La Decontribuzione SUD è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Scongiurato quindi lo stop dal 1 luglio 2024. Le aziende con sedi nelle zone del Sud Italia potranno continuare a beneficiare dell'esonero contributivo del 30% sui contributi a carico azienda da versare all'Inps.
Ad annunciare la proroga della decontribuzione SUD è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ed il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, con delega al SUD, Raffaele Fitto. Questo perché la Decontribuzione SUD è una misura sottoposta ad autorizzazione della Commissione Europea. La notizia è che l'autorizzazione è arrivata anche per il secondo semestre del 2024, quindi fino al 31 dicembre 2024. Nel 2025 arriveranno misure dirette verso gli investimenti delle aziende, in luogo della Decontribuzione SUD.
Ma come funziona la Decontribuzione SUD e quanto risparmiano le aziende? Vediamo questo importante aspetto.
Come funzione la Decontribuzione SUD?
La Decontribuzione SUD è una misura introdotta dall'art. 1, comma 161 della Legge n. 178 del 2020. E' una misura nata durante il Covid per sostenere aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico e per garantire i livelli occupazionali.
La normativa prevede che la Decontribuzione SUD si applica fino al 31 dicembre 2029, nelle seguenti misure:
Annualità | Decontribuzione SUD spettante |
---|---|
Fino al 31 dicembre 2025 | 30% calcolato sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro |
Anno 2026 e anno 2027 | 20% calcolato sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro |
Anno 2028 e anno 2029 | 10% calcolato sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro |
Il ruolo della Commissione Europea. La misura è sottoposta ad autorizzazione della Commissione europea ed è sottoposta al Temporary Framework.
La notizia di queste ore è che è giunta l'autorizzazione della Commissione Europea anche per il periodo da 1 luglio al 31 dicembre 2024. Nei mesi e giorni scorsi era trapelata l'ipotesi di uno stop totale alla misura.
La proroga fino al 30 giugno 2024 era arrivata in virtù di quanto previsto dalla Commissione europea, con decisione C(2023) 9018 final del 15 dicembre 2023. L’INPS con messaggio n. 4695 del 28 dicembre 2023 ha disciplinato la proroga fino al 30 giugno 2024 rimandando ai fini operativi alla circolare INps n. 90/2022.
Dopo la proroga fino al 31 dicembre 2024, la Commissione europea emette una nuova decisione e l'Inps una nuova circolare attuativa, che renderanno ufficialmente operativa la proroga della Decontribuzione SUD fino al 31 dicembre 2024.
Quanto risparmiano le aziende del SUD?
Ma quindi quanto risparmiano le aziende, il 30%? La risposta è che le aziende risparmiano il 30% dell'aliquota datoriale, dei contributi a carico azienda.
Le Regioni interessate al beneficio sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia. L’agevolazione spetta relativamente ai rapporti di lavoro subordinato, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, laddove “la sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale”, che sono appunto quelle del SUD.
Lo sconto fino al 31 dicembre 2024 è del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.
Le aziende versano una contribuzione previdenziale sulla base delle aliquote contributive Inps.
Ponendo il caso di un'azienda del settore Commercio. I contributi previdenziali dovuti sono pari al 38,17%, di cui 9,19% a carico del lavoratore. Quindi l'aliquota a carico del datore di lavoro è del 28,98%. Lo sconto è del 30% di 28,98%, ossia nel concreto l'azienda risparmia l'8,69% del 38,17% dovuto, ossia beneficia di un importante sconto contributivo di quasi il 9% sul costo del lavoro dei lavoratori nelle sedi del SUD.
Voci | Costo lavoratore con contribuzione ordinaria | Costo lavoratore con Decontribuzione SUD |
---|---|---|
Retribuzione lorda | 1.500 euro | 1.500 euro |
Contribuzione Inps a carico datore di lavoro | 435 euro | 304 euro |
Totale costo del lavoro mensile (senza considerare Inail) | 1.935 euro | 1.804 euro |
Risparmio aziendale | 0% | circa il 7% |
Quindi nel concreto l'azienda risparmia il 30% dell'aliquota datoriale, che quindi è circa il 9% di versamento dei contributi in meno, mentre a livello generale il risparmio sul cuneo fiscale e sul costo del lavoro è di circa il 7%.
Le aziende del SUD potevano quindi ritrovarsi con un costo del lavoro aumentato di quasi il 7% ed invece ciò non avverrà fino al 31 dicembre 2024.
Va detto che comunque la Decontribuzione SUD per sua natura è una misura che scende nel tempo, l'originale impostazione prevede che il 30% spetti anche nel 2025, ma il Governo ha annunciato che per il 2025 si lavorerà ad una sostituzione con misure più orientati verso gli investimenti delle aziende.