La risposta è no, purchè non ledano il decoro architettonico. I motori dei condizionatori e il loro posizionamento nelle aree comuni finiscono spesso al centro di diatribe condominiali, tra chi sostiene che ci voglia l’autorizzazione dei condomini prima di farlo e chi invece sostiene il contrario.
La questione è quindi di stretta attualità.
È possibile installare un condizionatore nelle parti comuni del condominio e per farlo serve l’autorizzazione dell’assemblea condominiale? La risposta arriva dalla Cassazione.
Il fatto
Il condomino Tizio impugnava in primo grado quattro delibere condominiali emesse a seguito della relativa assemblea dei condomini e con cui erano state approvate diverse situazioni.
Con la prima veniva negata alla ditta di cui era titolare l’autorizzazione a installare quattro condizionatori nel cortile comune dell’edificio condominiale.
La seconda provvedeva a ordinare la rimozione dei condizionatori apposti, poiché ritenuti installati senza autorizzazione.
Con la terza, invece, veniva disposto l’obbligo di richiedere l’autorizzazione all’installazione dei condizionatori al servizio di locali commerciali.
Infine, con la quarta veniva dato mandato all’amministratore per le relative diffide.
La decisione
La Corte di Cassazione, sezione 2, civile, con sentenza 1 luglio 2024, n. 17975 ha accolto il ricorso del condomino avverso la decisione resa in secondo grado.
Secondo gli Ermellini, infatti, l’ordine di rimozione dei condizionatori apposti e installati nel cortile condominiale può essere disposto esclusivamente nel caso in cui ciò abbia comportato un “apprezzabile deterioramento del decoro architettonico” e inteso come una menomazione dell’uso e del godimento del bene comune.
La Corte di Cassazione, ulteriormente, provvede a richiamare la disciplina di cui all’art. 1120 c.c. chiarendo che “l’installazione, sulle parti comuni, di un impianto per il condizionamento d’aria a servizio di una unità immobiliare, che non presupponga la modificazione di tali parti, può essere compiuta dal singolo condomino per conto proprio, in via di principio senza richiedere al Condominio alcuna autorizzazione”.
L’approvazione secondo cui venga rilasciata (oppure negata) l’autorizzazione intende manifestare “l’inesistenza o l’esistenza di un interesse di altri condomini a fare uso delle cose comuni in modo pari a quello del condomino determinatosi all’installazione”.
In conclusione, secondo i Giudici, solo nel caso in cui vi fosse un apprezzabile deterioramento del decoro architettonico, ovvero impedisca il pari uso del bene comune anche agli altri condomini, occorrerebbe impedire l’installazione dei condizionatori nella parte comune.