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8 Agosto 2024
15:00

Dl Carceri è legge, arriva l’approvazione definitiva dalla Camera: ecco cosa prevede

La riunione straordinaria di ieri a Palazzo Chigi ha consacrato l’approvazione definitiva dalla Camera del tanto dibattuto Dl Carceri, a firma del Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

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Dl Carceri è legge, arriva l’approvazione definitiva dalla Camera: ecco cosa prevede
Dottoressa in Giurisprudenza
Dl Carceri è legge, arriva l’approvazione definitiva dalla Camera: ecco cosa prevede

La riunione straordinaria di ieri a Palazzo Chigi ha consacrato l’approvazione definitiva dalla Camera del tanto dibattuto Dl Carceri, a firma del Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto hanno permesso di dare il via alla decretazione d’urgenza, respingendo la questione di pregiudizialità costituzionale sia dal Senato che dalla Camera.

Nelle ultime ore, Nordio ha chiesto un incontro a Mattarella sullo stato di emergenza da sovraffollamento nelle carceri.

Il decreto, rapidamente ribattezzato dalla stampa come “svuota carceri”, mira a ad apportare delle modifiche strutturali al sistema dell’esecuzione penale.

Vediamo come.

Decreto Carceri, cosa sapere

Nella seduta del 7 agosto 2024, la Camera ha dato l’ok definitivo alla conversione in legge del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, intitolato “Misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia”.

Il provvedimento è giunto dopo aver ottenuto il disco verde dal Senato, così come esaminato in sede referente dalla Commissione giustizia nella seduta dello scorso 5 agosto.

Ecco cosa prevede il Decreto Carceri.

Nuove assunzioni e formazione per il personale penitenziario

Nel biennio 2024-2026, il Dl Carceri approvato in via definitiva e ora convertito in legge ha lo scopo di provvedere a una ricca tornata di assunzioni per il personale di polizia penitenziaria, dei dirigenti e dei medici penitenziari.

Il Corpo di Polizia penitenzia potrà contare su circa 1.000 nuovi assunti che avranno la possibilità di accedere alle nuove opportunità di formazione.

Tra le novità, inoltre, anche la modificazione della disciplina inerente gli incarichi dirigenziali relativi al Ministero della Giustizia.

Liberazione anticipata: il procedimento viene semplificato

La semplificazione del procedimento per la concessione della liberazione anticipata è uno dei capisaldi del Decreto Carceri.

Il magistrato di sorveglianza, verificata la sussistenza dei presupposti, può provvedere alla concessione della liberazione anticipata "in relazione ad ogni semestre precedente”.

L’istanza può essere presentata a partire dal termine di 90 giorni precedenti al maturare dei presupposti per l'accesso alle misure alternative alla detenzione.

Tuttavia, le detrazioni non potranno essere riconosciute nel caso in cui il condannato non abbia preso parte alle opere di rieducazione.

Il magistrato di sorveglianza, senza passare per la decisione collegiale, potrà rapidamente disporre in via definitiva la liberazione anticipata del detenuto.

Il nuovo Commissario per l’edilizia penitenziaria

Viene istituito un nuovo Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria, chiamato a realizzare le misure adatte a superare l’emergenza di sovraffollamento carcerario che attanaglia il sistema penitenziario italiano.

Il nuovo Commissario dovrà trasmettere ai ministri della Giustizia e delle Infrastrutture e dei trasporti e al ministero dell’Economia e delle finanze una relazione sullo stato di attuazione del programma e una relazione sull’attività compiuta e sulle risorse impiegate.

Colloqui telefonici per i detenuti

Incrementato il numero di colloqui telefonici per i detenuti.

Il Decreto Carceri, tra i suoi scopi, mira a restituire una dimensione umana al regime penitenziario cui donne e uomini sono rimessi nel corso della loro limitazione della libertà.

Il rapporto con l’esterno e gli affetti ne rappresenta un fulcro essenziale: si parla di un incremento dei colloqui telefonici settimanali e mensili che auspicano di assistere i detenuti anche da un punto di vista pisco-emotivo.

Albo delle comunità: cos’è e come funziona

Il Ministero della giustizia inaugura anche un albo delle comunità, vale a dire un elenco delle strutture idonee all'accoglienza e al reinserimento sociale dei detenuti.

All’interno di queste strutture, riservate a determinate tipologie di detenuti privi di una residenza ufficiale., sarà possibile scontare la fine della pena.

Niente giustizia riparativa per chi è al 41 bis

I detenuti sottoposti al regime speciale di cui all'art. 41-bis o.p. saranno soggetti a un’ulteriore stretta.

Il Dl carceri parla, infatti, dell’esclusione dei programmi di giustizia riparativa.

Peculato per distrazione: introdotto il nuovo reato

L'introduzione del  nuovo delitto contro la Pubblica Amministrazione di indebita destinazione di denaro o cose mobili (314 bis c.p.) è l’aspetto che ha fatto maggiormente discutere nelle ultime settimane.

Il reato mira a colmare la vacatio legis creata dall’abrogazione dell’abuso d’ufficio.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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