No, i parafarmaci non rientrano tra le spese detraibili o deducibili nel 730, a differenza di altre tipologie di spese medicinali o sanitarie.
L’Agenzia delle Entrate ha approfondito il tema della compilazione del 730 per ottenere la detraibilità delle spese medicinali, grazie alla domanda di un contribuente sul portale “La Posta di FiscoOggi”.
Il contribuente ha, infatti, sollevato una perplessità riguardante i parafarmaci e la loro sottoscrizione da parte del nutrizionista.
Vediamo insieme la domanda del contribuente e la risposta dell’Agenzia delle Entrate.
Il quesito
Il contribuente ha spiegato di aver ricevuto dal proprio nutrizionista la prescrizione di alcuni integratori alimentari.
Dal momento che gli integratori devono essere acquistati in farmacia, il contribuente si è rivolto al Fisco per ottenere un chiarimento circa la detraibilità di tali spese nel modello 730.
Il chiarimento dal Fisco
In risposta, l’agenzia delle Entrate ha spiegato la differenza tra farmaci e parafarmaci.
Sono parafarmaci, per esempio, gli integratori alimentari, i prodotti fitoterapici, i colliri e le pomate.
La spesa relativa al loro acquisto, quindi, – spiega l’Agenzia delle Entrate – , non può essere ritenuta assimilabile a quella dei medicinali e neppure di altre spese sanitarie per cui è riconosciuta la deducibilità o detraibilità.
Così come previsto anche dalla Risoluzione n. 396/2008, ribadisce l’Agenzia, “questo vale anche quando i prodotti sono acquistati in farmacia e se gli stessi vengono assunti a scopo terapeutico su prescrizione medica”.