Coprire periodi contributivi in cui non si lavora per diverse cause: è questo il fine ultimo dei contributi figurativi, ossia una particolare tipologia di contributi previdenziali riconosciuti ai lavoratori " gratuitamente". Durante la sua attività lavorativa, può accadere al lavoratore di ritrovarsi in situazioni in cui non può svolgere la normale attività lavorativa, ad esempio per malattia, maternità, disoccupazione, cassa integrazione ecc.. In tali casi viene meno, per il datore di lavoro, l’obbligo di versare i relativi contributi previdenziali.
Per garantire comunque ai lavoratori la copertura assicurativa e il diritto alla pensione, l’Inps accredita sul conto assicurativo dei lavoratori i cosiddetti contributi figurativi, utili ai fini del diritto alla pensione e ai fini della misura dei trattamenti pensionistici.
La legge individua le ipotesi nelle quali i contributi figurativi, possono essere accreditati, d’ufficio o su domanda del lavoratore, senza alcun costo per l’assicurato.
- 5.1Che valore hanno i contributi figurativi ai fini pensionistici
- 5.2Che differenza c’è tra i contributi figurativi e contributivi
- 5.3I contributi figurativi riducono la pensione?
- 5.4Quando valgono i contributi figurativi per la pensione anticipata?
- 5.5Che valore hanno i contributi figurativi ai fini della naspi?
Cosa sono i contributi figurativi e chi ne ha diritto
I contributi figurativi rappresentano periodi di contribuzione previdenziale che vengono riconosciuti al lavoratore senza la necessità di un versamento effettivo, né da parte del dipendente né del datore di lavoro. Questi contributi, concessi dallo Stato, permettono di coprire i periodi in cui il lavoratore non è in grado di svolgere la propria attività professionale per ragioni specifiche riconosciute dalla legge, come malattia, disoccupazione, maternità, servizio militare, o congedi per assistere familiari disabili.
Questi periodi, sebbene privi di versamenti reali, vengono comunque considerati validi ai fini del calcolo della pensione. Ciò significa che i contributi figurativi consentono sia di raggiungere il requisito contributivo minimo per il diritto alla pensione, sia di influenzare l'ammontare dell'assegno pensionistico, proprio come i contributi ordinari derivanti dal lavoro effettivo.
La finalità di questi contributi è quella di garantire continuità alla carriera previdenziale del lavoratore in situazioni di interruzione o sospensione del lavoro, proteggendo così il diritto alla pensione anche in caso di eventi che rendano temporaneamente impossibile lo svolgimento dell’attività lavorativa.
I contributi figurativi vengono riconosciuti a determinate categorie di lavoratori che, per specifiche ragioni stabilite dalla normativa, non possono svolgere la propria attività professionale, ossia:
- Disoccupati: coloro che percepiscono l'indennità di disoccupazione (come NASpI o DIS-COLL) o che partecipano a programmi di politica attiva del lavoro.
- Lavoratori in malattia o infortunio: i periodi di malattia riconosciuti dall'INPS e gli infortuni sul lavoro o le malattie professionali coperti dall'INAIL.
- Lavoratrici in maternità e genitori: i periodi di astensione obbligatoria per maternità o paternità (prima e dopo il parto). I congedi parentali o per malattia del figlio, fino a un determinato limite di età del bambino.
- Coloro che hanno prestato servizio militare obbligatorio o servizio civile sostitutivo.
- Lavoratori in cassa integrazione (CIG): i periodi di sospensione dell'attività lavorativa coperti dalla cassa integrazione guadagni (ordinaria o straordinaria).
- Lavoratori che assistono familiari disabili: coloro che usufruiscono dei congedi per assistere familiari con disabilità grave (legge 104/1992).
Quali contributi figurativi si possono riscattare
Si ha diritto all’ accredito dei contributi figurativi per i seguenti periodi:
- aspettativa per mandato elettorale e sindacale
- sanitaria per tubercolosi
- assistenza a persone con handicap grave
- attività svolta in progetti di lavoro socialmente utili (LSU)
- attività svolta da lavoratori invalidi
- calamità naturale
- cassa integrazione guadagni
- chiusura dell’attività per i commercianti
- congedi di maternità e parentali
- contratti di solidarietà
- disoccupazione
- donazione del sangue
- infortunio
- malattia
- mobilità
- persecuzione politica e razziale
- servizio militare.
L’accredito dei contributi figurativi INPS: la domanda e le altre modalità
La legge individua le ipotesi nelle quali i contributi figurativi, possono essere accreditati ex ufficio oppure o su domanda del lavoratore.
In particolare si ha diritto all’ accredito dei contributi figurativi automaticamente dall’Inps, senza bisogno di domanda da parte del lavoratore, nel caso di:
- Disoccupazione: il periodo coperto da contribuzione figurativa è quello in cui il lavoratore percepisce l’indennità di disoccupazione. Per averne diritto è necessario avere versato almeno un contributo obbligatorio settimanale prima del periodo di disoccupazione (avere svolto cioè, per almeno una settimana, un’attività lavorativa soggetta all’assicurazione previdenziale obbligatoria).
- Cassa integrazione guadagni: in particolare sono riconosciuti i contributi figurativi per i periodi in cui il lavoratore si trova in cassa integrazione guadagni (sia ordinaria che straordinaria) concessa per la sospensione totale dal lavoro o per lavoro ad orario ridotto. Necessario avere almeno un contributo obbligatorio settimanale versato prima del periodo di cassa integrazione.
- Mobilità: il lavoratore ha diritto all’accredito della contribuzione figurativa per i periodi (successivi al 10 agosto 1991) in cui riscuote l’indennità di mobilità. Requisito indispensabile è avere almeno un contributo obbligatorio settimanale accreditato all’Inps
- Contratti di solidarietà: trattasi di strumenti utilizzati dalle imprese, in accordo con i sindacati maggiormente rappresentativi, che prevedono una riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione allo scopo di evitare i licenziamenti. I contributi figurativi sono riconosciuti sulla retribuzione persa dai lavoratori a seguito della stipula di questi contratti.
- Attività svolta in progetti di lavoro socialmente utili (LSU): i lavoratori impiegati in lavori socialmente utili o in lavori di pubblica utilità (si tratta di attività svolte nei settori della cura della persona, dell’ambiente, del territorio, dello sviluppo rurale, del recupero e riqualificazione di spazi urbani e beni culturali ecc.) hanno diritto all’accredito dei contributi figurativi per tutto il periodo in cui svolgono tali attività.
- Calamità naturali: si tratta di un beneficio concesso a coloro che sono rimasti senza lavoro a seguito di calamità naturali (alluvioni, terremoti ecc.). I contributi figurativi sono riconosciuti per i periodi durante i quali i disoccupati, residenti nei comuni colpiti, hanno riscosso le indennità speciali previste da apposito decreto ministeriale.
- Assistenza per tubercolosi: sono riconosciuti figurativamente i periodi in cui il lavoratore ha ricevuto, a spese dell’Inps, assistenza sanitaria per malattia tubercolare. In particolare, i periodi di assenza sono quelli dovuti al ricovero ospedaliero oppure cura ambulatoriale o domiciliare con diritto all’indennità giornaliera; periodi in cui l’assicurato ha percepito l’indennità post-sanatoriale e l’assegno di cura e sostentamento; periodi di frequenza di corsi di addestramento professionale previsti per coloro che hanno ricevuto o ricevono assistenza antitubercolare. Per ottenere l’accredito è necessario avere almeno un anno di contribuzione effettiva versata in qualsiasi epoca e avere un contributo obbligatorio precedente il periodo da accreditare.
È necessario, invece, presentare la domanda per l’accredito dei contributi figurativi relativi ai:
- aspettativa non retribuita per mandato elettorale e sindacale: i lavoratori dipendenti pubblici e privati chiamati a svolgere funzioni pubbliche elettive o a ricoprire cariche sindacali, possono ottenere, dal proprio datore di lavoro, un periodo di aspettativa (senza avere diritto alla retribuzione) per svolgere il loro mandato. La presentazione della domanda deve avvenire entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello nel quale si è verificata l’assenza
- Donazione di sangue: sono riconosciuti figurativamente i giorni di assenza dal lavoro per donare il sangue. In questo caso il datore di lavoro corrisponde la retribuzione al lavoratore ma non versa la relativa contribuzione all’Inps. Per ottenere l’accredito figurativo è necessario che il prelievo di sangue sia stato effettuato presso un centro di raccolta fisso o mobile oppure un centro trasfusionale o un centro di produzione di emoderivati regolarmente autorizzati dal Ministero della Sanità e inoltre il datore di lavoro del donatore abbia ottenuto il rimborso dall’Inps della retribuzione corrisposta per la giornata di donazione del sangue. Inoltre la quantità di sangue donata deve aver raggiunto i 250 grammi e abbia carattere gratuito. La domanda va presentata alla sede Inps, allegando il certificato rilasciato dal medico che ha effettuato il prelievo del sangue.
- Servizio militare: i periodi svolti come militare (non di carriera) possono essere coperti da contribuzione figurativa. Per chiedere l’accredito della contribuzione figurativa è necessario avere almeno un contributo settimanale precedente o successivo al servizio militare. Per ottenere l’accredito il lavoratore deve presentare la domanda alla sede Inps. Alla richiesta, in carta semplice, è necessario allegare il foglio matricolare o lo stato di servizio rilasciato dal Distretto Militare o Capitaneria di Porto di appartenenza.
- Malattia e infortunio sul lavoro: anche le assenze per malattia o per temporanea inabilità dovuta a infortunio sul lavoro sono coperte figurativamente. Il riconoscimento dei contributi, nei due casi, è possibile solo se le assenze hanno una durata non inferiore a 7 giorni. Il periodo riconosciuto non è tuttavia illimitato. Attualmente si possono accreditare fino a 18 mesi, pari a 78 settimane. lavoratori devono presentare apposita domanda alle sedi Inps che provvedono all’accredito della contribuzione figurativa sulla base dei dati contenuti nel modulo CUD (certificazione unica dei redditi).
- Congedo di maternità e congedo parentale: per avere l’accredito è necessario presentare la domanda alla sede Inps, allegando una dichiarazione del datore di lavoro con l’indicazione della durata effettiva dell’astensione obbligatoria e della data presunta del parto risultante dal certificato medico presentato a suo tempo dalla lavoratrice, nonchè il certificato anagrafico che attesta la data del parto oppure il certificato medico con la data dell’aborto e infine la copia dell’eventuale provvedimento dell’Ispettorato del lavoro che ha autorizzato ulteriori periodi di astensione obbligatoria prima del parto.
- Assistenza a familiari con handicap grave: i periodi di assenza oraria e giornaliera, nell’ambito di un rapporto di lavoro, per assistere familiari, parenti o affini entro il terzo grado, con handicap grave, che fruiscono della legge 104, sono coperti da contribuzione figurativa.
- Per ottenere l’accredito bisogna presentare domanda alla sede Inps, allegando la documentazione che attesta che il lavoratore presta assistenza, con carattere di esclusività e continuità, a un familiare, parente o affine portatore di handicap grave, anche non convivente
Come farsi riconoscere i contributi figurativi
Per tutti i casi la domanda di accredito dei contributi figurativi può essere presentata alla sede Inps in qualsiasi momento, ad eccezione dei periodi di aspettativa per mandato elettorale e sindacale.
La modalità di accredito a seconda del caso specifico, ma in generale l'accredito figurativo è finalizzato a non penalizzare il lavoratore nei periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
La domanda per l’accredito dei contributi figurativi INPS: il modulo di richiesta
Non è previsto un modulo specifico; è sufficiente una richiesta in carta semplice. È importante tuttavia specificare con chiarezza per quali periodi si chiede l’accredito. In caso di contestuale richiesta di pensione è sufficiente compilare gli appositi riquadri inseriti nei moduli di domanda
In caso di mancato accoglimento della domanda di accredito dei contributi figurativi, è possibile presentare ricorso al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, presso la Direzione Generale dell’Inps (Via Ciro il Grande 21, 00144 Roma). Il termine per presentare il ricorso è quello previsto per proporre l’azione giudiziaria (10 anni, che decorrono dal giorno di ricevimento della lettera di rifiuto dell’Inps).
Contributi figurativi e limiti massimi
I contributi figurativi che possono essere presi in considerazione per il diritto alla pensione di anzianità, non devono superare il limite massimo di cinque anni in tutta la vita assicurativa.
Altre domande sui contributi figurativi
Quando si tratta di contributi e accesso alla pensione, le domande che possono presentarsi sono diverse. Cerchiamo di rispondere a quelle più frequenti.
Che valore hanno i contributi figurativi ai fini pensionistici
I contributi figurativi sono validi a tutti gli effetti sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l’importo. I contributi figurativi sono molto utili per coprire i periodi di inattività lavorativa e proteggere i diritti pensionistici del lavoratore, ma il loro utilizzo è soggetto a limiti che variano in base alla situazione specifica e che possono influenzare il calcolo della pensione.
Che differenza c’è tra i contributi figurativi e contributivi
I contributi figurativi sono periodi di contribuzione previdenziale che vengono accreditati senza che vi sia un versamento effettivo né da parte del lavoratore né del datore di lavoro. Sono riconosciuti automaticamente o su richiesta per eventi specifici (disoccupazione, malattia, maternità, servizio militare, ecc.) che impediscono temporaneamente al lavoratore di svolgere l'attività lavorativa.
I contributi contributivi invece sono quelli effettivamente versati da parte del lavoratore, del datore di lavoro o da altre fonti (es. lo Stato, nel caso del riscatto di periodi). Possono essere obbligatori, quando sono legati all'attività lavorativa, oppure volontari o da riscatto, se vengono versati per colmare periodi non coperti da contribuzione obbligatoria.
I contributi figurativi riducono la pensione?
In alcune ipotesi i contributi figurativi “contano” meno nel senso che per raggiungere il diritto alla pensione di anzianità non si possono considerare i contributi figurativi per la disoccupazione e per la malattia.
Quando valgono i contributi figurativi per la pensione anticipata?
I contributi figurativi sono validi per il raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne). Non ci sono limiti specifici sull'uso dei contributi figurativi per la pensione anticipata, eccetto per alcuni regimi speciali, come la Quota 41 per lavoratori precoci, che richiede almeno un anno di contribuzione effettiva.
Pertanto, i contributi figurativi giocano un ruolo importante nel raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata, rendendo possibile il pensionamento anche in presenza di periodi di inattività coperti da questo tipo di contribuzione.
Che valore hanno i contributi figurativi ai fini della naspi?
I contributi figurativi accreditati in seguito alla percezione della disoccupazione, ossia la Naspi, è valida sia per raggiungere il diritto alla pensione di vecchiaia che per la misura, cioè per il calcolo della stessa prestazione pensionistica.
Tuttavia ci sono alcune limitazioni per quanto riguarda l'accesso alla pensione anticipata, regolate dall'articolo 22, comma 1 della legge n. 153/1969 e confermate dall'INPS nella circolare n. 180/2014.
Uno dei vincoli più importanti per accedere alla pensione anticipata è che il lavoratore deve aver maturato almeno 35 anni di contributi "effettivi". Non sono considerati validi per raggiungere questi 35 anni di contribuzione, quelli figurativi per disoccupazione indennizzata, come la NASpI e i contributi figurativi per malattia o infortunio non integrati dal datore di lavoro. Ciò significa che se il lavoratore ha già maturato 35 anni di contributi effettivi, i contributi figurativi della NASpI (o per malattia e infortunio) non ostacolano l'accesso alla pensione anticipata. Questi contributi figurativi verranno comunque conteggiati per raggiungere il numero complessivo di anni necessari per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne). Se il lavoratore non ha ancora raggiunto i 35 anni di contributi effettivi, non potrà accedere alla pensione anticipata finché non matura questo requisito. Dovrà quindi lavorare per coprire il periodo mancante con contribuzione effettiva. Solo una volta raggiunti i 35 anni di contributi effettivi, i contributi figurativi della NASpI saranno utili per completare il requisito contributivo totale.