video suggerito
video suggerito
18 Luglio 2024
13:00

Parcheggio condominiale selvaggio, il risarcimento del danno se si limita il diritto di altri

Il Tribunale di Pavia, sezione 3, civile sentenza del 30 maggio 2024, n. 920 ha ritenuto che parcheggiare selvaggiamente nel cortile condominiale significa limitare o escludere il diritto altrui al pari uso degli spazi comuni, per questo spetta il risarcimento del danno.

33 condivisioni
Parcheggio condominiale selvaggio, il risarcimento del danno se si limita il diritto di altri
Dottoressa in Giurisprudenza
Parcheggio condominiale selvaggio, il risarcimento del danno se si limita il diritto di altri

I problemi afferenti il posto auto condominiale sono all’ordine del giorno, specie se si considera l’utilizzo spesso arbitrario che fanno alcuni delle parti comuni.

Esistono molti condomini in cui i posti auto disponibili sono inferiori rispetto al numero dei residenti, con il risultato che non tutti possano parcheggiare comodamente. Oppure, talvolta, anche se ci sono regole per il parcheggio, alcuni residenti le ignorano deliberatamente e agiscono come se avessero il diritto di fare ciò che vogliono, senza considerare i diritti degli altri.

Parcheggiare selvaggiamente nel cortile condominiale significa limitare o escludere il diritto altrui al pari uso degli spazi comuni e per questo spetta il risarcimento del danno.

Recentemente sul punto è anche intervenuto il Tribunale di Pavia.

Il fatto

Tizio citava in giudizio Caio per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa dell’abuso del diritto sulla cosa comune.

Malgrado espressa previsione del regolamento condominiale, Caio era solito parcheggiare la propria autovettura nel cortile comune, ostacolando l'accesso a Tizio. Questi provvedeva ad avvertire l’amministratore della situazione e aveva provveduto a diffidare il condomino.

Nonostante ciò,  la condotta era proseguita al punto tale che Caio, pur consapevole dell'uso improprio del cortile, aveva deciso di disertare i tentativi di mediazione cui era stato ritualmente invitato a partecipare.

Il comportamento del condomino Caio tuttavia, oltre che in contrasto con il regolamento condominiale, contrastava altresì anche con l'art. 1102 c.c., costituendo secondo giurisprudenza un abuso anche l'occupazione per pochi minuti del cortile comune.

La decisione

Il Tribunale di Pavia, sezione 3, civile sentenza del 30 maggio 2024, n. 920 si è pronunciato in tema di limitazioni all'uso della cosa comune da parte di ciascun condomino, con particolare riferimento all'utilizzo del cortile comune quale parcheggio.

Ricalcando gli orientamenti consolidati della Cassazione, ex art. 1102 c.c., l’utilizzo degli spazi comuni è rimesso al rispetto del divieto di alterare la loro destinazione ed evitare di ostacolare, limitare o escludere per altri partecipanti di goderne parimenti.

Parcheggiare anche per lunghi periodi di tempo il proprio veicolo nel cortile comune rappresenta un abuso che impedisce ad altri condomini di godere pacificamente ed egualmente dello spazio comune

Comprimere il diritto di proprietà altrui configura un pregiudizio economico, tale da essere meritevole di risarcimento.

Avatar utente
Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views