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10 Giugno 2024
13:00

Concorso pubblico 146 magistrati tributari 2024: requisiti, prove, come fare domanda

E' stato da poco pubblicato un concorso pubblico per 146 magistrati tributari. Per partecipare, occorre la laurea in giurisprudenza o in economia. Si possono inviare le domande di partecipazione entro le ore 23:59 del 7 luglio 2024.

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Concorso pubblico 146 magistrati tributari 2024: requisiti, prove, come fare domanda
Avvocato
Concorso 146 posti magistratura tributaria

È stato pubblicato da poco in Gazzetta Ufficiale un concorso pubblico, per esami, a 146 posti di magistrato tributario.

Le domande possono essere presentate entro le ore 23:59 del 7 luglio 2024.

Per partecipare è necessario possedere la laurea in giurisprudenza o in economia.

Vediamo quali sono i requisiti di partecipazione,

Requisiti di partecipazione

Ecco quali sono i requisiti per partecipare al concorso, come indicato nel Bando di concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

  • essere cittadini italiani;
  • godere dell'esercizio dei diritti civili;
  • essere di condotta incensurabile;
  • essere fisicamente idonei all'impiego;
  • essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva;
  • essere in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, ovvero del diploma di laurea magistrale in Scienze dell'economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77) o di titoli degli ordinamenti previgenti a questi equiparati;
  • essere in regola con il pagamento del contributo alle spese per il concorso.
  • essere in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Nel bando viene inoltre specificato che a questo concorso non si applica la riserva di posti di cui all’articolo 1, comma 3, della legge del 31 agosto 2022, n. 130.

Tale riserva riguarda, secondo quanto previsto dalla legge 31 agosto 2022, n. 130, articolo 1, comma 3, "i giudici tributari presenti alla data del 1° gennaio 2022 nel ruolo unico di cui all'articolo 4, comma 39-bis, della legge 12 novembre 2011, n. 183, diversi dai giudici ordinari, amministrativi, contabili o militari, in servizio o a riposo, che siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) laurea in giurisprudenza o in economia e commercio conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni;
b) presenza nel ruolo unico da almeno sei anni;
c) non essere titolari di alcun trattamento pensionistico".

Come fare domanda

La domanda di partecipazione al concorso va inviata esclusivamente per via telematica, entro le ore 23:59 del 7 luglio 2024, autenticandosi con SPID/CIE/CNS/eIDAS, e compilando il form di candidatura sul Portale unico del reclutamento “inPA”, disponibile all’indirizzo internet https://www.inpa.gov.it.

Prova preselettiva

La prova preselettiva può avere luogo anche in sedi decentrate e in date diverse, e avverrà con l'ausilio di strumenti informatizzati.

La prova preselettiva consiste nella soluzione di 75 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di 60 minuti, attinenti alle seguenti materie:

  • diritto civile (15 quesiti),
  • diritto processuale civile (15 quesiti),
  • diritto tributario (15 quesiti),
  • diritto processuale tributario (15 quesiti)
  • diritto commerciale (15 quesiti).

Ciascun quesito contempla 4 risposte, delle quali solo una è esatta.

I punteggi sono i seguenti punteggi:

  • +1 punto per ogni risposta esatta;
  • -0,33 punti per ogni risposta errata o multipla;
  • 0 punti per ogni mancata risposta.

Alla successiva prova scritta sarà ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso.

Chi è esonerato dalla prova preselettiva?

Sono esonerati dalla prova preselettiva:

  • i giudici tributari presenti nel ruolo unico di cui all'articolo 4, comma 39-bis, della legge 12 novembre 2011, n. 183;
  • i magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
  • i procuratori e gli avvocati dello Stato;
  • i candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’ottanta per cento, in base all’articolo 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Prova scritta

La prova scritta consiste nello svolgimento di due elaborati tra i seguenti tre, individuati mediante sorteggio:

– elaborato teorico vertente sul diritto tributario;

– elaborato teorico vertente sul diritto civile o commerciale;

– prova teorico-pratica consistente nella redazione di una sentenza in materia tributaria.

Il tempo per lo svolgimento degli elaborati è di 8 ore dalla dettatura della traccia.

Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a 18/30 in ciascun elaborato della prova scritta.

Non si procede alla correzione del secondo elaborato se la valutazione del primo è inferiore a 18/30.

Prova orale

La prova orale verte sulle seguenti materie:

a) diritto tributario e diritto processuale tributario;

b) diritto civile e diritto processuale civile;

c) diritto penale tributario;

d) diritto costituzionale e diritto amministrativo;

e) diritto commerciale;

f) diritto dell’Unione europea;

g) contabilità aziendale e bilancio;

h) elementi di informatica giuridica;

i) colloquio in una lingua straniera, indicata dal candidato all’atto della domanda di partecipazione al concorso, scelta fra le seguenti: inglese, spagnolo, francese e tedesco.

Risultano idonei i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a 6/10 in ogni materia della prova orale e la sufficienza nel colloquio nella lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva – tra prova scritta e prova orale – che non sia inferiore a 90 punti.

Secondo quanto previsto nel bando di concorso, non sono ammesse frazioni di punto.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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