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7 Giugno 2024
9:00

Debito scolastico: cos’è, come recuperare e che succede se non si passa l’esame di recupero

Alla fine del primo quadrimestre o a fine anno, può succedere di ritrovarsi in pagella uno o più debiti scolastici, che segnalano delle insufficienze. Vediamo come fare per recuperare.

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Debito scolastico: cos’è, come recuperare e che succede se non si passa l’esame di recupero
Avvocato
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Alla fine del primo quadrimestre o a fine anno, può succedere di ritrovarsi in pagella uno o più debiti scolastici da recuperare: si tratta di materie nelle quali l'allievo non è riuscito a riportare la sufficienza, poiché ha alcune lacune.

Qualora i debiti scolastici siano riportati al termine del primo quadrimestre, l'allievo dovrà impegnarsi a recuperare per evitare che gli stessi debiti siano riportati alla fine dell'anno.

Quando sono ancora presenti delle lacune a fine anno, infatti, il consiglio di classe può attribuire all'allievo uno o più debiti scolastici e, di conseguenza, "sospende il giudizio".

Questo significa che l'allievo non viene né promosso, né bocciato, ma dovrà sostenere, solitamente a settembre, degli esami che gli permetteranno di dimostrare che ha colmato le lacune nelle materie in cui era carente e recuperare.

Molti si chiedono: ma cosa succede se non si riesce a recuperare il debito scolastico?

La decisione spetta al consiglio di classe che non si attiene soltanto al superamento della verifica finale di recupero del debito, ma che effettua una valutazione complessiva dell'alunno.

Per questo motivo, anche se si hanno più debiti scolastici e se non si riesce a superare gli esami di recupero, si può essere promossi, se il consiglio di classe lo ritiene opportuno.

Vediamo, in dettaglio, cos'è il debito scolastico, come funzionano gli esami recupero e cosa succede se non si recupera il debito.

Cos'è il debito scolastico

Il debito scolastico sta a indicare una votazione insufficiente in una o più materie nelle quali l'alunno presenta della carenze.

Nel caso in cui si riporti un debito scolastico a fine anno, il consiglio di classe "sospende il giudizio" sull'allievo, che viene invitato a sostenere delle verifiche per valutare il recupero delle lacune riscontrate.

La normativa di riferimento è contenuta nel D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, ove è stabilito che la valutazione finale viene effettuata dal consiglio di classe, e sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento che non deve essere inferiore a 6 e una votazione non inferiore a 6 in ogni materia.

Viene inoltre previsto che nello scrutinio finale il consiglio di classe "sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico".

Al termine dello scrutinio finale, dunque, viene comunicata la sospensione del giudizio alle famiglie e l'allievo è invitato a sostenere le verifiche in cui si valuterà se ha recuperato le lacune.

Come si recuperano i debiti scolastici?

I debiti scolastici si possono recuperare. La scuola mette a disposizione corsi di recupero estivi e al termine l'allievo potrà sostenere la verifica volta a stabilire se le lacune sono state effettivamente colmate.

Sul punto il Tar Toscana – Firenze, sezione I, con sentenza del 10 agosto 2015, n. 1161 sostenuto che "la giurisprudenza è consolidata nel ritenere che le eventuali carenze, in rapporto alla mancata o insufficiente attività di recupero, non possano giustificare il passaggio alla classe successiva di uno studente con profitto oggettivamente insufficiente, atteso che lo scrutinio non è condizionato a tale verifica, ma è naturalmente preordinato a valutare la presenza di una preparazione complessivamente idonea a consentire una proficua prosecuzione degli studi. Eventuali carenze della scuola nel predisporre gli strumenti di recupero dell'alunno ed il suo inserimento nell'attività di classe a livelli di preparazione pari o prossima a quella degli altri studenti della stessa classe non incidono sul giudizio di ammissione dell'alunno stesso alla classe superiore, che deve essere effettuato sulla base oggettiva della preparazione e della maturità raggiunte, a prescindere da profili di imputabilità di asseriti inadempimenti organizzativi che potranno semmai essere fatti valere con altri strumenti di azione".

Con ordinanza Ministeriale n. 92 del 5.11.2007, è stabilito che, in caso di sospensione del giudizio finale, la scuola subito dopo lo scrutinio finale, deve comunicare alle famiglie, per iscritto, le decisioni del consiglio di classe, "indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza".

Inoltre, il consiglio di classe è tenuto a comunicare "gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico".

Se i genitori non vogliono avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, hanno il dovere di comunicarlo alla scuola stessa.

In questo caso, lo studente dovrà comunque sostenere le verifiche relative al recupero del debito.

Le operazioni relative al recupero dei debiti scolastici devono concludersi entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

In cosa consistono gli esami di recupero?

Gli esami di recupero sono volti alla valutazione dell'allievo e a verificare, nello specifico, se le lacune sono state effettivamente colmate.

Le verifiche finali, secondo quanto stabilito all'art. 8, "devono pertanto tener conto dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero".

In caso di valutazione positiva, l'alunno è ammesso alla frequenza della classe successiva e all’albo dell’istituto sono riportati i voti conseguiti in tutte le materie con l'indicazione “ammesso”.

Che succede se non si recupera il debito scolastico?

Se non si recupera il debito scolastico, non è detto che si venga bocciati.

Il Consiglio di classe, infatti, dovrà decidere sulla base di una valutazione complessiva dello studente, come indicato nell'ordinanza Ministeriale n. 92 del 5.11.2007 all'art. 8.

Anche in presenza di qualche insufficienza che l'allievo non è riuscito a recuperare, dunque, si può essere promossi se il Consiglio di classe decide in tal senso.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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