In occasione della 45esima edizione di Sigep di Rimini (salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè,) che si sta svolgendo alla fiera di Rimini proprio in questi giorni, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida si è espresso favorevolmente in merito al disegno di legge presentato lo scorso ottobre istitutivo del premio ‘Maestro dell’arte della cucina italiana’.
Il progetto è stato illustrato insieme a Iginio Massari, noto pasticciere italiano, e presidente di Apei – Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana, noto non addetti al settore per essere stato uno degli ospiti di Masterchef.
Il disegno di legge avrà il nome di “Legge Massari’ proprio per riconoscerne a pieno titolo la paternità al Maestro”, offrendo ad Iginio Massari proprio la guida della commissione che sarà incaricata di giudicare tecnicamente la qualità dei maestri meritevoli del riconoscimento di ‘Maestro dell’Arte della Cucina Italiana’” dando in tal modo finalmente un riconoscimento degno ai mestieri di pasticcere, chef e artigiani del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, come Francia, Belgio e Spagna..
Ma vediamo più nel dettaglio di cosa tratta tale disegno di legge.
Cosa riconoscerà la legge
Il disegno di legge in esame, che porta il nome ufficiale di A.C. 1419-A, è inserito nel più ampio quadro normativo che ha lo scopo di tutelare e promuovere il patrimonio agroalimentare italiano che ultimamente è stato oggetto di numerose misure legislative.
E’ noto che recentemente è stato incrementato il Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell'agroalimentare italiano istituito dall'Art. 1 comma 868, della legge di bilancio 2022 (la n°234 del 2021). La finalità è quella di promuovere e sostenere le eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana oltre a valorizzare il patrimonio agroalimentare e gastronomico del nostro paese, anche attraverso eventi che incentivino la valorizzazione dei prodotti di indicazione geografica e le eccellenze agroalimentari italiane.
Il fondo, ha anche lo scopo di sostenere interventi per la transizione ecologica della ristorazione, per la promozione di iniziative sul territorio nazionale con lo scopo di sviluppare azioni tese a garantire un'offerta adeguata di prodotti alimentari tipici(PAT), e ad indicazione geografica e biologica, favorendone la conoscenza e la divulgazione ai consumatori.
Contenuto del disegno di legge
Vediamo in breve il contenuto del disegno di legge volto a sostenere e promuovere l’eccellenza dell’arte culinaria italiana attraverso l’istituzione di un premio al merito denominato “Maestro dell’arte e della cucina italiana”.
Il disegno di legge è composto da 11 articoli ma qui tratteremo solo quelli più importanti.
Al netto del primo articolo che ovviamente illustra le finalità del premio, l’Art. 2 istitutivo del premio “Maestro dell’arte della cucina italiana” prevede che questo verrà conferito ai cittadini italiani che si siano distinti in maniera encomiabile nel campo della gastronomia e che con la loro opera abbiano esaltato il prestigio della cucina italiana contribuendo a valorizzare l’eccellenza nazionale.
All’articolo 3 vediamo poi che le categorie di merito nei confronti delle quali può essere conferito il merito, ricomprendono l’arte della gelateria, della pasticceria, della cucina nonché della viticoltura e olivicoltura, alzando in tal modo l’asticella e spronando tutti coloro che rientrano nei campi di cui sopra ad impegnarsi nella valorizzazione ed esportazione dei prodotti di loro competenza, tale elenco però potrà essere anche integrato con decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.. Il premio, poi, verrà conferito annualmente dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
All’articolo 9 viene poi stabilito che, coloro che sono insigniti di tale premio possono ricevere incarichi in qualità di esperti negli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera in deroga ai requisiti previsti dall’art. 7 comma 6 del decreto legislativo 30 marzo 2021 n°165.
Chi valuterà i candidati
Vediamo infine chi valuterà tali candidati.
Facendo un breve passo indietro vediamo che con l’articolo 7 viene istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un comitato di selezione delle candidature composto da 1) un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri che lo presiede, 2) un rappresentante del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste,3) un rappresentante del Ministero delle imprese e del “made in Italy”,4) un rappresentante del Ministero dell’istruzione e del merito ed infine un rappresentante di ciascuna delle categorie di merito indicate all’articolo 3.
I componenti della commissione così nominati ed alla cui guida ci sarà Igino Massari, saranno nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e dureranno in carica tre anni.
Essi avranno il compito di svolgere anche l’attività istruttoria volta ad accertare che i singoli candidati si siano resi singolarmente benemeriti nel raggiungimento di livelli di eccellenza nell’esercizio della propria attività indicata i una delle categorie di merito già individuate all’articolo 3.
Il DDL Massari ed i suoi riconoscimenti
Il disegno di legge ha quindi come finalità quella di promuovere e sostenere l’eccellenza della cucina italiana nonché dei suoi prodotti enogastronomici in cui l’Italia eccelle nel mondo tra cui rientrano anche il vino e l’olio.
Il ministro Lollobrigida promotore del disegno di legge e Massari, quest’ultimo anche presidente APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), hanno quindi nei giorni scorsi illustrato il provvedimento che intende riconoscere i mestieri di pasticcere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, come ad esempio Francia, Belgio e Spagna.
Massari in particolare ha dichiarato che: “In Italia non è mai stata coniata ufficialmente la definizione di un mestiere. C’è una differenza sostanziale tra il professionista e l’artigiano che con l’intelligenza delle mani è in grado di dar vita a prodotti belli e buoni. Questa legge ci equipara ad altre Nazioni, partendo oggi dal cibo, ma con l’auspicio che possa allargarsi man mano a tanti altri mestieri d’eccellenza».
Il ministro Lollobrigida ha invece sottolineato che la legge «La chiamiamo “Legge Massari” proprio per riconoscerne a pieno titolo la paternità al Maestro. – proseguendo poi con: – Offriamo a Iginio Massari la guida della commissione che sarà incaricata di giudicare tecnicamente la qualità dei Maestri meritevoli del riconoscimento di “Maestro dell’Arte della Cucina Italiana”. A lui va il nostro ringraziamento per l’azione propulsiva e promozionale del cibo italiano nel mondo, di cui è un Ambasciatore senza pari».
Seguiremo con attenzione le evoluzioni di questo disegno di legge augurandoci che le nostre eccellenze enogastronomiche vengano riconosciute e tutelate in tutto il mondo con sempre maggiore attenzione.