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30 Maggio 2024
9:00

Consiglio europeo: cosa fa, quali sono gli obiettivi e la differenza con il Consiglio dell’Unione europea

Il Consiglio europeo è il principale organo di indirizzo politico dell'Unione Europea, definendo le priorità e l'agenda strategica dell'UE.

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Consiglio europeo: cosa fa, quali sono gli obiettivi e la differenza con il Consiglio dell’Unione europea
Dottoressa in Giurisprudenza
Consiglio europeo: cosa fa, quali sono gli obiettivi e la differenza con il Consiglio dell’Unione europea

Il Consiglio europeo svolge un ruolo fondamentale nel processo di integrazione europea, dettando le linee di indirizzo per le politiche comunitarie generali e assolvendo al ruolo di vertice dei capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Ue.

Grazie al Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009, il Consiglio europeo è divenuto formalmente una delle istituzioni comunitarie sebbene fosse già operativo per prassi a partire dal 1961.

Il Consiglio europeo ha sede a Bruxelles e l’attuale presidente è Charles Michel.

Consiglio europeo: cos’è e come funziona

Il Consiglio europeo è un organo istituzionale dell'Unione europea ed è composto dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal Presidente del Consiglio europeo e dal Presidente della Commissione europea.

A partire dagli artt. 13 e 15 del Trattato sull’Unione europea, il Consiglio europeo figura ufficialmente tra gli organi comunitari, mentre il suo funzionamento è rimesso all’interno dei successivi artt. 235 e 236 del TUE.

Il Consiglio europeo definisce l'orientamento politico generale e le priorità dell'Unione Europea, ma non esercita funzioni legislative.

L’esperienza del Consiglio europeo come conferenza intergovernativa affonda le sue radici nel febbraio del 1957 quando, grazie all’iniziativa illuminata intrapresa dal Presidente del Consiglio dei ministri francese, Guy Mollet, i Capi di Stato e di governo dei 6 membri della Comunità economica del carbone e dell’acciaio (CECA) decisero di riunirsi con lo scopo di elaborare i Trattati di Roma.

Solo a seguito della loro entrata in vigore formale, i cd. Vertici decisero di riunirsi stabilmente per confrontarsi sui nodi principali e sugli impulsi di sviluppo dell’agenda europea.

In occasione del vertice di Parigi del 1961 nasceva il Consiglio europeo, la cui esistenza, riunioni e composizione hanno consacrato “l’idea di una cooperazione politica approfondita” (così come dichiarato nel comunicato ufficiale del vertice di Bonn del luglio 1961).

La prassi è proseguita negli anni successivi con regolarità e pubblicando le conclusione della presidenza, ovvero una serie di comunicati e dichiarazione di carattere politico da cui ricavare le linee direttrici per le istituzioni europee.

Proprio l'impronta delle conferenze intergovernative (CIG) lascia traccia nei trattati dell'Unione europea, segnando l’evoluzione del Consiglio europeo.

Con l’Atto unico europeo (1987) viene sancita la base normativa e la composizione del Consiglio: “Il Consiglio europeo riunisce i capi di Stato o di governo degli Stati membri nonché il presidente della Commissione delle Comunità europee. Essi sono assistiti dai ministri degli Affari esteri e da un membro della Commissione. Il Consiglio europeo si riunisce almeno due volte l’anno”.

Successivamente, con il Trattato di Maastricht (1992) che delinea la creazione dei pilastri della politica estera e sicurezza comune (PESC) e la cooperazione giudiziaria in materia di affari interni (GAI), l’importanza della presenza del Consiglio europeo nell’ambito delle relazioni interistituzionali assume una rilevanza pregnante.

E’ con il Trattato di Amsterdam (1997) che vengono disciplinate con più attenzione le competenze in ambito PESC, ovvero riconoscendo al Consiglio europeo di definire gli orientamenti generali di politica estera e sicurezza comune, decidendo così le strategie comuni che l’Unione deve attuare.

Infine, grazie al Trattato di Nizza (2000) vengono adottate le  misure riguardanti la preparazione, lo svolgimento e il seguito dei lavori del Consiglio europeo, così come le sue conclusioni.

I poteri

Il Consiglio europeo ha il compito di dettare e dare impulso agli obiettivi di sviluppo dell’Unione europea, adottando le politiche generali in tema di:

  • politica estera e sicurezza comune (art. 26 TUE), definendo le strategie comuni;
  • governance economica, orientando la riforma macroeconomica, fiscale e strutturale;
  • adozione del quadro finanziario pluriennale (QFP), ovvero partecipando alla fase dei negoziati e fissando i limiti di spesa, i programmi e i finanziamenti;
  • cooperazione giudiziaria e di polizia in ambito penale (art. 20 TUE).

Il Consiglio europeo non esercita funzioni legislative, ma definisce le priorità dell'Unione Europea.

Gli obiettivi del Consiglio europeo

Il Consiglio europeo stabilisce le priorità politiche generali dell'Ue. Ad esempio, può decidere su questioni come la politica economica, la sicurezza, i cambiamenti climatici e la politica estera.

È l'organo principale per la gestione delle crisi nell'Ue, sia interne che esterne.

Il Consiglio europeo nomina i candidati per posizioni chiave comunitarie, come il Presidente della Commissione europea e l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Può avviare la procedura per la modifica dei trattati dell'Unione europea.

Come decide il Consiglio europeo

Il Consiglio europeo è chiamato a pronunciarsi per consensus (ex art. 15, pa. 4, TUE), ovvero avvenendo a una risoluzione già previamente concordata tra i membri e che ne sostanzia l’accordo sulla tematica in esame.

Nel caso in cui fosse necessario adottare atti giuridici, il Consiglio europeo si esprime con votazione unanime, a maggioranza qualificata oppure semplice.

Il Consiglio europeo può votare all'unanimità nel caso in cui debba nominare e decidere i membri della Commissione europea. Le astensioni sono ininfluenti per l’esito della votazione.

Le formazioni del Consiglio dell’Unione europea e la proposta al parlamento del Presidente della Commissione, invece, vengono adottate a maggioranza qualificata.

Infine, la maggioranza semplice è necessaria nel caso di modificazione alle norme del regolamento interno.

In caso di materie particolarmente necessarie e urgenti, le votazioni possono avvenire per iscritto.

La differenza con il Consiglio dell’Unione europea

È importante non confondere il Consiglio europeo con il Consiglio dell'Unione Europea .

Il Consiglio dell'Unione europea, spesso definita solo come “Consiglio” è un'altra istituzione che, composta dai ministri dei governi degli Stati membri, che si riunisce in diverse formazioni a seconda delle aree politiche trattate (es. Consiglio dei ministri degli Esteri, Consiglio dei ministri dell'Agricoltura, ecc.).

A differenza del Consiglio europeo, il Consiglio dell'Unione europea ha funzioni legislative e di bilancio che esercita di concerto con il Parlamento europeo.

Il Consiglio europeo è il principale organo di indirizzo politico dell'Unione Europea, definendo le priorità e l'agenda strategica dell'UE, mentre il Consiglio dell'UE svolge funzioni legislative e coordina le politiche tra gli Stati membri.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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