Il 15 aprile 2024 Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato con apposita deliberazione la modifica del "Regolamento di Polizia Urbana" n. 221, aggiungendo ai Comportamenti Vietati dall'articolo 7, comma 1, la lettera "v" e sancendo così il divieto di "fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all'aperto ad una distanza inferiore di cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso; il divieto di fumare riguarda le sigarette, il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche."
Viene dunque sancito a chiare lettere il divieto di fumare, in ogni caso, in presenza di bambini e di donne in stato di gravidanza e in ogni luogo all'aperto a una distanza inferiore di cinque metri da altre persone senza il loro consenso.
Nel divieto sono comprese non solo le comuni sigarette ma anche il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche.
Vediamo, in dettaglio, cosa cambia per i fumatori a Torino e in quale altra città è sancito il divieto di fumo all'aperto.
Divieto di fumo all'aperto a Torino: cosa cambia per i fumatori
Nel comunicato stampa diffuso dall'Ufficio stampa del Consiglio comunale torinese viene annunciato che a Torino nasce "la distanza di cortesia per i fumatori", in quanto "non si potrà fumare, in ogni caso, in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore di cinque metri da altre persone senza il loro consenso esplicito".
La delibera è stata approvata il 15 aprile del 2024 dal Consiglio comunale di Torino e modifica il Regolamento di Polizia urbana numero 221.
Nella delibera viene premesso che "negli ultimi decenni è progressivamente cresciuta la consapevolezza sulle implicazioni sociali, ambientali e sanitarie del fumo e con essa si sono evoluti la legislazione e i regolamenti comunali".
Proprio sulla base di tale consapevolezza, "è stato istituito il divieto di fumo nei locali chiusi e nelle pertinenze esterne degli ospedali, degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia".
Nella delibera viene inoltre ricordato che in alcune città italiane è stato istituito il divieto di fumo nei parchi e a Torino è vigente il divieto nelle aree gioco (articolo 85, comma 8 bis, del Regolamento del verde pubblico e privato n. 317).
Quanto alle sigarette elettroniche, nella delibera del Consiglio, viene ricordato che "recentemente la comunità scientifica ha equiparato al fumo le cosiddette "sigarette elettroniche", note anche come e-gic o swapo, nate con varie finalità alternative al consumo di sigarette, sigari e pipe e persino con ipotesi terapeutiche. Tutto questo ha delimitato la necessità di tutelare la libertà di coloro che assumono sostanze per combustione o per riscaldamento elettronico e contemporaneamente la libertà, l'ambiente e la salute di coloro che non fumano".
A seguito di tali importanti valutazioni, il Consiglio ha dunque modificato il "Regolamento di Polizia Urbana" n. 221, aggiungendo ai Comportamenti Vietati dall'articolo 7, comma 1, la lettera "v" ove si dispone che è vietato "fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all'aperto ad una distanza inferiore di cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso; il divieto di fumare riguarda le sigarette, il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche".
A Milano divieto di fumo all'aperto in tutte le aree pubbliche da gennaio 2025
Torino non è l'unica città italiana a modificare le regole sul fumo all'aperto.
A Milano, ad esempio, è stabilito che: "A far data dal 1 gennaio 2025 il divieto di fumo è esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico, ivi incluse le aree stradali, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone"( art. 9, comma 2 del Regolamento per la qualità dell'aria Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 56 del 19/11/2020).
Dal 1° gennaio 2025, dunque, a Milano sarà vietato fumare all'aperto, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto di una distanza di almeno 10 metri da altre persone.
La sanzione amministrativa, in caso di trasgressione del divieto, andrà dai 40 ai 240 euro.
Il Regolamento già prevede, all'art. 9, che è fatto divieto di fumare (dal 1° gennaio 2021) negli spazi di seguito indicati:
- aree destinate a verde pubblico, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone;
- aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività ricreative dei bambini,
- presso le fermate di attesa dei mezzi pubblici, incluse le fermate dei taxi, fino ad una distanza di 10 metri dalle relative pensiline ed infrastrutture segnaletiche;
- aree cimiteriali;
- aree cani;
- strutture sportive di qualsiasi tipologia, ivi comprese le aree adibite al pubblico (ad esempio: spalti).
La sanzione amministrativa, in caso di trasgressione, va dai 40 ai 240 euro.
Come si vede, dal 1° gennaio 2025, dunque, il divieto avrà una portata più estesa, in quanto sarà vietato fumare in tutte le aree pubbliche, salvo quelle isolate e con il rispetto di una distanza di almeno 10 metri da altre persone.