Il testamento può essere olografo, segreto o pubblico. Il testamento olografo è quel documento, disciplinato dall'art.602 del Codice Civile, con cui un soggetto dispone del proprio patrimonio per la fase successiva alla sua morte.
Il testamento olografo deve essere scritto dal testatore di proprio pugno e da lui sottoscritto e datato.
Che cos’è un testamento olografo?
Qualora un soggetto voglia disporre del proprio patrimonio per il periodo successivo alla sua morte, può redigere un testamento di mano propria.
Questo è il testamento olografo.
Non è necessaria l’assistenza di un avvocato, né quella di un notaio.
Chiunque può decidere di scrivere un testamento olografo e farlo senza essere assistito da nessuno.
L’unico limite è rappresentato dal requisito della capacità di agire della persona e dalla capacità di intendere e di volere.
Un minore non può fare testamento e qualora, malauguratamente, dovesse trovare la morte, verranno in soccorso le norme in tema di successione legittima.
La persona che fa testamento, inoltre, deve essere capace di intendere e di volere nel momento in cui scrive il testamento.
Tutti possono beneficiare delle disposizioni contenute in un testamento olografo, sia le persone fisiche che le persone giuridiche, l’unico limite è rappresentato dal rispetto della quota di legittima.
Per legge, infatti, vi sono delle persone cui spetta di diritto succedere nel patrimonio del de cuius.
Tale dato di fatto non può essere superato dal testatore.
Esistono infatti, la quota di legittima e la quota disponibile.
La quota di legittima riguarda la parte del patrimonio che per legge deve essere destinata a una serie di soggetti, chiamati legittimari, che sono legati al testatore da un vincolo di parentela.
I legittimari hanno diritto di succedere nel patrimonio del de cuius, e tale loro diritto non può essere messo in discussione.
Qualora sia leso il loro diritto, infatti, essi potranno agire esercitando l’azione di riduzione.
I legittimari sono il coniuge, i figli, e in mancanza di questi, gli ascendenti.
La quota disponibile, di contro, è quella quota del patrimonio di cui il testatore può fare ciò che vuole, una volta soddisfatti i suoi obblighi nei confronti dei legittimari.
Facciamo un esempio.
Se Tizio ha una moglie e un figlio, un terzo del suo patrimonio andrà al figlio, un terzo alla moglie, e un terzo farà parte della quota disponibile, dunque il testatore potrà decidere di destinare tale quota a un suo amico, ad esempio.
L’entità iniziale del patrimonio del de cuius va calcolata inizialmente eliminando la parte destinata a finanziare i debiti e la parte relativa alle donazioni effettuate.
Differenze tra testamento olografo e altri tipi di testamento
Il testamento olografo, come visto, è scritto dal testatore di proprio pugno, senza l’assistenza di un notaio.
Ci sono, però, altri tipi di testamento espressamente previsti dalla legge.
Vediamo quali sono e vediamo le differenze con il testamento olografo.
Il testamento pubblico è disciplinato all’art. 603 del Codice civile.
Nel Codice civile viene espressamente previsto che: “Il testamento pubblico è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni”.
La differenza tra testamento pubblico e testamento olografo consiste, dunque, nel fatto che il testamento pubblico non può essere redatto dal solo testatore.
Al contrario, è necessario che sia presente un notaio e che vi siano inoltre due testimoni.
Il testamento segreto può essere scritto dal testatore e da lui sottoscritto o da un terzo.
Il testamento segreto non deve essere scritto necessariamente di mano propria, ma può essere scritto anche con mezzi meccanici.
Qualora il testamento segreto sia scritto in tutto o in parte da altri, o se è scritto con mezzi meccanici, deve riportare la sottoscrizione del testatore anche in ciascun mezzo foglio, unito o separato (art. 604 del Codice civile).
Il testamento deve essere sigillato e consegnato a un notaio in presenza di due testimoni.
L'atto deve essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio.
Questo tipo di testamento differisce dal testamento olografo poiché viene sigillato e poi consegnato al notaio, e può essere scritto da un terzo e con mezzi meccanici.
Se il testatore ritira l’atto dal notaio, il testamento può essere considerato olografo se ne ha i requisiti (art. 685 del Codice civile).
Vantaggi e svantaggi del testamento olografo
Il vantaggio del testamento olografo è quello di poter essere scritto da chiunque, senza l’assistenza di un notaio.
Non ci sono formalità particolari da rispettare.
Gli svantaggi sono rappresentati dal fatto che il testamento olografo può essere impugnato con maggiore facilità.
Può infatti essere contestata l’autenticità stessa del testamento olografo.
Questo poiché il testamento olografo, in quanto non redatto in presenza di un notaio, può essere soggetto più facilmente a falsificazione.
Il testamento olografo può poi essere distrutto o smarrito con maggiore facilità.
In ultimo, il testamento olografo, se sottoscritto senza l’assistenza di un notaio, può contenere disposizioni invalide, in quanto il testatore può averlo scritto senza tenere conto della quota di legittima.
Requisiti richiesti per un testamento olografo
Un testamento olografo deve avere le seguenti caratteristiche:
- deve essere scritto a mano dal testatore;
- deve essere firmato dal testatore;
- deve essere datato.
Nel Codice civile si fa riferimento all’autografia, che sta a significare che il testamento deve essere scritto a mano dal testatore in autonomia.
La mano del testatore, dunque, non potrà essere guidata, qualora lo stesso avesse problemi nello scrivere, sarà necessario ricorrere ad altre forme testamentarie.
Il testamento olografo, come visto, si presta facilmente a falsificazioni o a essere smarrito e distrutto.
Per ovviare agli svantaggi del testamento olografo, questo può essere depositato presso un notaio.
In questo caso, dunque, il notaio redigerà un verbale di deposito di testamento olografo, ed effettuerà un controllo sul contenuto del testamento relativo al rispetto delle prescrizioni legali.
Quando è valido un testamento olografo
Il testamento olografo è valido se presenta tutti i requisiti prescritti dalla legge.
Qualora un testamento non possegga i requisiti di legge, potrà essere considerato nullo o annullabile.
Il testamento è nullo se manca la firma oppure se non è scritto a mano dallo stesso testatore (art. 606 del Codice civile).
Nelle altre ipotesi il testamento è annullabile.
L’azione di annullamento si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie (art. 606 del Codice civile).
La Corte di Cassazione, Sezione II, con sentenza del 17 agosto 2022, n. 24835 ha stabilito che la domanda di nullità del testamento olografo per difetto di autografia si sostanzia in un'azione di accertamento negativo della provenienza della scrittura.
Di conseguenza, l'onere della prova spetta alla parte che l'ha proposta.
Quando può essere impugnato un testamento olografo
Chiunque vi abbia interesse può impugnare un testamento olografo.
Può essere impugnato un testamento olografo che presenti vizi che ne possano determinare la nullità o l’annullabilità.
La disposizione testamentaria può essere impugnata, secondo quanto dispone il Codice civile, in particolare, da chiunque vi abbia interesse quando è l'effetto di errore, di violenza o di dolo.
L'errore sul motivo, sia esso di fatto o di diritto, è causa di annullamento della disposizione testamentaria, quando il motivo risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre.
L'azione di annullamento si prescrive in cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia della violenza, del dolo o dell'errore (art. 624 c.c,).
La Corte d'Appello di Milano, sezione II, con sentenza del 3 novembre 2022, n. 3452 ha stabilito che la legge prescrive che il testamento olografo debba essere scritto a mano dal testatore anche per impedire che questi, nella confezione del testamento, possa subire illecite ingerenze altrui.
Di conseguenza, anche qualora una sola parola venga aggiunta da un terzo, anche se su incarico del testatore, il testamento è nullo per intero.
La scrittura di mano estranea, tuttavia, per la Corte, non determina sempre e comunque nullità dell'intero testamento: se la disposizione di ultima volontà è stata interamente vergata e sottoscritta dal soggetto cui essa si riferisce in conformità alla norma dell'art. 602 c.c., il testamento olografo è valido anche se il documento su cui è vergato rechi scritture di mano aliena.
La Corte di cassazione, Sezione VI, con ordinanza del 29 novembre 2021, n. 37228 ha stabilito che l’indicazione di una data erronea da parte del testatore per errore o ignoranza, anche se si concreta in una data impossibile, non voluta dal testatore, può essere rettificata dal giudice il quale accerti il contenuto dell’atto in modo da rispettare l’autografia dell’atto.
Qualora il giudice, al contrario, apprezzasse l’intenzione del testatore di indicare una data impossibile ciò renderebbe il testamento annullabile.
La revocazione del testamento olografo
Il testamento si può revocare: ogni clausola che contenga un’indicazione opposta è priva di effetto (art. 679 del Codice civile).
La revocazione espressa può essere effettuata con un nuovo testamento o “con un atto ricevuto da notaio in presenza di due testimoni, in cui il testatore personalmente dichiara di revocare, in tutto o in parte, la disposizione anteriore” (art. 680 del Codice civile).
Stesso discorso vale per la revocazione della revocazione.
Si può revocare una revocazione, ovviamente torneranno valide le originarie disposizioni.
Il testamento olografo che sia distrutto, lacerato o cancellato anche solo in parte, si considera revocato anche solo in parte, salvo che si riesca a provare che l’abbia distrutto persona diversa dal testatore ovvero che il testatore non ebbe l’intenzione di distruggerlo (art. 684 del Codice civile).
Pubblicazione del testamento olografo
Quando il testatore muore, chiunque sia in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione (art. 620 c.c.)
Chiunque abbia interesse può fare ricorso al giudice di pace del luogo in cui si è aperta la successione, e chiedere che venga fissato un termine per la presentazione.
Le norme in tema di pubblicazione del testamento olografo sono contenute all’art. 620 del Codice civile.
Il notaio procede alla pubblicazione del testamento con due testimoni presenti, egli redige un verbale in cui descrive lo stato del testamento, riproduce ciò che è contenuto nel testamento, e fa menzione della sua apertura, se è stato presentato chiuso con sigillo.
Il verbale è sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio.
Al testamento vengono uniti la carta in cui è scritto il testamento, “vidimata in ciascun mezzo foglio dal notaio e dai testimoni”, inoltre va allegato “l'estratto dell'atto di morte del testatore o copia del provvedimento che ordina l'apertura degli atti di ultima volontà dell'assente o della sentenza che dichiara la morte presunta”.
Qualora il testamento sia stato depositato dal testatore presso un notaio, la pubblicazione è eseguita dal notaio stesso.
Cosa si fa dopo la pubblicazione di un testamento olografo
Il notaio il quale abbia ricevuto un testamento olografo, dopo la pubblicazione, comunica l’esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce domicilio o residenza (art. 623 del Codice civile).
Quando diventa esecutivo un testamento olografo
Una volta avvenuta la pubblicazione, il testamento olografo ha esecuzione.
Chi è interessato può chiedere al giudice che dal testamento vengano cancellati periodi che non hanno natura patrimoniale.
Questi periodi verranno dunque cancellati anche laddove fossero richieste delle copie del testamento, salvo che l’autorità giudiziaria ordini il rilascio di copia integrale.