicolo stesso.

Le regole sul passo carrabile: la normativa

La normativa sul passo carrabile è contenuta negli artt. 3 e 22 del Codice della strada e nell’art. 46 del relativo Regolamento attuativo.

All’art. 22 del Codice della strada viene previsto che “senza la preventiva autorizzazione dell'ente proprietario della strada non possono essere stabiliti nuovi accessi e nuove diramazioni dalla strada ai fondi o fabbricati laterali, né nuovi innesti di strade soggette a uso pubblico o privato”.

Viene dunque stabilito il principio della necessaria autorizzazione preventiva da parte dell’ente proprietario della strada per la costituzione di un passo carrabile.

Viene inoltre chiarito che i passi carrabili “devono essere individuati con l'apposito segnale, previa autorizzazione dell'ente proprietario”.

L’ente proprietario deve anche autorizzare trasformazioni di accessi già esistenti  o variazioni nel loro utilizzo.

Per ciò che concerne l’aspetto delle sanzioni, viene stabilito che “Chiunque apre nuovi accessi o nuove diramazioni ovvero li trasforma o ne varia l'uso senza l'autorizzazione dell'ente proprietario, oppure mantiene in esercizio accessi preesistenti privi di autorizzazione, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 173  a euro 694”.

Viene inoltre comminata la sanzione amministrativa accessoria dell'obbligo del ripristino dei luoghi, a carico dell'autore della violazione e a proprie spese.

Quando è consentita la fermata

La fermata in corrispondenza di un passo carrabile è normalmente consentita.

Va chiarito che è normalmente consentita la fermata e non la sosta.

Nel caso di fermata, c’è una momentanea sospensione della marcia solo per un breve lasso temporale, ad esempio per permettere a una persona di scendere dal veicolo oppure di salirvi.

La sosta invece, implica una sospensione della marcia per un periodo più lungo, e solitamente è accompagnata dall’allontanamento del conducente.

Se fermiamo la nostra auto in corrispondenza di un passo carrabile, dunque, per permettere a una persona di scendere dal veicolo, normalmente non incorriamo in alcun pericolo di multa.

Bisogna, però, fare molta attenzione.

Colui che ha ottenuto il permesso di costituire un passo carrabile, infatti, potrebbe aver chiesto e ottenuto la possibilità di vietare persino la fermata.

Bisogna dunque prestare attenzione al cartello: in caso di divieto di sosta e fermata, non sarà nemmeno possibile fermare l’auto per pochi istanti in corrispondenza del passo carrabile, pena il pagamento di una multa.

Il divieto di sosta

Nella zona antistante al passo carrabile vige il divieto di sosta, indicato con l'apposito segnale. Come detto, in corrispondenza del passo carrabile potrebbe anche essere posizionato un divieto di sosta e fermata.

Quanto costa il passo carrabile e come richiederlo

Il passo carrabile può essere richiesto dal solo proprietario dell’immobile presso l’Ufficio del Comune in cui l’abitazione è situata. Il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (TOSAP) varia in funzione della superficie occupata.

Quanti metri deve essere il passo carrabile

Sulla base di quanto disposto dall’art. 46 del Regolamento attuativo Codice della strada, il passo carrabile deve essere realizzato osservando le seguenti condizioni:

  • deve essere distante almeno 12 metri dalle intersezioni e, in ogni caso, deve essere visibile da una distanza pari allo spazio di frenata risultante dalla velocità massima consentita nella strada medesima”;
  • deve consentire l'accesso ad un'area laterale che sia idonea allo stazionamento o alla circolazione dei veicoli”;
  • qualora l'accesso alle proprietà laterali sia destinato anche a notevole traffico pedonale, deve essere prevista una separazione dell'entrata carrabile da quella pedonale”.

Qualora l'accesso dei veicoli alla proprietà laterale avvenga direttamente dalla strada, il passo carrabile deve inoltre essere realizzato in modo tale che possa essere favorita la veloce immissione dei veicoli nella proprietà.

Quando non si deve pagare il passo carrabile

Il passo carrabile non viene pagato se istituito per facilitare l’accesso dei portatori di handicap, oppure per facilitare l’accesso a locali delle Pubbliche Amministrazioni o delle associazioni di volontariato.

Passo carrabile: le multe

La sosta di un veicolo in corrispondenza di una passo carrabile è vietata: la multa, in caso di trasgressione del divieto, va da euro 25 a euro 100 per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da euro 42 a euro 173 per i restanti veicoli; viene inoltre prevista la rimozione forzata con carro attrezzi.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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