video suggerito
video suggerito
3 Settembre 2024
17:00

Fringe Benefit fino a 2000 euro nel 2025 per tutti i dipendenti

Tra le varie ipotesi di riforma allo studio del governo per la prossima manovra 2025 vi è il capitolo sui fringe benefit e l'innalzamento del limite esentasse fino a 2.000 euro per tutti i dipendenti.

6 condivisioni
Fringe Benefit fino a 2000 euro nel 2025 per tutti i dipendenti
Esperta in Diritto Tributario
Fringe Benefit fino a 2000 euro nel 2025 per tutti i dipendenti

Il cantiere della manovra di bilancio 2025 è aperto e tante sono le ipotesi allo studio del governo. Tra quelle riguardanti le tasse e il lavoro troviamo la riforma dei fringe benefit, prevedendo dal prossimo anno un innalzamento del limite esentasse fino a 2.000 euro per tutti i dipendenti in Italia. Questo significa che i datori di lavoro potranno offrire ai propri dipendenti beni e servizi per un valore totale di 2.000 euro senza che questi vengano tassati come reddito da lavoro dipendente.

Cosa sono i fringe benefit

I fringe benefit sono beni e servizi, nonché somme erogate o rimborsate per pagare:

  • utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale
  • spese per l'affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

In sostanza si tratta di beni ceduti al dipendente e servizi prestati al dipendente, che per essere esentasse, ossia per far sì che il loro valore non rientri nel reddito di lavoro dipendente del lavoratore, non devono superare un importo complessivo (dei beni ceduti e dei servizi prestati) di 258,23 euro nell'anno d'imposta.

Negli ultimi anni, la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit in Italia ha subito diversi cambiamenti significativi, riflettendo un adattamento continuo alle esigenze socio-economiche dei lavoratori. Con il Decreto Aiuti-bis del 10 agosto 2022, la soglia dei fringe benefit esenti da imposta è stata aumentata da 258,23 euro a 600 euro. Successivamente, il Decreto Legge Aiuti-quater del 18 novembre 2022 ha ulteriormente aumentato questa soglia a 3.000 euro per lo stesso periodo d'imposta. Nel 2023 la soglia di esenzione fiscale è tornata ai 258,23 euro standard per la maggior parte dei dipendenti. Tuttavia, per i dipendenti con figli a carico, il Decreto Lavoro ha mantenuto un limite di esenzione elevato a 3.000 euro per tutto l'anno 2023.

Lo scorso anno, la legge di Bilancio 2024 (legge n. 213 del 30 dicembre 2023) ha stabilito nuove soglie per la defiscalizzazione dei fringe benefit:

  • 1.000 euro di esenzione per tutti i lavoratori dipendenti.
  • 2.000 euro di esenzione per i dipendenti con figli a carico, inclusi figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi e affidati, secondo le condizioni previste dall'articolo 12, comma 2, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Come si calcola il fringe benefit in busta paga

Il calcolo del fringe benefit in busta paga dipende dal tipo di beneficio offerto. Così ad esempio nel caso di uso dell’auto aziendale, la parte imponibile del benefit si calcola in base alla percorrenza annuale stimata e ai costi standard di consumo del veicolo. La formula utilizzata è spesso il 30% di un costo chilometrico forfettario stabilito dall'ACI (Automobile Club d'Italia) moltiplicato per 15.000 km. I buoni pasto invece sono esenti da imposte fino a un certo importo (attualmente, 8 € per i buoni pasto elettronici e 4 € per quelli cartacei). Se l’azienda paga premi per polizze assicurative (come sanitarie o vita) per conto del dipendente, tali importi sono esenti fino a una certa soglia (ad esempio 3.615,20 € per le polizze vita o infortuni). L’importo eccedente viene considerato reddito imponibile.

Tra gli altri fringe benefit abbiamo l’uso di smartphone aziendale, notebook, ecc… In tal caso una parte del costo può essere considerata fringe benefit e quindi aggiunta al reddito imponibile.

Cosa potrebbe cambiare nel 2025

Secondo le ultime indiscrezioni, il governo sarebbe al lavoro per rimodulare il sistema attuale dei fringe benefit, introducendo un tetto unico tra 1500 e 2mila euro per tutti i lavoratori. Questo cambiamento mira a incentivare i datori di lavoro a migliorare il pacchetto di compensi dei dipendenti, fornendo maggiori vantaggi senza un impatto negativo dal punto di vista fiscale, migliorando così anche la soddisfazione e la fidelizzazione dei lavoratori.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views