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17 Novembre 2023
15:00

Il Governo approva il pacchetto sicurezza: ecco tutte le novità

Ecco i tre disegni di legge annunciati nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 59, giro di vite del pacchetto sicurezza approvato dal Governo. Armi fuori servizio per la polizia, nuovi reati per le rivolte in carcere, pene più severe per le truffe agli anziani e molto altro.

Il Governo approva il pacchetto sicurezza: ecco tutte le novità
Dottoressa in Giurisprudenza
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato nuove disposizioni in materia di sicurezza dopo il vertice tenutosi a Palazzo Chigi.

Sotto i riflettori dei tre disegni di legge annunciati nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 59 ci sono maggiori tutele per gli agenti vittime di violenze e lesioni, l’introduzione di un nuovo reato in tema di rivolte in carcere, il contrasto alle occupazioni abusive e altro ancora.

Spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sul nuovo pacchetto sicurezza.

Le principali misure

La Presidente Giorgia Meloni ha salutato favorevolmente le misure al centro dell’attenzione del Governo, ritenendosi “orgogliosa delle misure approvate”.

Una vera e propria stretta sul tema della sicurezza che garantirà:

  • prevenzione e contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, beni sequestrati e confiscati, controlli di polizia;
  • sicurezza urbana;
  • tutela del personale delle forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • ordinamento penitenziario.

Vediamole nel dettaglio.

Prevenzione e contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata

Arriva il nuovo reato di “Detenzione di materiale con finalità di terrorismo” per tutti coloro i quali si procurino o detengano materiale finalizzato alla preparazione di atti di terrorismo. La pena è il carcere da 2 a 6 anni.

Si prevede anche la pena della reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi distribuisca, diffonda o pubblicizzi le istruzioni per preparare e utilizzare materiale esplosivo.

Obbligo per gli esercenti dei servizi di autonoleggio

Tra le novità anche un allargamento dei casi per i quali i servizi di autonoleggio siano obbligati a comunicare alla Questura tutti i dati identificativi dei clienti, chi omette tale comunicazione incorrerà in una sanzione: stiamo parlando dell'arresto fino a 3 mesi oppure l’ammenda fino a 206 euro.

Protezione dei collaboratori e dei testimoni di giustizia

Le misure in esame al pacchetto sicurezza chiariscono anche l’utilizzo dei documenti di copertura. Questi saranno consentiti sia ai collaboratori di giustizia, sia ai loro familiari sottoposti agli arresti domiciliari o che fruiscono della detenzione domiciliare.

Il Servizio centrale di protezione potrà utilizzare i documenti di copertura anche per i funzionari e gli addetti,  creando identità fiscali “di copertura”, anche di tipo societario.

Contratto di rete e verifica documentazione antimafia

L’allargamento della pratica del cd. “contratto di rete” impone la necessità di maggiori controlli circa la documentazione antimafia dei soggetti aderenti allo stesso.

Il Prefetto, nel corso del procedimento del rilascio dell’informazione antimafia, potrà escludere (sia d’ufficio sia su istanza di parte) l’applicazione dei divieti dovuti all’applicazione definitiva di una misura di prevenzione personale, qualora accertasse che verrebbero meno i mezzi di sostentamento necessari all’interessato e alla sua famiglia.

Beni sequestrati e confiscati

Le modificazioni interessano anche la gestione dei beni sequestrati e confiscati.

L’amministratore giudiziario, infatti, illustrerà al giudice tutte le caratteristiche dell’immobile ed evidenzierà gli eventuali abusi sussistenti e i conseguenti impieghi urbanistici possibili.

Qualora gli abusi venissero accertato ma fossero insanabili, il provvedimento di confisca ordinerà anche la demolizione in danno del soggetto destinatario.

Il bene immobile non sarà quindi acquisito dallo Stato, ma l’area di sedime entrerà nel patrimonio del Comune territorialmente competente.

Revoca della cittadinanza in caso di condanna

Viene esteso il  il termine entro cui revocare la cittadinanza concessa allo straniero: si passa da 3 a 10 anni in presenza di condanne definitive per specifici reati.

Occupazione abusiva

In tema di sicurezza urbana, viene introdotto un nuovo reato rubricato “Occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”.

La fattispecie di reato sarà perseguibile a querela della persona offesa e punirà la condotta di chi, con violenza o minaccia, occupi o detenga senza titolo un immobile che invece è destinato al domicilio altri, oppure impedisca il rientro nel medesimo immobile da chi ne è proprietario o lo detenga legittimamente.

La pena sarà il carcere da 2 a 7 anni. Inoltre, la stessa pena sarà applicata a chi si appropri dell’immobile altrui, con artifizi o raggiri, o ceda ad altri l’immobile occupato.

Inoltre, chi ne ha titolo potrà ottenere rapidamente indietro il possesso dell’immobile occupato, grazie alla procedura che, in casi ordinari e quando l’immobile sia l’unica abitazione del denunciante, il giudice emani un provvedimento e affidi lo sgombero immediato da parte della polizia.

Pene più severe per la truffa aggravata

Vengono inasprite le pene per il reato di truffa aggravata quando l’autore del reato abbia approfittato delle circostanze per ostacolare la pubblica o privata difesa. La ragione è tutelare maggiormente gli anziani e le persone fragili vittime di truffe.

Ulteriormente, in questa ipotesi, viene previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato.

DASPO urbano per lo sport

Per le manifestazioni sportive viene estesa la possibilità del cd. “DASPO urbano” quando lo stesso sia idoneo a impedire l’accesso alle infrastrutture e al trasporto pubblico per tutti quei soggetti denunciati o condannati, quindi già noti alle Forze dell’Ordine, per reati contro la persona o il patrimonio.

Novità blocco stradale

L’illecito amministrativo del blocco della circolazione, già previsto per le strade ordinarie, viene esteso anche alle ferrovie con riguardo a chi impedisca la libera circolazione.

Viene trasformato in reato, invece, il preesistente illecito amministrativo di blocco stradale quando lo stesso venga commesso da più persone riunite. Un chiaro riferimento alle proteste dei gruppi ambientalisti.

Madri in carcere ed esecuzione della pena

Il rinvio dell’esecuzione della pena non è più obbligatorio nel caso di donne in stato di gravidanza oppure le madri che abbiano figli fino a 3 anni, ma diviene invece soltanto facoltativo.

Il giudice, nella sua valutazione, potrà considerare anche l’elemento della recidiva.

Viene poi prevista la possibilità di scontare la pena presso Istituti di custodia attenuata nel caso delle madri detenute, ma resta fermo il divieto della reclusione per le donne incinte e madri con bambini sotto 1 anno.

Accattonaggio dei minori

Arriva anche un intervento diretto al fenomeno dei borseggiatori e dell’accattonaggio che coinvolga i minorenni.

Il Questore potrà scegliere di disporre il divieto di accesso alle metropolitane, alle stazioni ferroviarie e ai porti per chiunque sia stato denunciato o condannato per furto, rapina e reati contro il patrimonio in quei luoghi.

Il giudice, nel caso della pena sospesa con condizionale, dovrà comunque procedere al divieto di accesso ai mezzi pubblici.

Con riferimento ai minori di 16 anni indotti all’accattonaggio, previsto l’inasprimento della pena.

Rivolta in carcere: ecco il nuovo reato

Viene introdotta una nuova fattispecie di reato che intende punire coloro i quali organizzino oppure partecipano a una rivolta in carcere con condotte pericolose, atti violenti o minacce.

La pena prevista va dai 2 agli 8 anni per l’organizzatore, e da 1 a 5 anni per chi partecipa.

Nel caso di utilizzo di armi, arriva anche l’aggravante con una aumento di pena fino a 10 anni.

Forze dell’ordine vittime di violenza

Tra le novità ci sono anche maggiori tutele per tutte le forze dell’ordine che subiscono violenze, minacce o resitenza a pubblico ufficiale, così come anche un aggravamento della pena nel caso dell’autore che arrechi lesioni.

Viene aumentata la pena per colui che imbratti beni mobili o immobili in uso alle Forze dell’ordine, se il fatto sia commesso con lo scopo di ledere il prestigio e il decoro dell’istituzione.

Armi private anche se fuori servizio

La misura neo introdotta è destinata a far parlare di sé e già nelle ultime ore ha attirato critiche e dibattiti.

Il Governo intende autorizzare gli agenti che operino in strada al porto di armi in dosso, anche se non di ordinanza, al di fuori del servizio.

Stiamo parlando di armi private che potranno essere autorizzate anche se senza licenza e fuori servizio, con l’intento di dotare il personale di uno strumento idoneo a impedire la commissione di un reato anche se in borghese.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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