L’8 e il 9 giugno tutti i cittadini dell’Unione Europea sono chiamati a votare i deputati del Parlamento europeo. Ma quali sono le sue funzioni? E dove si trovano le sedi?
Vediamo insieme i poteri e i compiti dell’unica istituzione UE eletta direttamente dai cittadini.
Cos’è il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo rappresenta i popoli dell’Unione Europea: è infatti l’unico organo eletto direttamente dai cittadini dell’Unione, i quali hanno quindi il potere di influire sulla scelta di chi siederà su quelle poltrone e prenderà decisioni che ricadranno sulla vita all’interno dell’UE.
Questa istituzione è attualmente composta da 705 deputati compreso il Presidente, Roberta Metzola, che viene eletto dagli stessi eurodeputati a maggioranza assoluta per un periodo rinnovabile di due anni e mezzo.
Nel 2023 è stata approvata la decisione del Consiglio di aggiungere altri 15 seggi per un totale di 720, che diventeranno operativi dalla prossima legislatura, ossia quella per cui si andrà a votare l’8 e 9 giugno.
I deputati sono eletti ogni 5 anni e si riuniscono non in base allo Stato di provenienza bensì al gruppo politico di appartenenza con cui condividono gli stessi principi e valori. Al momento i gruppi politici sono 7 e i deputati possono aderire ad uno solo di questi.
Per l’Italia ci sono 76 eurodeputati ed è la terza Nazione più rappresentata dopo Francia e Germania, poiché il numero dei deputati nazionali è scelto in proporzione alla popolazione dello Stato.
Anche nel Parlamento europeo, come in quello italiano, sono presenti le commissioni parlamentari, ossia gruppi più piccoli in cui sono riuniti gli eurodeputati, ognuna delle quali si dedica ad una materia specifica e il cui ruolo è fondamentale affinché il Parlamento eserciti la sua tipica funzione legislativa.
Dove ha sede il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo ha ben tre sedi:
- quella ufficiale è a Strasburgo, dove si svolge la maggior parte delle riunioni;
- quella di Bruxelles dedicata alle attività delle commissioni parlamentari;
- e infine quella in Lussemburgo, dove si trova il Segretariato generale che coordina le varie attività e riunioni.
Funzioni e poteri del Parlamento europeo
Il Parlamento europeo esercita varie funzioni, di cui tre in particolare sono le principali:
- la funzione legislativa;
- la funzione di bilancio;
- la funzione di controllo.
Le funzioni in comune con il Consiglio dell’Unione Europea
In merito all’esercizio del potere legislativo, il Parlamento valuta l’approvazione delle proposte di legge ricevute dalla Commissione europea tramite la cd. procedura legislativa ordinaria o di codecisione.
L’iter prevede l’esercizio del potere di iniziativa normativa da parte della Commissione che, in base al tema trattato nella proposta di legge, presenta il documento alla commissione parlamentare competente, affinché possa valutarne costi e benefici.
Se ad esempio la proposta di legge prevede delle misure in tema di sostenibilità ambientale, questa sarà esaminata dalla Commissione Ambiente che, internamente, voterà una relazione sul testo legislativo proposto.
Dopo un attento esame, il Parlamento potrà
- rifiutare la proposta;
- accettarla;
- proporre delle modifiche.
Nel caso in cui voglia accettarla o modificarla, dovrà sempre e comunque confrontarsi con il Consiglio dell’Unione Europea, ossia l’organo composto dai Capi di Stato o di governo dei 27 Stati Membri dell’Unione, che ha il compito di adottare gli atti normativi dell’UE insieme al Parlamento e di coordinarne le politiche.
Al Parlamento e al Consiglio è quindi riconosciuto lo stesso potere decisionale, affinché possano giungere ad un accordo comune sul testo di legge così da poterlo approvare o, diversamente, rifiutare.
Procedura legislativa speciale
Accanto a quella ordinaria esiste anche una procedura legislativa speciale che si attiva solo per quelle proposte di legge che riguardano determinati argomenti, come la fiscalità. Si tratta più precisamente di una procedura di consultazione, in cui il Parlamento non ha potere decisionale sull’adozione della legge ma svolge un ruolo esclusivamente consultivo.
In alcuni casi il parere espresso è vincolante: pertanto il Consiglio non può decidere in autonomia ma potrà adottare il testo di legge solo dopo aver ricevuto in merito il parere del Parlamento.
Potere di bilancio
Il Parlamento europeo insieme al Consiglio deve approvare due documenti presentati dalla Commissione europea:
– il bilancio a lungo termine che stabilisce quanti soldi l’UE potrà investire nei successivi 5/7 anni. È una fotografia sul futuro: si mette nero su bianco se e quanto saranno economicamente sostenibili i progetti politici;
– e il progetto di bilancio annuale, che permette di definire le entrate e le spese dell’Ue durante l’anno, così da garantire all'UE le risorse necessarie per finanziare le proprie spese.
Potere di controllo o supervisione
L’ultimo potere è quello di controllo, che permette al Parlamento di supervisionare il modo in cui le Istituzioni europee impiegano le risorse finanziarie e di approvarne le spese. Non solo ma il parlamento europeo vigila sull’attività della Commissione europea e, su proposta del Consiglio europeo, ne elegge il Presidente. In alcuni casi può adottare anche mozioni di censura contro la Commissione il che ne comporta le dimissioni in blocco, sebbene finora non sia mai accaduto.
È inoltre possibile creare commissioni temporanee per trattare questioni specifiche o anche commissioni d’inchiesta per indagare su eventuali infrazioni del diritto dell’Unione. Non solo ma il Parlamento può ricevere petizioni da parte dei cittadini europei e nei casi più gravi, può presentare dei ricorsi alla Corte di giustizia dell’Ue se ritiene che un’altra Istituzione abbia violato i Trattati.
Come vengono eletti gli eurodeputati
Per la prossima legislatura che durerà fino al 2029, sono previsti 720 seggi (a fronte dei precedenti 705) che verranno ripartiti in proporzione alla popolazione di ciascuno Stato membro.
I partiti si presentano in liste: i seggi che spettano a ogni lista sono assegnati in proporzione al numero di voti che la lista ha ricevuto.
La soglia di sbarramento è del 4%: se i voti ottenuti sono inferiori al 4% il partito non potrà eleggere nessun rappresentate nel Parlamento europeo.In Italia si potrà votare, nella stessa lista, da 1 a 3 candidati di sesso diverso. I nomi che riceveranno più voti saranno eletti e confluiranno in uno dei setti gruppi politici:
- Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani);
- Gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo;
- Renew Europe Group;
- Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea;
- Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei;
- Gruppo Identità e Democrazia;
- Il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo – GUE/NGL
Chi può votare?
Hanno diritto di voto tutti coloro che hanno la cittadinanza in un paese membro dell’UE.
Gli studenti fuorisede avrebbero dovuto inviare entro domenica 5 maggio una domanda di ammissione al voto al proprio Comune di residenza per ottenere un certificato di ammissione con scritto numero e indirizzo della sezione presso cui recarsi nel comune di domicilio o nel capoluogo di Regione, a secondo del tipo di circoscrizione elettorale.
Gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), potranno votare invece all’interno del Consolato italiano del Paese in cui vivono.