Accumulare le fatture di luce e gas non è mai una buona idea, il rischio infatti è di saltare il pagamento di una bolletta. Ecco perché è importante provvedere al pagamento delle utenze domestiche con regolarità.
Il mancato pagamento delle bollette di luce e gas può succedere, sia che si tratti di una semplice dimenticanza oppure di un periodo di difficoltà economiche, ma è importante sapere che questo può portare a conseguenze più serie.
Il fornitore di energia che non vede arrivare il pagamento dopo aver provveduto ai solleciti, può arrivare a sospendere il servizio e distaccare il contatore.
Vediamo nel dettaglio cosa succede a non pagare le bollette, come funziona il periodo di tolleranza e quali possono essere le diverse soluzioni per evitare problemi.
Bollette di luce e gas non pagate, cosa succede?
Luce, gas, acqua e rete telefonica sono le utenze domestiche che necessitano obbligatoriamente di un allacciamento per poter essere utilizzate nella vita di tutti i giorni.
Ecco perché per molti rappresentano un vero e proprio incubo fatto di carte, burocrazia e spesso anche un via vai di tecnici specializzati.
Gestire le utenze domestiche però non deve far paura, occorre soltanto prestare attenzione al momento di leggere le bollette e non dimenticare la scadenza. Saltare il pagamento delle bollette non è mai una buona idea, poichè si corre il rischio di accumulare le fatture sul comodino e non solo.
Di prassi, la data di scadenza entro cui pagare viene indicata nella prima facciata della fattura.
I fornitori delle utenze, prima di procedere al distacco, provvedono a inviare dei solleciti di pagamento in modo da dare la possibilità al cittadino di saldare prima di entrare in uno stato di morosità.
Per evitare di incorrere nell’interruzione del servizio di luce e gas, quindi, è possibile concordare con l’azienda fornitrice il pagamento rateale che consentirà di mantenere le utenze attive e gestire le spese.
Quando arriva il primo sollecito
L’azienda fornitrice di energia che non veda arrivare il pagamento delle bollette alla scadenza fissata, provvede a inviare un primo sollecito.
Il primo sollecito di pagamento ha la funzione formale di richiedere al cliente la regolarizzazione del pagamento della fattura di luce e gas entro una nuova data di scadenza.
Generalmente, il cliente riceve il primo sollecito dopo 10-15 giorni dalla scadenza della bolletta, con l’indicazione degli eventuali interessi di mora che andranno accumulandosi via via.
La comunicazione di sollecito di pagamento contiene:
- l’importo da pagare;
- la nuova scadenza fissata entro cui provvedere al pagamento;
- la descrizione delle eventuali conseguenze in caso di reiterazione;
- la definizione delle penali a carico, intese come addebiti aggiuntivi sull’importo in caso di ritardo nel saldo.
Come viene comunicato il sollecito?
A seconda delle preferenze indicate dal cliente, il fornitore è tenuto a inviare il sollecito in diverse modalità: raccomandata, e-mail o posta certificata, ma anche SMS oppure notifica su app.
Si può pagare dopo il sollecito?
Non è raro domandarsi “Cosa succede se non si risponde al primo sollecito?” oppure “È possibile pagare oltre il sollecito?”.
Cerchiamo di fare chiarezza.
Il sollecito di pagamento è una richiesta formale e indica una nuova data entro cui il cliente deve provvedere a saldare la fattura per la fornitura di energia di cui ha usufruito.
Per questo motivo, quindi, se il cliente non ottempera entro il termine fissato viene considerato moroso.
A questo punto, è facoltà dell’azienda fornitrice delle utenze decidere quale strada percorrere: ovvero, inviare un secondo sollecito oppure procedere con il distacco del contatore.
Pagamento in ritardo delle bollette: come funziona il periodo di tolleranza
I fornitori di energia, talvolta, prima di provvedere all’invio di una richiesta formale di pagamento nei confronti del clienti ancora in uno stato di irregolarità, possono applicare un cd. periodo di tolleranza.
Il periodo di tolleranza altro non è che un lasso di tempo concesso al cliente per regolarizzare il saldo della fattura prima di cominciare a maturare gli interessi di morosità e di ricevere il sollecito di pagamento.
Un vero e proprio “termine di grazia” che viene indicato al cliente già nella bolletta e che rappresenta un tempo prezioso per rimediare al ritardo nel pagamento.
Le conseguenze legali per morosità
Non pagare a tempo debito le bollette, ovvero rispettando la scadenza delle fatture per la fornitura di energia fa sì che il cliente entri in uno stato di morosità.
La morosità è lo stato in cui un cliente si trova quando non salda il proprio debito entro i termini previsti dal contratto o dalle scadenze indicate nei solleciti e, una volta entrati in uno stato di inadempimento verso il pagamento, il fornitore può attivare una serie di azioni, che iniziano con il sollecito di pagamento e possono culminare in conseguenze più gravi, come il distacco della fornitura o il ricorso a vie legali.
Il fornitore potrebbe addebitare costi di gestione legati all'invio di solleciti o all'avvio delle procedure legali. Così come interessi di mora maturabili nel corso del tempo per l’importo non pagato.
È possibile cambiare gestore se si è morosi?
La risposta è sì, è possibile cambiare gestore anche se morosi con quello precedente. In via generale, infatti, lo stato di morosità non ostacola il cambio gestore da parte del cliente ma questo non esaurirà il debito.
Attenzione, però, perchè potrebbe non essere semplice trovare un altro gestore disposto ad accogliere un cliente moroso.
Insomma, il debito per la fattura non pagata rimane e sarà comunque necessario provvedere al pagamento della bolletta.
In ogni caso, ogni azienda fornitrici di energia può valutare in modo diverso i nuovi clienti: per esempio, accertando la storia creditizia, oppure richiedendo un deposito cauzionale.
Quando e come avviene il distacco della fornitura
Qualora, nonostante i solleciti ricevuti, il cliente non provvedesse a saldare il pagamento delle bollette, il fornitore avrebbe la facoltà di procedere con il distacco dell’erogazione.
Distaccare il contatore non è una procedura immediata e, prima che ciò avvenga, il cliente ha il diritto di ricevere un’apposita comunicazione di avvertimento: ovvero, un preavviso di distacco.
Il preavviso di distacco è un richiamo formale al cliente, il quale ha a disposizione un’ultima possibilità per regolarizzare il pagamento.
In caso di morosità reiterata, il fornitore può decidere di avviare una procedura legale per il recupero del credito.
Come riattivare la fornitura di luce e gas: costi e tempistiche
Una volta verificatosi il distacco della fornitura di luce e gas a causa della morosità del cliente, è possibile riattivare il servizio.
Non è una procedura automatica, ma occorre rispettare dei passaggi specifici.
Per prima cosa, il cliente è tenuto a saldare il pagamento delle bollette arretrate, così come delle eventuali penali. Successivamente, sarà necessario provvedere a una richiesta formale al fornitore di energia.
La riattivazione della fornitura di luce e gas comporta dei costi aggiuntivi, che variano in base al tipo di servizio e alle condizioni stabilite dal fornitore: in via generale, tra i 40 e i 100 euro.
Nel caso della riattivazione della luce, il fornitore può impiegare tra i 2 e i 7 giorni lavorativi; nel caso, invece, della riattivazione del gas sarà necessario un intervento tecnico che potrà richiedere tra i 5 e i 10 giorni di lavorazione.
Come evitare il distacco? Il pagamento rateale
Dimenticare di pagare una bolletta o avere troppe spese e non riuscire a provvedervi, può capitare. Senza dubbio, però, non deve essere un’abitudine ma anzi è importante pagare con regolarità le fatture delle utenze domestiche.
In caso di difficoltà o di esigenza, il cliente può richiedere al fornitore di saldare la bolletta della luce o del gas con un pagamento rateale.
Il cliente, infatti, può fare richiesta all’azienda erogatrice del servizio di suddividere l’importo dovuto per la fornitura, spalmandolo in rate mensili. Questo sistema permette al cliente di poter gestire il pagamento e mantenere il contatore allacciato.
Il numero di rate può variare, ma generalmente il fornitore propone piani da 3 a 12 rate, a seconda dell’importo dovuto e delle esigenze del cliente. Non è sempre vero che il fornitore applichi degli interessi sul pagamento rateale, ma questo dipende dalle condizioni contrattuali stipulate con il cliente.
Rateizzando l’importo dovuto, il cliente può continuare a utilizzare i servizi di luce e gas, evitando il distacco, ma specialmente avere una contezza più precisa della spesa da saldare.