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23 Luglio 2024
9:00

Credito d’imposta ZES SUD ridotto al 17,6668%: cosa succede ora e cosa si può fare

La percentuale definitiva del credito d’imposta effettivamente fruibile per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica è stato fissato nella misura del 17,66668% da un Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate. Salta ufficialmente la misura massima del 60%. Vediamo perché la percentuale si è ridotta, cosa succede ora e cosa può fare l'impresa.

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Credito d’imposta ZES SUD ridotto al 17,6668%: cosa succede ora e cosa si può fare
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Credito d'imposta ZES SUD ridotto al 17,6668% cosa succede ora

Il Credito d'imposta per investimenti nella ZES unica SUD è stato ridotto alla percentuale de 17,6668% anziché le percentuali fino al 60% previste dalla normativa in base alla dimensione dell'impresa.

Lo ha stabilito il provvedimento prot. 305765/2024 dell'Agenzia delle Entrate.

Vediamo perché, come funziona e cosa può fare l'impresa che ha inviato la comunicazione.

Credito d'imposta ZES SUD: cos'è e come funziona

Il credito d'imposta ZES SUD è contributo sotto forma di credito d’imposta destinato alle imprese che effettuano investimenti nel periodo compreso fra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, per l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nella ZES unica, disciplinato dall'articolo 16 del Dl n. 124/2023).

La riduzione della percentuale del credito d'imposta effettivamente spettante è di una procedura prevista dall'articolo 5, comma 4 del decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 17 maggio 2024.

Il Decreto attuativo del 17 maggio 2024, in riferimento al credito d'imposta per investimenti ZES unica SUD prevedeva appunto da un lato, all'art. 4 – Misura del credito d'imposta, una misura massima del credito stesso per gli investimenti realizzati nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nonché Abruzzo e dall'altro lato, all'art. 5 – Procedura d'accesso, al comma 4 un meccanismo di rideterminazione della percentuale effettivamente spettante alle imprese aderenti all'investimento.

Perché il credito d'imposta ZES SUD è sceso dal 60% al 17,6668%

E' una riduzione stabilita dalla normativa sulla ZES SUD.

Il comma 4 dell'art. 5 del Decreto 17 maggio 2024 prevede infatti che "Ai fini del rispetto del limite di spesa di cui all'art. 1, comma 2, l'ammontare massimo del credito d'imposta fruibile e' pari al credito d'imposta richiesto moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanare entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni di cui al comma 1.

Detta percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti. Nel caso in cui l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti risulti inferiore al limite di spesa, la percentuale e' pari al cento per cento".

La percentuale del 17,6668% è stata calcolata in questo modo, come si legge nel provvedimento: "l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno 2024 al 12 luglio 2024, è risultato pari a 9.452.741.120 euro, a fronte di 1.670 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa.

Pertanto, con il presente provvedimento si rende noto che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 17,6668 per cento (1.670.000.000 / 9.452.741.120) dell’importo del credito richiesto".

Percentuale credito d'imposta ZES SUD: cosa succede ora

Per accedere al contributo sotto forma di credito d'imposta, i soggetti interessati hanno comunicato all'Agenzia delle entrate, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, l'ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024.

Quindi le aziende hanno tempo fino al 15 novembre 2024 per effettuare gli eventuali investimenti non effettuati e quindi maturare il credito d'imposta, che a questo punto è del 17,6668%.

Sulla base di quanto disposto dall'Agenzia delle Entrate, ciascun beneficiario potrà visualizzare il bonus fruibile tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione con il codice tributo istituito con la risoluzione n. 39/E del 22 luglio 2024, ossia il codice tributo 7034.

Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel corso del quale lo stesso e' riconosciuto e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo.

Il credito d'imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato.

Credito d'imposta ZES SUD: cosa può fare l'impresa

Premesso che ai sensi dell'art. 8 comma 14 del Decreto del 17 maggio 2024, "Ai fini del riconoscimento del credito d'imposta, l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall'impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti", le aziende possono rinunciare all'investimento ed al relativo credito d'imposta.

Il comma 8 dell'art. 7 del Decreto del 17 maggio 2024 prevede che "Se i beni oggetto dell'agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d'imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d'imposta e' rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione".

Nel caso l'azienda continuasse l'investimento c'è da attenzionare due ulteriori commi dell'art. 8.

Il comma 9 prevede che "Se, entro il quinto periodo d'imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all'agevolazione, il credito d'imposta e' rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti".

Il comma 11 prevede che "Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica, per almeno cinque anni dopo il completamento dell'investimento medesimo. L'inosservanza del predetto obbligo determina la decadenza dai benefici goduti".

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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