Il 14 agosto 2023 è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale, la legge delega 9 agosto 2023, n. 111 con cui il Governo è stato delegato ad adottare, entro ventiquattro mesi, uno o più decreti legislativi recanti la revisione del sistema tributario, nel rispetto dei principi costituzionali, dell'ordinamento dell'Unione europea e del diritto internazionale.
La legge è suddivisa in 5 titoli e complessivamente consta di 23 articoli.
Si tratta di una legge delega che prevede l’adozione di una riforma estremamente ambiziosa, con cui si mira a razionalizzare e a semplificare il sistema tributario, anche in adeguamento a quelli che sono i principi propri del diritto dell’Unione europea.
Le modifiche riguardano un po’ tutti i principali tributi, come l'IRPEF, l'IRES o l'IVA.
Da segnalare, inoltre, la volontà del legislatore di ricondurre a unità il sistema: viene chiesto infatti al Governo di adottare testi unici e codici in materia tributaria.
Una svolta importante che avrebbe il merito di operare un decisivo riordino in questo settore.
Principi e criteri direttivi della riforma
Nell'adozione della riforma, il Governo è chiamato a osservare una serie di principi e criteri direttivi.
Tra questi (art. 2):
- Principi di progressività ed equità del sistema tributario. Nell’applicazione di tali principi va stimolata la crescita economica e la natalità “attraverso l'aumento dell'efficienza della struttura dei tributi e la riduzione del carico fiscale, soprattutto al fine di sostenere le famiglie, in particolare quelle in cui sia presente una persona con disabilità, i giovani che non hanno compiuto il trentesimo anno di età, i lavoratori e le imprese”.
- Prevenzione, contrasto e riduzione dell'evasione e dell'elusione fiscale.
- Razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario anche attraverso l’eventuale eliminazione di micro-tributi che rappresentano un gettito trascurabile per lo Stato.
- Adeguamento del diritto tributario nazionale ai principi dell'ordinamento tributario e ai livelli di protezione dei diritti stabiliti dall'ordinamento dell'Unione europea.
- Revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società, al fine di evitare le doppie imposizioni.
- Concessione di incentivi all'investimento o al trasferimento di capitali in Italia per la promozione di attività economiche nel territorio nazionale.
- Valorizzazione del principio del legittimo affidamento del contribuente e del principio di certezza del diritto.
- Rafforzamento del principio del contraddittorio.
- Istituzione del Garante nazionale dei contribuenti.
Cosa viene confermato
La legge delega prevede un riordino del quadro normativo presente in una serie di settori, quali, ad esempio, la materia doganale o quella dei giochi pubblici.
In generale, il disegno complessivo tracciato dal legislatore mira a una modifica sostanziale, profonda e incisiva del sistema.
Cosa cambia
In coerenza con i principi e criteri indicati viene chiesto al Governo di operare una decisiva modifica con riguardo a molti settori.
Di seguito se ne indicano alcuni.
L’interpello
Viene chiesto al Governo di razionalizzare la disciplina dell'interpello e di disciplinare l'istituto della consulenza giuridica, distinguendolo dall'interpello.
L'interpello è un'istanza che il contribuente rivolge all'Agenzia delle Entrate per avere dei chiarimenti in in merito all'interpretazione di norme di legge relative a tributi erariali, prima di compiere un attività che abbia rilievo fiscale.
Ci si propone, in particolare, di ridurre il ricorso all'istituto dell'interpello incrementando l'emanazione di provvedimenti interpretativi di carattere generale, anche indicanti una casistica delle fattispecie di abuso del diritto.
IRPEF
Viene prevista la revisione e la graduale riduzione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), nella prospettiva della transizione del sistema verso l'aliquota impositiva unica.
Questo passaggio deve essere effettuato attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall'imposta lorda e dei crediti d'imposta, tenendo conto delle loro finalità, tra cui la composizione del nucleo familiare, la tutela della casa, della salute.
Deve essere valutata l'introduzione, per un periodo limitato di tempo, di misure idonee a favorire i trasferimenti di residenza nei comuni periferici e ultraperiferici.
Con particolare riguardo alle modalità di versamento dell'IRPEF dovuta dai lavoratori autonomi, deve essere prevista una migliore distribuzione del carico fiscale nel tempo, anche prevedendo versamenti mensili e un'eventuale riduzione della ritenuta d'acconto.
IRES
Il Governo è chiamato a realizzare una riduzione dell'aliquota dell'IRES nel caso in cui sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, o anche, ad esempio, in ipotesi di nuove assunzioni.
IVA
Il Governo è delegato a procedere a una revisione della disciplina dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) attraverso la revisione, ad esempio, delle disposizioni che disciplinano le operazioni esenti.
Viene inoltre chiesto al Governo di rivedere la disciplina delle detrazioni.
IRAP
Nella legge delega il Governo è chiamato a procedere al graduale superamento dell'IRAP.
Ciò deve avvenire, in primo luogo, per le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni.
Deve dunque essere istituita una sovrimposta, determinata secondo le medesime regole dell'IRES.
Rapporti tra processo penale e processo tributario
Nell’ottica di realizzare una razionalizzazione complessiva del sistema sanzionatorio amministrativo e tributario, il Governo è delegato a rivedere i rapporti tra il processo penale e il processo tributario.
Deve essere previsto, ad esempio, che, nelle ipotesi di sentenza irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste o l'imputato non lo ha commesso, i fatti materiali accertati in sede dibattimentale facciano stato nel processo tributario.