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13 Maggio 2024
13:00

Detrazione spese cambio sesso (intervento di metoidioplastica) nel 730/2024

Le spese chirurgiche sostenute per il cambiamento della propria identità di genere, se autorizzate dal tribunale, rientrano tra le spese sanitarie detraibili. Vediamo tutte le informazioni sulla detrazione spese intervento di metoidioplastica (cambio sesso) nel 730/2024 e nel modello Redditi Persone Fisiche 2024.

Detrazione spese cambio sesso (intervento di metoidioplastica) nel 730/2024
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Detrazione spese cambio sesso (intervento di metoidioplastica) nel 7302024

Le spese sostenute per l’intervento di metoidioplastica (cambio sesso) rientrano tra le spese detraibili ai fini IRPEF ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR, come spese sanitarie detraibili.

E' quindi possibile beneficiare della detrazione Irpef del 19% sulle spese per cambio sesso o cambiamento di identità di genere.

Ma occorre il rispetto di determinati requisiti, vediamoli.

Requisiti: detraibile il cambio sesso associato a disturbi psicopatologici

Tali spese sostenute per l’adeguamento dei caratteri sessuali rientrano tra quelle detraibili se rispettano determinate condizioni così come previsto dalla Risoluzione 3. 8.2015 n. 71.

Le spese per gli interventi chirurgici di adeguamento dei caratteri sessuali potrebbero creare problemi interpretativi in quanto potrebbero essere equiparate alle spese di chirurgia estetica e quindi non detraibili.

Tuttavia, gli interventi di metoidioplastica non possono essere considerati veri e propri interventi di chirurgia estetica quando sono associati a disturbi psicopatologici che creano un atteggiamento conflittuale del soggetto con i propri organi sessuali.

In questo caso gli interventi di metoidioplastica servono a trattare un disturbo mentale di soggetti che hanno una psicopatologia associata.

Essendo tale disturbo classificato come disturbo mentale, l’intervento di cambio sesso viene considerato una prestazione sanitaria la cui finalità terapeutica è sanare tale disturbo.

Inoltre, il Ministero della Salute, ha precisato, in via preliminare, che “il disturbo dell’identità di genere è catalogato fra i disturbi mentali del DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) e ne viene definito affetto, per l’ottenimento del consenso per il cambio di sesso, solo chi non ha psicopatologia associata”.

Di conseguenza essendo necessario il consenso per effettuare il cambio sesso, ed essendo il consenso legato ad una psicopatologia associata, il Ministero della Salute ha precisato poi che “il trattamento medicochirurgico previsto dalla legge n. 164/82 è necessario nel solo caso in cui occorre assicurare al soggetto uno stabile equilibrio psicofisico, ossia nel solo caso in cui la discrepanza tra il sesso anatomico e la psicosessualità determini un atteggiamento conflittuale di rifiuto dei propri organi sessuali.

Così connotato, tale trattamento è indubitabilmente una prestazione sanitaria con finalità terapeutiche, inclusa nei Livelli essenziali di assistenza garantiti dal Ssn ed erogata anche in strutture pubbliche e accreditato”.

Spese sanitarie di dubbia classificazione. La circolare del Ministero delle finanze n. 25 del 6 febbraio 1997 ha specificato che, per le spese per le quali può risultare dubbio l’inquadramento tra le spese sanitarie detraibili, occorre fare riferimento ai provvedimenti del Ministero della Salute che contengono l’elenco delle specialità farmaceutiche, delle protesi, delle prestazioni specialistiche, eccetera.

Intervento di cambio sesso: autorizzazione del Tribunale. Per quanto riguarda l’adeguamento dei caratteri sessuali, questo può avvenire in presenza di un’autorizzazione del tribunale, così come stabilito dall’art. 31 del d.lgs. n. 150 del 2011.

Quanto spetta

In generale l’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR consente la detrazione dall’imposta lorda di un importo pari al 19 per cento delle spese sanitarie, per la parte che eccede euro 129,11, costituite esclusivamente dalle spese mediche e di assistenza specifica, escluse le spese indicate nell’art. 10, comma 1, lettera b), e le spese chirurgiche, per prestazioni specialistiche e per protesi dentarie e sanitarie in genere.

Rientrano tra le spese detraibili, a determinate condizioni anche le spese per l’intervento di metoidioplastica per l’adeguamento dei caratteri sessuali, come abbiamo visto.

Queste spese rientrano nello specifico tra le spese detraibili per prestazioni chirurgiche, incluso il trapianto di organi, e ricoveri collegati a interventi chirurgici, ricoveri per degenze.

Al contribuente che sostiene la spesa spetta la detrazione del 19% delle spese sostenute per il cambio del sesso o dell'identità di genere.

Obbligo di pagamento tracciabile

Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per le spese per prestazioni chirurgiche e per i ricoveri spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fatta eccezione per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.

Documentazione necessaria per la detrazione

Per poter fruire della detrazione del 19 per cento della spesa per intervento di cambio sesso, è necessario che dalla fattura del centro accreditato presso cui è eseguita la prestazione sanitaria risulti la descrizione della prestazione stessa.

Ecco la documentazione da conservare e controllare:

  • Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dall’ospedale o dalla struttura sanitaria inerente le spese sanitarie sostenute per un intervento chirurgico;
  • Se la prestazione non è resa da strutture pubbliche o private accreditate al SSN l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio. In mancanza di tale documentazione, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta del pagamento effettuato tramite carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati.

Spese cambio sesso: come beneficiare della detrazione nel 730/2024 o nel Modello Redditi PF 2024

Le spese chirurgiche sostenute per il cambiamento della propria identità di genere, se autorizzate dal tribunale, rientrano tra le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. c), del Tuir, come già detto.

Questo vuol dire che è possibile dichiarare tali spese, unitamente alle altre spese sanitarie detraibili, nel rigo E1 – spese sanitarie del quadro E – Oneri e Spese del modello 730/2024, nel caso si tratti di spese sostenute nell'anno d'imposta 2023.

Analogamente è possibile dichiarare le spese di cambio sesso nel rigo RP1 – spese sanitarie del quadro RP – Oneri e Spese del modello Redditi Persone Fisiche 2024.

Le spese per cambio sesso dovrebbero risultare anche tra le spese sanitarie presenti in maniera precompilata nel 730 precompilato o 730 semplificato.

Le spese per intervento di metoidioplastica (cambio sesso) sostenute nell'anno 2024 daranno diritto alla detrazione per spese sanitarie da fruire presentando il modello 730/2025 o il modello Redditi Persone Fisiche 2025.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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