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23 Ottobre 2024
11:00

Legge di Bilancio 2025: le misure attese per i docenti e per la scuola

Con la Legge di Bilancio 2025 si attende di conoscere quali risorse e iniziative verranno disposte per la scuola. La manovra 2025 prevede il rinnovo dei contratti di lavoro e della Carta del Docente, nuovi iter di formazione degli insegnanti e l'estensione dell'orario scolastico.

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Legge di Bilancio 2025: le misure attese per i docenti e per la scuola
Giornalista pubblicista
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La Legge di Bilancio 2025 è alle porte e il testo definitivo conterrà diversi interventi che coinvolgono il lavoro, le imprese, il fisco italiano e altri ambiti di interesse pubblico. Per ciò che riguarda la scuola si temono tagli soprattutto al Ministero dell'Istruzione e del Merito, mentre diverse associazioni di categoria chiedono un rinnovo dei contratti che riguardano da vicino i docenti.

Per il rinnovo verranno probabilmente stanziati circa 3 miliardi di euro con la manovra 2025, ma si attendono anche fondi specifici per assumere professori di sostegno in tutto il paese e per estendere la Carta del Docente anche agli insegnanti precari.

Al momento si possono fare solamente delle ipotesi intorno alle misure che saranno confermate dalla manovra 2025 entro la fine di quest'anno, per cui bisognerà attendere il testo definitivo per conoscere nello specifico tutti gli interventi.

Rinnovo dei contratti pubblici 2025-2027

Uno dei punti centrali della Legge di Bilancio 2025 riguarda il rinnovo dei contratti pubblici per gli anni dal 2025 al 2027. Al momento per la manovra finanziaria sono destinati 30 miliardi di euro totali, di cui 3 miliardi saranno con molta probabilità impiegati per questo aggiornamento.

Secondo il recente documento programmatico di bilancio, il rinnovo dei contratti pubblici in termini di PIL avrà un peso calcolato in percentuale di:

  • -0,033% per il 2025;
  • -0,033% per il 2026;
  • -0,037% per il 2027.

La manovra 2025 si concentrerà soprattutto sul ridurre la pressione fiscale presente in Italia, in particolare per il comparto lavoro, sul ritorno dei tre scaglioni IRPEF e su incentivi e investimenti per imprese e famiglie.

Per l'istruzione e la ricerca si attendono quindi fondi specifici che dovranno essere utilizzati anche per incentivare l'assunzione di insegnanti di sostegno. Le forti carenze di organico nel mondo della scuola e la presenza di una precarietà elevata sono i principali ostacoli da superare, per cui sono necessari interventi mirati.

Manovra 2025: nuovi tagli all'istruzione?

Di fronte ai problemi strutturali di carenza di organico nella scuola italiana e di precarietà, alcune associazioni di categoria come ANIEF e ANP stanno richiedendo in queste settimane una maggiore attenzione in termini di risorse verso il comparto dell'istruzione e della ricerca.

Per fare un esempio, ANP evidenzia il problema dei tagli voluti dal governo attuale per tutti i Ministeri, compreso quello dell'Istruzione e del Merito.

Nuovi contenimenti delle spese in questo momento andrebbero a discapito dell'intero settore dell'istruzione in Italia, per cui si richiede che le retribuzioni dei lavoratori impiegati nella scuola siano allineate con quelle degli altri dipendenti nel pubblico impiego, in modo da superare la precarietà attuale.

Il governo ha infatti negli ultimi mesi ipotizzato diversi tagli ai ministeri per poter limitare la spesa pubblica e dirottare risorse soprattutto verso i sostegni alle imprese e alle famiglie e alla riduzione della pressione fiscale.

Nuove competenze digitali per i docenti

Un argomento importante affrontato nel documento programmatico di bilancio 2025 riguarda il miglioramento delle competenze digitali per i docenti. Si leggono infatti in questo testo gli obiettivi portati avanti dalla manovra 2025:

"Misure per dare continuità alle iniziative del PNRR volte a potenziare le competenze, anche digitali e a fornire servizi di orientamento e tutoring agli studenti, tramite la formazione dei docenti incaricati e lo sviluppo e miglioramento di strumenti digitali a loro sostegno."

Intorno all'utilizzo di diversi mezzi digitali e informatici, oggi in Italia esiste un sostanziale gap formativo, per cui spesso gli insegnanti non sono preparati di fronte alle possibilità fornite dagli strumenti del web.

Con la Legge di Bilancio 2025 si metteranno in pratica alcune iniziative volute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza volte a colmare questo gap di conoscenze, sulla base del fatto che la cultura digitale coinvolge sia gli studenti che i docenti.

Su questo punto si attende di conoscere quali opzioni specifiche verranno messe in campo per migliorare la qualità della formazione rivolta ai professori in primis e agli studenti successivamente.

Estensione dell'orario scolastico

Un intervento atteso per la scuola ipotizzato con la Legge di Bilancio 2025 riguarda l'estensione dell'orario scolastico, per cui verranno messe a disposizione risorse specifiche.

Principalmente questo cambiamento ha l'obiettivo di semplificare l'organizzazione delle giornate ai lavoratori con figli, garantendo una maggiore disponibilità degli istituti come supporto alle famiglie. Allo stesso tempo un'estensione dell'orario potrebbe incentivare maggiormente la partecipazione degli studenti alle attività scolastiche.

Al momento non si conoscono i dettagli di questo intervento, ma la volontà del governo è quella di garantire maggiore flessibilità alle donne lavoratrici e quindi benefici sostanziali in termini di occupazione.

Le intenzioni sono infatti quelle di introdurre sostegni di diverso tipo alla genitorialità, anche per contrastare la forte denatalità che ha coinvolto il nostro paese negli ultimi anni e ridurre il gap occupazionale tra uomini e donne.

In quest'ottica verrà garantito un incremento all'Assegno Unico, un nuovo bonus bebé da 1.000 euro e agevolazioni specifiche alle aziende per sostenere i lavoratori con figli a carico.

Carta del Docente: ipotesi di estensione ai precari

Al centro dell'attenzione c'è anche la Carta del Docente, che contiene un supporto economico di 500 euro per ogni anno scolastico, da utilizzare per l'acquisto di materiale formativo, libri, biglietti per teatri o musei e altri beni, finalizzato all'aggiornamento professionale degli insegnanti.

Hanno diritto a questo sostegno economico ogni anno solamente i docenti di ruolo, che sono assunti a tempo indeterminato e lavorano attivamente presso una scuola pubblica, con contratto full time oppure part time.

Al momento sono esclusi tutti i lavoratori del comparto scuola più precari, per cui si attende che con la manovra 2025 questo strumento possa essere esteso anche a questi ultimi fino al 31 agosto.

Le ipotesi emerse nelle ultime settimane su questo bonus tuttavia non sono positive, perché la Carta del Docente potrebbe al contrario subire dei tagli dell'importo effettivamente accreditato. Il sostegno potrebbe infatti essere ridotto nel seguente modo:

  • 475 euro per l'anno scolastico 2024-2025;
  • 434 euro per l'anno scolastico 2025-2026;
  • 432 euro per l'anno scolastico 2027-2028;
  • 374 euro per l'anno scolastico 2028-2029.

Al momento nulla è stato confermato in modo definitivo, ma la riduzione degli importi sarebbe in linea con le esigenze di risparmio dichiarate con la Legge di Bilancio 2025, con lo scopo di dirottare le risorse ad altri interventi.

Cos'è e come funziona la Carta del Docente

Andando a vedere nel dettaglio come funziona la Carta del Docente, si tratta di un'iniziativa rivolta agli insegnanti di ruolo. Per l'anno scolastico 2024-2025 è attivabile a partire dal 14 ottobre 2024 ed è utilizzabile fino al 31 agosto.

Si parla di un bonus economico di 500 euro finalizzato all'aggiornamento professionale, ovvero una carta elettronica per comprare beni e servizi di tipo culturale. Online è disponibile il sito ufficiale dell'iniziativa, che serve alla sua attivazione.

Lo strumento viene assegnato a tutti i docenti che ne hanno diritto in modo automatico, e una volta attivato online è possibile utilizzarlo attraverso voucher elettronici di importo variabile, entro la soglia massima. Non tutti i negozi accettano questi voucher, per cui è necessario informarsi per conoscere gli esercenti che effettivamente la ammettono.

I docenti possono comprare con questo buono: libri e testi sia in formato cartaceo che digitale, riviste e quotidiani, prodotti hardware e software, servizi di formazione o aggiornamento, iscrizioni a corsi di laurea, biglietti di ingresso per teatri, cinema, musei e mostre.

Nuovi fondi per i docenti di sostegno

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha evidenziato l'importanza di prevedere nuovi fondi per gli insegnanti di sostegno, con lo scopo di assumere nuove figure all'interno del comparto scolastico italiano e soprattutto puntando alla specializzazione.

A questo proposito il Ministro ha dichiarato di voler introdurre iniziative mirate a portare alla specializzazione almeno 40.000 insegnanti. Questo intervento potrebbe anche ridurre il problema del precariato che oggi coinvolge soprattutto i docenti di sostegno, per cui è necessario stabilire un piano di assunzione specifico in tutto il paese.

Prendendo in considerazione i dati degli ultimi anni, la maggior parte dei precari nella scuola è composta da queste figure. Nell'anno scolastico 2023-2024, su 160.000 docenti precari, 108.885 sono di fatto insegnanti di sostegno.

Bonus per il personale ATA con la manovra 2025

Diversi dubbi sulle iniziative e le risorse presenti nel 2025 si stanno diffondendo a proposito del personale ATA, ovvero i lavoratori della scuola in ambito amministrativo, tecnico o di supporto.

L'introduzione di fondi specifici sarebbe fondamentale, a quanto sostenuto soprattutto da alcuni sindacati, per portare avanti diversi progetti in previsione dell'attuazione del PNRR, ma nulla è stato trapelato per il momento a proposito di possibili nuovi risorse per questo scopo.

La principale ipotesi al vaglio è quella di introdurre sostegni per premiare il personale ATA e dirigenti scolastici, ma su questo punto si attendono le indicazioni contenute nel testo della Legge di Bilancio e eventuali emendamenti.

Il parere di CISL Scuola sugli interventi

A esprimersi sulla realtà che ha coinvolto il comparto scuola negli ultimi anni è anche il sindacato CISL Scuola, che evidenzia come le richieste avanzate dal recente Consiglio dei Ministri per la manovra finanziaria 2025 siano state del tutto insoddisfatte, a partire dalla domanda di nuove risorse per permettere il rinnovo contrattuale 2022/2024.

Ancora una volta si sottolinea il divario tra il nostro paese e il resto dell'Europa in quanto a retribuzioni del personale scolastico e la carenza di risorse per supportare la formazione e l'aggiornamento professionale.

Precarietà degli insegnanti di sostegno e del personale ATA, difficoltà nella stabilità del lavoro e la questione del reclutamento dei lavoratori sono altre problematiche evidenziate dal sindacato, che intende portarle all'attenzione del governo in questo particolare momento.

Il sindacato quindi si vede pronto all'azione di confronto con il governo, a sostegno delle posizioni espresse nell'incontro con il Ministro dell'Istruzione e del Merito, per cui si attendono sviluppi.

Quando arriverà la Legge di Bilancio 2025

È stato pubblicato recentemente il documento programmatico di bilancio 2025, ma per avere il testo definitivo della manovra bisogna aspettare fino alla fine dell'anno. Se tutto andrà come previsto l'approvazione del testo avverrà entro il 23 dicembre 2024.

Il documento di bilancio è stato inviato per l'approvazione Commissione Europea e da poco si trova alla Camera da cui verranno proposti diversi emendamenti. Al momento è ancora necessario attendere che l'iter arrivi al suo termine per avere conferma delle misure previste per la scuola.

In ogni caso gli interventi contenuti all'interno del testo diventeranno legge e verranno messi in campo solamente a partire da gennaio dell'anno prossimo.

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