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19 Luglio 2024
9:00

Concordato preventivo biennale: al via anche per partite Iva, ditte individuali e professionisti forfetari

Possono aderire alla proposta di Concordato anche le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e applicano il regime forfetario.

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Concordato preventivo biennale: al via anche per partite Iva, ditte individuali e professionisti forfetari
Esperta in Diritto Tributario
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Favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi di professionisti e partite Iva è l’obiettivo del Concordato preventivo biennale, il nuovo istituto di compliance introdotto dal Dlgs n. 13/2024.

Destinatari sono anche imprenditori e professionisti in regime forfetario che possono conoscere la proposta di concordato preventivo formulata dall’Agenzia delle entrate, compilando il modello Redditi 2024 tramite il servizio RedditiOnline, oppure tramite l’applicativo della dichiarazione precompilata.

E l’Agenzia delle Entrate, per rendere agevole la comprensione e la conseguente fruizione dell’istituto, ha pubblicato sul suo canale Youtube un video in cui spiega a grandi linee le caratteristiche essenziali del Concordato preventivo biennale.

Che cosa è il concordato preventivo biennale?

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance che ha come fine quello di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi (Dlgs n. 13 del 12 febbraio 2024).

E’ in sostanza un “accordo” con il Fisco che permette, per due anni, di pagare le tasse sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.

Possono accedervi i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Chi è legittimato a chiedere il concordato preventivo

Possono accedere all’istituto di compliance:

  • professionisti e piccole imprese che applicano gli ISA
  • esercenti attività di impresa arti o professioni che adottano il regime forfetario (articolo 1, commi 54-89, legge 190/2014) a patto che abbiano iniziato l’attività prima del 2023.

Tra i requisiti richiesti per aderire al concordato, tali contribuenti devono rispettare precisi requisiti:

  • non avere debiti con il fisco nel periodo d’imposta che precede quello della proposta
  • devono aver provveduto al pagamento di debiti di importo pari o superiore a 5mila euro (inclusi interessi e sanzioni) prima della scadenza dei termini di adesione

Non si può accedere al concordato preventivo biennale in caso di:

  • inizio dell’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta
  • mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quello di applicazione del Concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento
  • condanna per uno dei reati relativi alle imposte sui redditi e all’Iva (Dlgs n. 74/2000), per false comunicazioni sociali (articolo 2621 del codice civile) o in caso di riciclaggio (articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale) commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quello di applicazione del Concordato.

Concordato preventivo per soggetti in  forfetario

Per i contribuenti in regime forfetario l’applicazione del Concordato preventivo è limitato a un solo anno, quindi la proposta che si accetta vincola esclusivamente per l’anno di imposta 2024.

I forfetari possono conoscere la proposta di Concordato preventivo ed eventualmente accettarla entro il termine di presentazione del modello Redditi 2024, ossia il 15 ottobre 2024, compilando il quadro LM direttamente, tramite il servizio “RedditiOnline” oppure tramite l’applicativo della dichiarazione precompilata.

Come avere la proposta di concordato

Il metodo in base alla quale l’Agenzia delle entrate formula ai contribuenti la proposta di concordato è stata definita dal decreto del Mef del 15 luglio 2024.

Si tiene conto in particolare di criteri che tengono conto di:

  • redditi individuali
  • redditi settoriali per i contribuenti Isa
  • andamenti economici e dei mercati e degli specifici limiti posti dalla normativa sulla tutela dei dati personali.

Per conoscere la proposta di concordato, i contribuenti interessati accedono ad un’apposita funzionalità dell’applicativo “RedditiOnline” oppure tramite la dichiarazione precompilata, inserendo in autonomia i dati e gli elementi necessari a definire il reddito nel quadro LM di “Redditi 2024”, conoscendo così la proposta.

Tale proposta può essere eventualmente accettata entro il termine di presentazione del modello dichiarativo, ossia il 15 ottobre 2024.

Imprenditori e professionisti che applicano gli Isa possono aderire al concordato dallo scorso 15 giugno tramite il software “Il tuo ISA 2024 CPB” che permette di calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità e di concordare il reddito di lavoro autonomo o di impresa e la base imponibile Irap per gli anni 2024 e 2025.

Concordato preventivo biennale: vantaggi e svantaggi

Tra i vantaggi dell’adesione al concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle entrate segnala che in caso di reddito superiore a quello concordato le imposte saranno dovute tenendo conto di quest’ultimo, inoltre, niente accertamenti sul reddito concordato e facilitazioni per compensazioni e rimborsi.

Inoltre quanto agli effetti che produce l’istituto, i soggetti che aderiscono alla proposta di concordato sono esclusi dagli accertamenti di cui all’articolo 39 del Dpr n. 600/1973, a condizione che in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria non ricorrano le specifiche cause di decadenza. Non ci sono, invece, effetti a fini Iva.

Tra gli svantaggi invece segnaliamo che se la proposta è superiore alla base imponibile effettivamente realizzata, le imposte saranno comunque richieste sulla base della maggiore base imponibile concordata.

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