Si avvicinano le feste di Natale e Capodanno, e si pongono una serie di interrogativi sulla gestione delle dinamiche familiari, in particolar modo nelle ipotesi in cui, nella famiglia, vi sia stata una separazione o un divorzio.
In questi casi, in effetti, bisogna stabilire come trascorreranno le feste i bambini, se con la mamma o con il papà e sulla base di quale criterio.
Il padre separato, in ogni caso, così come la madre, ha diritto di vedere il figlio senza limiti di tempo e senza giorni prefissati, calendario alla mano.
Va premesso, inoltre, che ogni decisione dei genitori (ed eventualmente del giudice) deve avvenire nell’interesse esclusivo dei figli e meglio sarebbe se, in via del tutto informale, si riuscisse a stabilire in armonia il modo in cui i ragazzi passeranno le feste, magari il 24 dicembre con il papà e il 25 dicembre con la mamma o viceversa.
Vi sono poi genitori separati che vivono un rapporto sereno e che decidono di trascorrere le feste tutti insieme, anche con l’ex coniuge (e magari anche con i nuovi partner) per la felicità di tutti.
Quando non vi è accordo, tuttavia, deve intervenire il giudice.
Ciò premesso, per la gestione migliore delle festività, stabilire dei turni è necessario.
Chi tiene i figli a Natale e Capodanno: il provvedimento del giudice
Se non c’è l’accordo tra i genitori, il giudice stabilisce i giorni in cui i ragazzi trascorreranno le festività con ciascuno di essi, sulla base di un’alternanza dei giorni (ad esempio, il 24 dicembre con il papà e il 25 dicembre con la mamma) oppure sulla base di un’alternanza dei periodi (ad esempio, dal 24 dicembre al 30 dicembre con la mamma e dal 31 dicembre al 6 gennaio con il papà).
Ogni provvedimento deve essere assunto nell’esclusivo interesse del minore, dopo aver eventualmente anche ascoltato il ragazzo stesso.
L’accordo tra i genitori
Va ricordato che, dopo la Riforma Cartabia, i genitori sono tenuti a stilare il cosiddetto “piano genitoriale” ove dovranno anche indicare l’organizzazione delle attività compiute dal minore e il modo in cui questi trascorrerà le feste.
In occasione della redazione del piano genitoriale, dunque, potrà anche essere indicato il periodo in cui i ragazzi trascorreranno le feste con mamma o con papà.
Al di là di tutto, non bisogna pensare che si tratta di rigide norme, ma che la soluzione migliore va ricercata di comune accordo, sempre nel rispetto delle esigenze del minore e dei suoi desideri.
Un genitore non può allontanare il figlio dall'ex coniuge e se lo fa può commettere reato
Al di là dell'organizzazione delle festività, va sempre tenuto a mente che ciascun genitore deve collaborare affinché al figlio sia garantita la frequentazione di entrambi i genitori, a meno che non sussistano ragioni valide che avallino un comportamento contrario (ad esempio, in ipotesi di maltrattamenti).
La Corte di Cassazione, sez. VI penale, con sentenza dell' 8 luglio 2009, n. 27995, ha censurato, ad esempio, la condotta del genitore che impediva all'altro di trascorrere con il figlio il periodo di vacanza prestabilito.
La Cassazione ha specificato, nel caso di specie, che "integra una condotta elusiva dell'esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di minori anche il mero rifiuto di ottemperarvi da parte del genitore affidatario, quando l'attuazione del provvedimento richieda la sua necessaria collaborazione. (Fattispecie in cui è stato impedito all'altro genitore di trascorrere con il figlio il periodo di vacanza prestabilito)".