video suggerito
video suggerito
28 Agosto 2024
17:00

Diritto alla disconnessione, l’Australia è tra i paesi che lo riconoscono: cos’è e la situazione in Italia

L'Australia si è aggiunta all'elenco dei Paesi tra cui Francia e Italia, che consentono ai dipendenti il “diritto alla disconnessione” dal lavoro. Vediamo nie dettagli cos'è e cosa significa.

1 condivisione
Diritto alla disconnessione, l’Australia è tra i paesi che lo riconoscono: cos’è e la situazione in Italia
Esperta in Diritto Tributario
Immagine

Stop alle mail e telefonate fuori dall’orario di lavoro. L’Australia ha riconosciuto come già fanno altri paesi europei il diritto alla disconnessione dei lavoratori. Il 26 agosto scorso 2024 è entrata in vigore nel paese una nuova legge che consente ai dipendenti di ignorare email e chiamate di lavoro ricevute al di fuori dell'orario lavorativo senza subire conseguenze. Questa misura mira a tutelare il benessere dei lavoratori, garantendo loro il diritto alla disconnessione e permettendo una chiara separazione tra vita professionale e vita privata.

L'introduzione di questa legge segue una tendenza globale sempre più diffusa di riconoscere l'importanza del tempo libero e della necessità di ridurre lo stress legato al lavoro. In pratica, per i lavoratori in Australia, questa normativa offre una maggiore protezione del loro tempo personale, contribuendo a migliorare la qualità della loro vita quotidiana.

La pioniera in Ue fu la Francia che per prima introdusse il diritto alla disconnessione, seguita da Germania, Spagna, Belgio e anche l’Italia. Il nostro paese ha introdotto tale diritto con la legge sullo smart working.

Cos’è e come funziona il diritto alla disconnessione

Complice la pandemia, è esploso negli ultimi anni lo smart working, il lavoro da remoto che permette di conciliare lavoro e vita privata. Ma lo sviluppo digitale avanza e con esso tutte le implicazioni anche negative. Oggi siamo sempre connessi, il che significa che

Il diritto alla disconnessione è un principio che tutela il benessere dei lavoratori, garantendo loro il diritto di separare la vita lavorativa da quella personale. In pratica, questo diritto permette ai dipendenti di non essere obbligati a rispondere a e-mail, chiamate o messaggi di lavoro al di fuori dell'orario di lavoro, senza che ciò comporti conseguenze negative sul loro rapporto professionale.

Nell'era digitale, l'aspettativa implicita o esplicita che i dipendenti siano costantemente disponibili, anche al di fuori delle ore di lavoro standard, è diventata comune in molti luoghi di lavoro, dalla scuola alla Pubblica amministrazione. Il diritto alla disconnessione mira a stabilire confini chiari per le comunicazioni lavorative dopo l'orario di lavoro. Ciò non solo offre ai dipendenti il diritto di non impegnarsi in attività lavorative una volta a casa, ma li protegge anche da qualsiasi ripercussione negativa per non aver risposto a comunicazioni lavorative fuori orario.

Il diritto alla disconnessione in Italia

Il "diritto alla disconnessione" in Italia è un concetto introdotto per la prima volta con la Legge 81/2017, nota anche come la legge sul lavoro agile o smart working. Questo diritto permette ai lavoratori di essere liberi da attività lavorative, come rispondere a e-mail o telefonate, al di fuori dell'orario di lavoro stabilito.

Andando nei dettagli, la legge sullo smart working ha istituito il concetto di lavoro agile stabilendo al tempo stesso che il lavoratore deve avere il diritto di staccarsi dalle attività lavorative al di fuori del normale orario di lavoro. Il diritto alla disconnessione è spesso regolato tramite accordi tra il datore di lavoro e il dipendente o attraverso contratti collettivi. Le aziende sono incoraggiate a stabilire regole chiare su orari di lavoro, comunicazioni, e modalità di disconnessione per evitare ambiguità e proteggere i diritti dei lavoratori.

Il diritto alla disconnessione in UE: i paesi che lo riconoscono

Oggi l’Australia ma prima altri paesi hanno già introdotto il diritto alla disconnessione.

Francia

Nel 2017, la Francia ha implementato il “diritto alla disconnessione” dalle e-mail di lavoro durante le ore non lavorative. Le aziende con 50 o più dipendenti sono tenute a negoziare con i sindacati per decidere quando i lavoratori possono essere contattati tramite metodi di comunicazione elettronica. Il mancato rispetto delle regole comporta una multa fino all'1% del compenso totale del lavoratore.

Belgio

Analogamente, dal 2022 il Belgio ha concesso ai lavoratori il diritto di ignorare i messaggi relativi al lavoro dopo l'orario di lavoro. Se inizialmente era riservato ai soli dipendenti pubblici, la normativa è stata estesa al personale del settore privato che lavora in aziende con 20 o più dipendenti. I dipendenti belgi hanno anche una settimana lavorativa di quattro giorni.

Portogallo

In Portogallo, ai datori di lavoro è vietato contattare i dipendenti dopo l'orario di lavoro, in quello che la legge definisce “diritto al riposo”. I dipendenti hanno inoltre diritto ad almeno 11 ore consecutive di “riposo notturno”, durante le quali non devono essere disturbati a meno che non si tratti di un'emergenza.

Spagna

In Spagna i dipendenti hanno il diritto di disconnettersi dalle comunicazioni digitali legate al lavoro al di fuori dell'orario di lavoro stabilito, con l'obiettivo di promuovere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.

Irlanda

L'Irlanda ha adottato un codice di condotta sul diritto alla disconnessione dall'ufficio al di fuori dell'orario di lavoro. Il codice garantisce ai lavoratori il diritto di non occuparsi di questioni lavorative al di fuori del normale orario di lavoro, oltre a imporre ai datori di lavoro l'obbligo di rispettare il diritto alla disconnessione dei propri dipendenti, non contattandoli oltre l'orario di lavoro. Il codice si estende a tutte le modalità di impiego, dal lavoro a distanza a quello in sede fissa.

Italia

Per quanto riguarda l'Italia, la legislazione si applica in modo più specifico al lavoro a distanza. Stabilisce che ogni accordo di telelavoro deve specificare i periodi di riposo designati e delineare le misure necessarie al dipendente per scollegarsi completamente dai dispositivi legati al lavoro.

Il prossimo sarà il Regno Unito?

Anche il Regno Unito sembra avviato ad adottare iniziative simili. Un sindacato di professionisti, Prospect, ha scoperto che quasi il 60% dei dipendenti è a favore del diritto alla disconnessione, secondo una campagna condotta lo scorso settembre. Sebbene nel Regno Unito non esista un diritto ufficiale alla disconnessione dal lavoro, è obbligatorio che la settimana lavorativa non superi le 48 ore in media, su un periodo di 17 settimane.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views