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23 Agosto 2024
13:00

Le stanze in affitto sono sempre più care: le città italiane con i costi più alti e le cause

Bologna è una delle città universitarie più costose d'Italia per affittare una stanza singola, con un costo medio di 506 euro al mese. Tutti i prezzi nelle altre città italiane, saliti a causa della crescente domanda.

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Le stanze in affitto sono sempre più care: le città italiane con i costi più alti e le cause
Esperta in Diritto Tributario
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Le stanze in affitto nelle città italiane costano sempre di più. La conferma arriva da alcuni report, stilati da Immobiliare.it Insights e Idealista, secondo cui si registra un aumento sia dell’offerta che della domanda, ma contemporaneamente salgono i canoni da pagare (+6/7%) con cifre più alte a Milano (in media 640-675 euro) e Bologna.

Il nuovo anno accademico è alle porte e per molti ragazzi è il momento di fare le valigie e prepararsi ad affrontare la vita universitaria. Per chi frequenterà un istituto fuori sede, lontano da casa, la stangata affitti è dietro l’angolo. I prezzi di una stanza in affitto, da Milano a Roma, passando per Bologna, sono sempre più alti.

Quali sono le città in cui le stanze costano di più

 L'analisi dei costi per un posto letto in una stanza doppia conferma che Milano è la città più cara, con una media di 353 euro al mese. Segue Roma con 283 euro, poi Napoli a 271 euro. Bologna (264 euro), Siena (258 euro), e Brescia (252 euro) completano la parte alta della classifica, mentre Firenze (245 euro), Bergamo (244 euro), Padova (237 euro) e Torino (228 euro) seguono a ruota. La media italiana per un posto letto in doppia è di 266 euro al mese, con un aumento del 7% rispetto all'anno precedente, secondo i dati di Immobiliare.it. Questo incremento riflette una tendenza simile a quella osservata per le stanze singole, con una domanda in crescita e prezzi che continuano a salire.

Secondo il report di Immobiliare Insights, Bologna emerge come una delle città universitarie più costose d'Italia per affittare una stanza singola, con un costo medio di 506 euro al mese, posizionandosi al secondo posto dopo Milano. Negli ultimi 12 mesi, i prezzi delle stanze a Bologna sono aumentati del 5%, accompagnati da un incremento del 7% della domanda.

A Venezia, il costo medio per una stanza singola è di 417 euro al mese, segnando un aumento del 10% rispetto all'anno precedente, con un'impennata del 53% nella domanda.

Alcune città hanno visto un vero e proprio boom della domanda di stanze singole. Bari ha registrato un aumento del 207% della domanda in un anno, seguita da Napoli (+185%), Pavia (+180%), Brescia (+160%), Foggia (+124%) e Ferrara (+116%). Questi aumenti significativi suggeriscono una forte pressione sul mercato degli affitti in queste città, probabilmente dovuta all'aumento del numero di studenti e lavoratori che cercano alloggi.

In controtendenza, Padova ha visto una riduzione del 32% nella domanda, ma nonostante ciò, i prezzi delle stanze singole sono aumentati del 14% nell'ultimo anno, indicando che l'offerta limitata o altri fattori locali stanno mantenendo i prezzi elevati.

Perché aumentano i prezzi delle stanze in affitto

La domanda di stanze singole è cresciuta significativamente, con un aumento del 62% nell'ultimo anno, come evidenziato dall'ultimo report di Immobiliare.it Insights. Questo incremento nella richiesta ha avuto un impatto diretto sui prezzi, che sono anch'essi saliti per far fronte alla crescente domanda. Questo trend riflette la maggiore competizione tra coloro che cercano alloggi, specialmente nelle città universitarie e nelle aree urbane più popolari.

L'aumento continuo dei prezzi degli affitti a Roma sta creando notevoli difficoltà per gli studenti, al punto che "studiare e abitare nella stessa città sta diventando un lusso solo per chi può permetterselo". L'Unione degli Universitari ha espresso preoccupazione in una nota, sottolineando che questo problema viene regolarmente sollevato al governo, con richieste di investimenti, regolamentazione e interventi mirati per affrontare la crisi abitativa studentesca.

Tuttavia, l'Unione accusa il ministro Salvini di ignorare queste problematiche, rifiutandosi di intervenire anche su questioni fiscali e, anzi, promuovendo condoni che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Questa critica riflette la frustrazione crescente tra gli studenti e le loro rappresentanze, che vedono i costi abitativi come una barriera sempre più insormontabile per accedere all'istruzione universitaria nelle grandi città come Roma.

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