In occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è tornato a farsi largo un “antico sogno” francese, vale a dire quello di rendere la Senna balneabile.
In questi giorni, infatti, si è parlato molto degli interventi che sono stati adottati per bonificare la Senna e preparare il fiume lungo 780 km a ospitare gli sport acquatici e gli atleti in gara alle Olimpiadi che sono arrivati a costare più di 1 miliardo.
Non sono però mancate le critiche e le problematicità che hanno necessariamente costretto gli organizzatori parigini a sospendere gli allenamenti: “l’acqua non è adatta per nuotare perché inquinata”. Eppure la competizione di venerdì prossimo che vedrà anche l’azzurro Gregorio Paltrinieri gareggiare si avvicina!
Tra le preoccupazioni degli sportivi e delle delegazioni mondiali ci sono anche le condizioni di salute di Claire Michel, triatleta belga, ricoverata dopo la scorsa gara nella Senna per aver contratto un’infezione da escherichia coli.
Ma quanto è costato riqualificare la Senna e quali sono stati gli interventi?
La Senna protagonista delle Olimpiadi
Ripulire la Senna e donarla nuovamente ai parigini è un progetto che va avanti da molto tempo, tanto da renderla un’impresa faraonica.
Basti pensare che già agli inizi del 1900 si parlava di impianti di depurazione per riqualificare l’iconico fiume francese, eppure il divieto di balneazione risale al 1923.
Per le Olimpiadi di Parigi 2024 la promessa di una Senna in cui nuotare torna di nuovo a farsi largo, tanto da essere stata celebrata anche dal sindaco Anne Hidalgo con un tuffo simbolico lo scorso 17 luglio.
“Una promessa mantenuta” secondo il COI e gli organizzatori francesi, al punto da rendere la Senna protagonista della Cerimonia di apertura e delle gare in acque libere, come il nuoto e il triathlon.
Nonostante ciò però i livelli di inquinamento elevati hanno attirato soventi critiche e preoccupazione: il Comitato olimpico belga al termine dell’ultima competizione di triathlon, si è visto costretto a ritirare la propria delegazione a causa delle condizioni di salute preoccupanti dell’atleta Claire Michel che si è ammalata dopo aver nuotato nel fiume.
Senna balneabile: quali sono stati i lavori e gli impianti realizzati?
Parigi si è aggiudicata i Giochi Olimpici 2024 durante la 131ª Sessione del Comitato Olimpico Internazionale tenutasi a Lima (perù) nel 2017 e da allora i francesi si sono rimboccati le maniche per consentire alla Senna di esserne protagonista.
Un palcoscenico a cielo aperto che tuttavia cela da oltre un secolo un grave problema di inquinamento.
La Senna è infatti un fiume di scolo delle acque reflue, ma anche un canale di navigazione per le imbarcazioni.
I lavori principali per rendere il fiume balneabile si sono quindi concentrati sulla realizzazione di un vero e proprio piano di purificazione:
- VL8, un tunnel artificiale lungo 9 km per il trasporto delle acque reflue; cinque grandi opere di filtraggio;
- la vasca di Austerlitz, un bacino capace di immagazzinare 50.000 metri cubi di acqua;
- implementare il sistema fognario;
- sistemi di pompe e filtraggio per abbassare il tasso di batteri.
Quanto è costato pulire la Senna per le Olimpiadi 2024
“Quanto ha speso Parigi per le Olimpiadi?” è una domanda che molti si stanno facendo.
Le cifre sono da capogiro e rese pubbliche dal Comitato Olimpico Internazionale: si parla di circa 8,8 miliardi di euro e il budget preventivato inizialmente sembra essere stato sforato del 115%.
Per ripulire la Senna e permettere di svolgere le gare è stato necessario realizzare grandi opere di depurazione costate ai francesi orientativamente 1,4 miliardi di euro.
Sul “podio” dei costi ci sono l’impianto di canalizzazione delle acque nere VL8, pari a 338 milioni di euro, e il bacino idrico di Austerlitz – ovvero il serbatoio sotterraneo destinato a raccogliere le acque meteoriche e le acque reflue a sostegno delle ingolfato impianto fognario – circa 90 milioni di euro.
I nuovi impianti di purificazione promettono di restituire la Senna ai parigini e renderla balneabile anche dopo che il sipario sulle Olimpiadi 2024 sarà calato.
Non mancano però le critiche: basti pensare che nelle ultime ore sono stati annullati più volte gli allenamenti degli sport in acque libere proprio a causa dei livelli di inquinamento che non hanno reso possibile agli organizzatori dare l’ok agli atleti per scendere in acqua.